Easyhit PSX 1000

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La Svezia pare avere una lunga tradizione nel settore delle mire non convenzionali e non per niente l’idea stessa di un punto rosso, concretizzata con i primi AimPoint del 1974, è nata e si è sviluppata proprio nel Paese scandinavo.

In questi quasi quaranta anni l’idea ha avuto notevoli sviluppi e la tecnologia ha consentito grossi passi in avanti nella miniaturizzazione, nella tecnologia e nella gestione delle fonti di energia necessarie a generare il “punto rosso” con cui mirare.

Alcuni strumenti utilizzano batterie, altri fonti debolmente radioattive, altri, infine, non fanno altro che raccogliere la luce ambientale, per scarsa che sia, e la convogliano su un piccolo schermo proiettando un punto o un riferimento di mira.

Tra questi ultimi prodotti si fa notare l’EasyHit PXS 1000: non richiede batterie, non serve ricordarsi di accenderlo o spengerlo, non è ingombrante, pesa solo cinquanta grammi e, soprattutto, è specificamente indirizzato ad un settore finora non tenuto in molta considerazione dai vari costruttori di “punti rossi”, ossia quello delle armi a canna liscia o a pallini che dir si voglia.

Se infatti militari e civili hanno negli anni fatto un largo uso degli strumenti di mira olografici o a riflessione su armi a canna rigata, lunghe e corte che fossero, il settore delle armi da caccia o da tiro a munizione spezzata è rimasto abbastanza impermeabile a queste novità, sia per l’ingombro degli strumenti finora disponibili che per la necessità di sistemi di aggancio sull’arma specifici.

Il nostro EasyHit risolve questi problemi essendo progettato per fissarsi senza alcun problema alla bindella del fucile: viti laterali sulla slitta integrata allo strumento consentono di fissarlo a bindelle di diverso spessore, dai 6 ai 10 millimetri.

Il corpo dello strumento è realizzato in alluminio aeronautico anodizzato e gli specchi utilizzati sono in vetro ottico: il tutto, poi, è completamente impermeabile.

Sempre tenendo conto della particolarità delle armi a munizione spezzata, il riferimento di mira non è un semplice punto ma un cerchio che dovrebbe andare a coprire l’area colpita dalla rosata, rendendo facile colpire il bersaglio, appunto un Easy Hit.

Qualcuno dei lettori l’ha provato?

 

Per maggiori informazioni

http://www.easyhit.com/