Arno Stellung, le postazioni difensive in Toscana

L'Arno Stellung fu la linea di difesa organizzata dai nazisti nell'estate del 1944 lungo l'Arno e i canali-affluenti limitrofi, nella zona tra Empoli e Pisa, in attesa di riposizionarsi nella ben più munita Linea Gotica, antistante lo spartiacque appenninico; l’Arno Stellung (letteralmente posizione dell’Arno) doveva rallentare l’avanzata alleata e consentire ai genieri tedeschi di perfezionare le ultime opere difensive proprio sulla Gotica. L’offensiva alleata dopo la caduta di Roma (4 giugno 1944), procedette celermente fino ai confini della Toscana dove le truppe angloamericane giunsero il 13 giugno. Poi, mentre il IV corpo d’armata USA, agli ordini dal generale Crittenberger proseguì velocemente lungo la costa tirrenica, non incontrando alcun sbarramento naturale, nella zona interna della regione l’avanzata alleata venne invece ritardata dai tedeschi che sfruttarono come difesa le asperità naturali presenti sul terreno.

Bunker per PaK anticarro - MG sul Canale Imperiale che immette all’Arno in Località Vicopisano nella piana tra Pisa e Empoli.
Lo stesso Bunker visto da vicino.
L’interno del Bunker.
Un altro bunker gemello del primo si trova a guardia della strada che passa sul ponte del Canale Imperiale.
Sull’altra sponda del Canale Imperiale si trova invece un Bunker della Flak (artiglieria antiaerea).
Sull’altra sponda del Canale Imperiale si trova invece un Bunker della Flak (artiglieria antiaerea).

A luglio, la 14 Armata Tedesca si era di fatto ritirata con il grosso delle proprie forze al di là dell’Arno. Nello specifico il XIV Panzerkorps (Corpo corazzato), ai comandi del generale Frido von Senger und Etterlin, era dispiegato da Empoli fino al mare, con la 26ª divisione corazzata, la 65a di fanteria; la 16a SS Panzergrenadier Division “Reichsführer-SS”, invece, era posizionata a difesa della Linea dell’Arno (Arno-Stellung) nella zona Pisa-San Piero Grado-Marina. Von Senger organizzò due sbarramenti minori costituiti dalla Olgastellung presso Empoli e dalla Eisenbahndammlinie, ovvero la linea del tracciato ferroviario che correva fra l’Elsa e la stazione di S. Romano. La popolazione fu evacuata da un’area compresa entro i 5 km a sud dell’Arno. Kesselring aveva previsto una ritirata su più linee difensive, ognuna delle quali doveva resistere il più possibile e logorare le soverchianti forze nemiche. Quando i costi in vite umane e in mezzi per difendere ad oltranza una posizione cominciavano a essere insostenibili per la Wehrmacht, lo schieramento tedesco si spostava sulla linea successiva che nel frattempo era stata predisposta dai genieri mentre reparti scelti dovevano fungere da retroguardia. I tedeschi terranno l’Arno Stellung fino ai primi di settembre con il ridispiegamento delle loro forze sulla Linea Gotica. L’offensiva alleata volta a superare l’Arno che iniziò con vigore il 1° settembre vide già alla fine della giornata del 2 settembre la maggior parte dei militari e dei mezzi del IV Corpo oltre l’Arno, con le sue unità combattenti che avevano spinto il fronte da 2 a 7 miglia a nord del fiume. Il nemico non si oppose all’attraversamento del fiume nemmeno con azioni locali di retroguardia ma preferì abbandonare le posizioni difensive.

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