Fuoristrada vero o falso?

Fango e pendenza - Fuoristrada a chi
Fango e pendenza dissestata: un passaggio difficile

Per poter affrontare gli ostacoli senza sbatterci contro o rimanervi bloccati sopra, la trazione integrale non è sufficiente. Servono misure appropriate; motori e marce adatti per procedere a bassissima velocità con il massimo della spinta e, infine, resistenza alle sollecitazioni. 

La solidità, va detto, è difficile da valutare quando si guarda una macchina nuova in un'autosalone, ma per tutte le altre caratteristiche potremo farci un'idea leggendo alcuni dati riportati anche dai depliant.

Twist - Fuoristrada a chi
Si chiama Twist l'ostacolo da superare con l'appoggio su due sole ruote

Misure


L'altezza minima dal suolo è una dote fondamentale: tempo addietro la legge stabiliva che 19 centimetri erano il minimo per classificare un'auto come fuoristrada. 

Oggi, modelli blasonati vantano da 20 a 28 centimetri di “luce a terra”. Sarebbe però sbagliato pensare che di più è meglio, visto che alzando il corpo vettura si alza di pari passo il baricentro e se ciò non è compensato da una maggiore larghezza e lunghezza, si riduce di conseguenza la capacità del mezzo di sopportare elevate inclinazioni senza ribaltarsi.

Angoli fuoristrada
Gli angoli caratteristici dei fuoristrada

Meno noti, ma non meno importanti sono gli angoli d'attacco e di uscita, che sono misure ricavate tracciando linee immaginarie tra il punto di appoggio delle ruote e le corrispondenti estremità dell'auto: da essi dipende la capacità di affrontare gli ostacoli senza sbattere con il muso o strisciare per terra con la coda. Come valutarli? Più sono ampi e meglio è. Lo stesso criterio si adotta per l'angolo di dosso, cioè la misura da cui dipende la probabilità di spanciare sulle gobbe del terreno. 

Motore turbodiesel 6 cilindri - Fuoristrada a chi
Lo spaccato di un moderno motore turbodiesel a 6 cilindri Land Rover

Motore e Cambio


In fuoristrada, più che la potenza del motore conta la coppia, cioè il “tiro” alle basse velocità: una dote che accomuna praticamente tutti i motori più moderni. Va detto però che i fuoristrada sono auto di per sé assetate, per via del peso, dell'aerodinamica e di maggiori attriti all'interno della trasmissione, e solo i turbodiesel riescono a garantire costi di gestione ragionevoli.    

A prescindere dal motore, ciò che fa la differenza è una trasmissione che consenta di procedere a bassissima velocità (3-5 chilometri l'ora, per capirci), al regime di coppia massima (tipicamente già da 1.500 – 1.800 giri). Nei fuoristrada economici la soluzione più diffusa è installare una prima marcia molto corta, ma sono di gran lunga preferibili i modelli dotati di un organo chiamato riduttore che, all'occorenza, accorcia tutte le marce per permettervi di affrontare ogni tipo di ostacolo (comprese le discese più ripide) alla giusta velocità.

Differenziali - Fuoristrada a chi
Su strade normali non si viaggia con i differenziali bloccati

Differenziali


Sono forse l'aspetto più tecnico di un 4x4 e da essi dipende la capacità di affrontare situazioni davvero difficili come il fango, le salite più ripide o i terreni molto accidentati. 

Ripartiscono la spinta che viene dal motore tra le ruote e, grazie a un gioco di ingranaggi, permettono a ciascuna di esse di avere una velocità diversa in curva (le ruote più vicine al centro della svolta percorrono infatti traiettorie più brevi e girano più lentamente).

Nelle auto tradizionali si usano differenziali liberi che non sono in grado di mantenere la spinta nel caso una delle ruote giri a vuoto. Nei fuoristrada, dove le perdite di aderenza sono continue, servono quindi differenziali bloccabili, manualmente o in automatico, per evitare di fermarsi nel caso una gomma rimanesse sospesa a mezz'aria.

Guado - Fuoristrada a chi
La profondità di guado dipende dall'altezza dei condotti da cui il motore prende aria
Guado - Fuoristrada a chi
Nei guadi il consiglio è mantenere costante la pressione sul pedale del gas

Quanti ne servono? Idealmente tre: uno tra le ruote posteriori, uno tra quelle anteriori e uno sull'albero di trasmissione che collega le ruote davanti a quelle di dietro. In pratica, per ragioni di costo e di praticità, in genere anche i fuoristrada più specializzati ne hanno uno, autobloccante, al posteriore. 

Al centro hanno un giunto o una frizione a controllo elettronico, che offre anche la possibilità di bloccare la ripartizione della coppia tra le ruote anteriori e quelle posteriori. 

Davanti ci si limita spesso a un differenziale libero abbinato a un sistema elettronico, che sfrutta i componenti del controllo di stabilità per frenare all'occorrenza la ruota che gira a vuoto, simulando gli effetti di un differenziale autobloccante.

Vale la pena di notare che non si deve mai procedere con i differenziali bloccati ad alta velocità o in curva su terreni ad alta aderenza, perché la già citata necessità delle ruote di girare a velocità diverse, oltre a rendere la guida assai difficoltosa, causerebbe alla lunga la rottura della trasmissione.