Agli armaioli di Ferlach un riconoscimento ufficiale: la loro arte manifatturiera tradizionale è patrimonio nazionale. Congratulazioni!
Foto di gruppo degli armaioli di Ferlach: in prima fila il capo della corporazione Josef Koschat, Karl Hauptmann, Josef Fanzoj, Walter Outschar. Dietro Gerd Hauptmann, Moritz Hauptmann, Wilfried Glanznig, Katrin Scheiring e Peter Hambrusch. Nell’ultima fila Johannes Outschar, Josef Just e Herbert Scheiring
Storica officina di stampaggio, alimentata ad acqua che funziona ancora oggi
Il certificato con cui la Commissione austriaca dell’UNESCO ha dichiarato gli armaioli di Ferlach patrimonio culturale nazionale
Siamo nel 1906 a Bad Ischl: a destra, accanto a Francesco Giuseppe I, il bisnonno dell’odierno proprietario della ditta Fanzoj
Coppia di doppiette calibro 28 riccamente incise di Scheiring GmbH
Nessun trucco: da Sommer la scaglia di pesce si intaglia sempre a mano, sebbene con una velocità sorprendente. Dapprima il capo della ditta traccia il reticolo a matita, a mano libera. Quando il modello è sul legno, viene riportato a mano con vari utensili. Segue poi l’oliatura
Hambrusch appartiene alle case più antiche di Ferlach; la prima documentazione risale al 1752. Oggi la ditta produce armi a canna basculante e fucili a ripetizione. Peter Hambrusch supera i confini del fattibile con una presentazione unica in fatto di combinazioni di canne, tipi di azione e calibri. Gli armaioli producono ancora oggi in gran parte “a mano” le armi da caccia, quindi lavorando artigianalmente i pezzi grezzi semilavorati
Il fucile a canna singola basculante calibro 7 mm si trasforma, con la canna di ricambio, in un esclusivo Bergstutzen per 6 x 50 R Scheiring e .17 HMR (www.jagdwaffen-scheiring.at)
Il “kipplauf” con bascula tonda calibro .338 Lapua Magnum è creato da Josef Just
Sul fucile Fanzoj “Deerhunter” calibro .375 H&H Magnum non vi sono viti visibili dall’esterno
Uno dei “fucili tecnologici” di Peter Hofer. L’azione è visibile attraverso la massiccia piastra dorata, un circuito elettronico indica l’ultima manutenzione e può memorizzare il numero di lotto delle munizioni. A ciò si aggiungono un contatore di colpi, una bussola digitale, un barometro, un igrometro e un misuratore di distanze
Un sottile strato di alcool e qualche rapido gesto per estinguere la fiamma. Poi le fibre del legno si sollevano e possono essere limate finemente. Naturalmente del fuoco sul calcio non rimane alcuna traccia
Le incisioni donano alle armi di Ferlach l’inconfondibile eleganza e l’individualità. Questo fucile a canna basculante della ditta Jakob Koschat, calibro .30-06 è ornato con figure di animali in oro
Ai nomi famosi appartiene da 125 anni anche quello di Borovnik. Ludwig Borovnik (www.ludwigborovnik.com) non solo produce armi da caccia su specifiche individuali, è famoso anche per il legno dei suoi calci, stagionato come minimo 20 anni
Gli armaioli non sono solo nel centro di Ferlach. Una specialità di Sommer KEG, nella vicina St. Margareten, è la produzione e la riparazione di calciature per armi lunghe. Herbert Sommer con la figlia Michaela, entrambi armaioli
Nuove leve: nel 1878 nacque a Ferlach un’imperial-regia scuola di specializzazione per l’industria delle armi, oggi c’è la HTBLVA, istituto superiore statale di formazione e ricerca tecnica. Qui si può diventare armaioli in quattro anni e apprendere la tecnica delle armi in cinque, sempre con esame di maturità. Il direttore Max Winkler afferma che oggi la domanda di armaioli è ancora superiore rispetto allʼofferta
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