La caccia italiana

L’attività venatoria in Italia è una pratica sempre più responsabile e sicura, esercitata da migliaia di persone che vivono correttamente l’ambiente e la natura nel pieno rispetto delle leggi e dei principi scientifici fondamentali della sostenibilità del prelievo. Unʼattività che è possibile esercitare solo per 52 giorni l’anno, ma in nome della quale molti cacciatori per i restanti oltre 300 giorni lavorano in prima persona per gestire l’ambiente, la fauna e il territorio attraverso un volontariato gratuito, provvedendo così al mantenimento e al ripristino della biodiversità senza alcun aggravio per lo Stato. 

Sono verità e numeri che pochi conoscono, perché quasi sempre taciuti dagli organi di informazione non di settore. 

Con i numeri però, così come con la verità dei fatti, non si gioca… ma giocare può aiutare a scoprire o a far comprendere meglio questa realtà.

Per questo il mondo venatorio italiano si è mobilitato dando vita a un progetto di comunicazione e informazione online basato su banner che veicolano su Yahoo, uno dei principali portali internet mondiali, una serie di verità sulla caccia e i cacciatori per far sì che arrivino a chi normalmente viene raggiunto solo da altre voci. E chi vuole saperne di più, con un semplice click del mouse, raggiunge uno spazio web realizzato appositamente che verrà costantemente aggiornato e, appunto, un gioco attraverso il quale scoprire quali siano i veri nemici dell'ambiente.

L’iniziativa è della FACE Italia (AnuuMigratoristi, Enalcaccia, Federcaccia, Libera Caccia) e del Comitato Nazionale Caccia e Natura (CNCN) che hanno deciso di uscire dal ristretto campo della comunicazione di settore per raggiungere, con nuovi canali, la grande maggioranza della società che della caccia non sa – e non per colpa sua – quasi nulla. 

Nasce così www.naturainmente.it e il gioco “Qua la zampa”, attraverso i quali scoprire quanto siano dannosi per la fauna selvatica e la biodiversità gli abbandoni di rifiuti nei boschi o negli stagni, la costruzione di ostacoli artificiali, l’uso esagerato di prodotti chimici e le trappole dei bracconieri. Non un modo di spostare l’attenzione dai cacciatori, ma la necessaria revisione di una cattiva informazione e una peggiore propaganda, che non trovano riscontro nella realtà dei fatti e nell’analisi scientifica. Il gioco messo a punto per consentire soprattutto ai giovani di entrare in contatto con certe tematiche, è molto più vicino alla realtà di quello che si possa pensare. 

Una realtà nella quale, e lo dicono gli studi indipendenti di enti come Bird Life International, la fauna selvatica è messa a rischio soprattutto dalle attività “normali” dell’uomo come la perdita di territorio, l’inquinamento, la disattenzione per l’ambiente frutto di urbanizzazione dilagante, e non da una caccia moderna esercitata secondo regole certe e principi di conservazione dell’ecosistema. A corredo del sito e del gioco sono stati attivati anche i profili Twitter (@qualazampagame) e Facebook (www.facebook.com/qualazampagame) dove è possibile trovare ulteriori approfondimenti, sfidarsi nella conoscenza dei pericoli per gli animali e condividere con gli amici le scoperte fatte in questo percorso.