Beretta presenta la squadra dei tiratori paralimpici

Continua l'impegno di Beretta nel settore del Tiro a Volo. La Casa gardonese ha deciso di affiancare 12 paratleti, alcuni dei quali recenti protagonisti della Prova di Coppa del Mondo di Lonato, e supportarli nel raggiungimento dei loro obiettivi sportivi, con l’immutata professionalità e determinazione che ha permesso di raccogliere 10 Medaglie Olimpiche alle recenti Olimpiadi di Rio 2016. 

La squadra paralimpica di Beretta

Conferenza presentazione squadra paralimpica
Un momento della conferenza stampa di presentazione della squadra paralimpica.

La squadra paralimpica Beretta è costituita da Giorgio Marrozzini SGL, Christian Ciocchi SGU, Oreste Lai SGS, Marco Giugno SGU, Paolo Cirillo       SGS, Bruno Busti SGS, Davide Fedrigucci SGS, Francesco Nespeca SGU,  Massimo Lanza SGL, Fabrizio Menia SGS, Saverio Cuciti SGL. Elio Spadoni SGU. Le categorie si intendono come segue: SGS-Sitting; SGL-Lower (Arti Inferiori); SGU-Upper (Arti Superiori).

Tutti i tiratori saranno equipaggiati con il sovrapposto da tiro Beretta DT11 Black.

Un altro tassello importante va quindi a delinearsi nella progettualità di Fabbrica d’Armi a sostegno dell’attività paralimpica, a sole tre settimane dalla storica firma del protocollo d’intesa per un progetto di ricerca con l’Università degli Studi di Brescia e Brixia Accesibility Lab.

Il progetto, patrocinato da FITAV e supportato, insieme a Fabbrica d’Armi Pietro Beretta, anche dal Centro Ricerche Camozzi, intende sviluppare linee guida per l’accessibilità dei campi di tiro a volo allo scopo di promuovere questo sport a livello paralimpico e non solo. Lo studio riguarderà l’accessibilità degli immobili e delle piazzole di tiro nonché l’accessibilità “organizzativa”, di gestione cioè degli spazi. 

Lo sport è un elemento estremamente importante nella vita di ognuno ed ogni persona ha il diritto di poterlo praticare: facilitare l’accesso allo sport per i diversamente abili, può contribuire in maniera determinante all’abbattimento delle barriere fisiche e sociali che troppo spesso li coinvolgono, con la consapevolezza che strutture più accessibili portano benefici estesi a tutti gli atleti e a tutta la comunità.

Foto di gruppo
Tiratori paralimpici e piloti del Disability Raid in posa per la foto di gruppo.

Da anni la mia famiglia - dichiara il Presidente Franco Gussalli Beretta - sostiene lo sviluppo del Tiro a Volo, condividendo il sogno di portare questo sport a gareggiare alle paralimpiadi già a Parigi 2024. Oltre a sostenere i singoli atleti e a sviluppare nuove attrezzature che soddisfino al meglio le esigenze del tiratore, riteniamo fondamentale, in un’ottica di sistema, dare il nostro contributo per creare i migliori luoghi in cui praticare il Tiro a Volo. Riteniamo che il tiro a volo abbia un potenziale che nessun altro sport paralimpico esprime, grazie a livelli di performance dei tiratori che sono analoghi a quelli degli atleti normodotati”.

Disability Raid 4x4

Tiratore paralimpico Beretta
I tiratori paralimpici del team Beretta hanno poi fatto da istruttori di tiro per i piloti.

Gli atleti del Team Beretta, hanno vissuto oggi una giornata indimenticabile. 

Non solo Tiro a Volo ma uno scambio di esperienze sportive con la prima edizione del Disability Raid 4x4, il progetto volto ad offrire a persone affette da disabilità l’occasione di confrontarsi con la guida off road. 

Nella giornata di lunedì 2 Ottobre la prima edizione del Disability Raid ha fatto tappa a Lonato. 

Gli atleti paralimpici del Team Beretta hanno fatto da coach ai piloti del Disability Raid insegnando loro le tecniche base e facendogli provare l’emozione di “fumare” un piattello lanciato a 120 km orari. I ruoli si sono invertiti alle 19,00 quando il Disability Raid ha raggiunto la storica sede di Fabbrica d’Armi Pietro Beretta a Gardone Val Trompia. All’interno della sede, i paratleti del Beretta Team si sono messi al volante accompagnati dai piloti del Raid per cimentarsi in una lezione di “regolarità”.

Conclude il Presidente Franco Gussalli Beretta “Ogni giorno, riceviamo dagli atleti paralimpici un esempio di professionalità, dedizione e passione migliore di quanto ognuno di noi possa essere per loro. Credo non esista mezzo migliore dello sport per abbattere le barriere sociali che troppo spesso coinvolgono i disabili. Per questo, ho sposato immediatamente il progetto del Disability Raid, un interessante veicolo di inclusione sociale di cui sono orgoglioso di farmi promotore”.


Per ulteriori informazioni visita il sito Beretta

03.10.2017

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