Video: caccia alle cesene

Dalle quote più elevate dei suoi areali settentrionali di nidificazione che vanno dal nord delle Alpi fino alle steppe della Russia, le cesene giungono al sud spinte dai venti gelidi di tramontana e dalle nevicate invernali che rendono impossibile il reperimento del cibo altrove. La forma tipica di caccia è da appostamento fisso con l’ausilio di richiami vivi, sapientemente gestiti dai cacciatori, anche attraverso il fotoperiodo per ottenerne il canto in amore. 

Eppure non sempre questo tipo di richiamo è necessario o addirittura produttivo come per gli altri turdidi. La cesena, con il suo spiccato istinto gregario, crede spesso più al richiamo forte e corale della batteria, piuttosto che al canto primaverile. Dopo le prime fucilate, i selvatici svernanti riescono in fretta a distinguere la voce dei richiami e la posizione del capanno, quindi del pericolo, tenendosi a debita distanza.  

A  questo punto i cacciatori spesso si dispongono in appostamenti temporanei ben nascosti e in posizioni diverse aspettando l’arrivo delle cesene nei luoghi di pastura. Nella caccia vagante, fatta appunto da appostamenti temporanei è importante perlustrare in anticipo i luoghi frequentati dalle cesene, in quanto sebbene erratici, una volta individuati i luoghi di pastura e di rientro prescelti, durante le ore del giorno sono selvatici abitudinari che si dovranno attendere quindi in prossimità dei soliti posatoi o nelle linee di affilo dal bosco ai coltivi.

Le zone maggiormente vocate con l’abbassarsi delle temperature sono i fondovalle coltivati, particolarmente frequentati soprattutto nell’Italia centrale e settentrionale i frutteti di melo e pero, ma anche le zone pedemontane dove siano reperibili il sorbo, il biancospino o le bacche di edera. In questo video, contenuto in forma integrale nelle videoteca scaricabile Lugari Pocket, la Lugari Production riprende le azioni di caccia di esperti cacciatori nella valle Padana che attendono all’alba l’arrivo delle cesene nei frutteti da appostamento temporaneo, con l’immancabile ausilio dei richiami vivi.

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