Conclusa l’esercitazione congiunta “Mangusta 2016”

Paracadutista de La Folgore
Paracadutista de "La Folgore" appena atterrato sul campo di battaglia

È terminata venerdì 2 dicembre l’esercitazione “Mangusta 16”. L’evento, che ha visto interessate tre Forze Armate Italiane (Esercito, Aereonautica e Carabinieri) e quattro diverse Nazioni (Italia, USA, Francia e Olanda) ha rappresentato, difatti, la più grande attività a partiti contrapposti mai svolta quest’anno sul territorio Italiano dalla Brigata Paracadutisti “Folgore”. 

Unitamente al “Savoia Cavalleria”, sono stati schierati sul terreno circa 1000 paracadutisti dell’Esercito Italiano, appartenenti a tutti i reggimenti della “Folgore”, 190 uomini forniti in concorso dal 41° reggimento Cordenons, 17° reggimento ADA Sforzesca e 121° Reggimento ADA, 5° reggimento Rigel con due assetti Mangusta A129, 1° reggimento AVES “Antares” con due assetti CH 47F e, per i collegamenti e il comando e controllo sono stati impiegati il 2° reggimento Trasmissioni e il 33° reggimento Guerra Elettronica. 

Paracadutisti con fucile Beretta ARX 160
I paracadutisti italiani sono armati con il nuovo fucile d'assalto Beretta ARX 160

Hanno inoltre preso parte alle operazioni 140 paracadutisti americani della 173^ Airborne Brigade di stanza a Vicenza, 32 paracadutisti Francesi del 17° reggimento Genio e 31 paracadutisti Olandesi dell’11^ Aerobrigata D’Assalto. 

L’attività, improntata al massimo realismo e condotta senza soluzione di continuità, è iniziata con l’aviolancio dei plotoni esploratori che hanno individuato, ricognito e marcato le zone di lancio per la forza d’assalto e acquisito gli obiettivi sensibili e le informazioni sul nemico attestato presso l’aeroporto di Ampugnano(SI). 

Successivamente hanno avuto luogo gli aviolanci degli scaglioni assalto, da una formazione composta da un C130 H statunitense e un C130J Italiano della 46^ Aerobrigata di stanza a Pisa.

L’aviolancio in formazione mista è un’attività che non veniva realizzata da molti anni ed è stata nuovamente posta in essere grazie alla fattiva collaborazione tra Esercito e Aereonautica. 

Paracadutisti con mortaio
Paracadutisti del 186° in azione con il mortaio

Dopo la presa dell’aeroporto da parte dei paracadutisti della Task Force “Alcione”, composta da Paracadutisti del 186° reggimento, del 183° reggimento, 8° reggimento Guastatori Paracadutisti e paracadutisti Statunitensi, sono stati aviolanciati dei rifornimenti da un Dornier del 1° reggimento Aves “Antares”. Infine, un velivolo C27J Spartan della 46^ Aerobrigata, dopo una fase di volo tattico, è atterrato in sicurezza presso l’aeroporto di Ampugnano scaricando un veicolo da trasporto tattico, essenziale per lo sviluppo della manovra. 

Tra le varie attività, che si sono succedute nell’arco di due intense settimane presso il poligono di Monteromano, assume notevole importanza anche l’elisbarco del Posto Comando Avanzato che ha coordinato gli assalti direttamente sul terreno, e l’elitrasporto, condotto da un CH 47F, di un container e di un VTLM Lince. 

A Conferma dell’ottimo lavoro svolto e dell’incremento dell’interoperabilità tra Eserciti alleati all’esercitazione “Mangusta 16” sono intervenuti il Comandante delle Forze Operative Nord, Generale Bruno STANO, il Comandante della Divisione Friuli, Generale Carlo Lamanna ed un rappresentante del Comandante della 11aBrigata paracadutisti Francese.