Le ultime notizie sul divieto UE sul piombo nelle munizioni, e non sono molto buone

L'ultima riunione sulla proposta dell'UE di limitare il piombo nelle munizioni, nota anche come "divieto di piombo", si è tenuta il 22 e 23 ottobre 2025. Le discussioni formali sull'ultima bozza della proposta della Commissione nell'ambito del comitato REACH dell'UE (composto da rappresentanti degli Stati membri e presieduto dalla Commissione europea) si sono svolte in sessione a porte chiuse e l'esito formale non è stato pubblicato.

Eppure, la FACE, la Federazione Europea per la Caccia e la Conservazione che rappresenta gli interessi dei sette milioni di cacciatori europei, ha motivo di esprimere preoccupazione osservando che "La proposta legislativa aggiornata presentata dalla Commissione Europea prima dell'incontro non mostra revisioni su alcune delle principali questioni che interessano la comunità venatoria europea."

In realtà non c'è da stupirsi, dal momento che l'UE nel suo complesso è sempre rimasta sorda a qualsiasi obiezione, dato o argomento forte contro il divieto del piombo nelle munizioni, impermeabile a qualsiasi tentativo di ragionare. E il motivo, come abbiamo già sottolineato più e più volte, sembra essere il profondamente radicato pregiudizio anticaccia – e anti-armi – dell'UE.

Divieto di piombo, piccoli aggiustamenti ma poche speranze

Uno dei problemi del progetto di restrizione dell'UE è che i periodi di transizione prima del divieto totale del piombo sono troppo brevi.

In dettaglio, la FACE è preoccupata per le seguenti questioni:

1) Secondo la bozza discussa, i pallini di piombo e i proiettili per carabina saranno soggetti a un divieto totale dopo un periodo di transizione di 3 anni, che è troppo breve.

2) Il periodo di transizione per le munizioni a percussione centrale è di 18 mesi, che è sempre troppo breve.

3) Non esiste una clausola di revisione o una deroga permanente per le munizioni a percussione anulare.

"Tuttavia, ci sono piccoli aggiustamenti che meritano attenzione", afferma FACE. "Ad esempio, modificando la tempistica delle deroghe per i poligoni di tiro al piattello e rimuovendo l'obbligo per i poligoni di tiro di vendere munizioni a pallini. La deroga si applica solo ai membri attivi delle federazioni di tiro sportivo nei poligoni di tiro all'aperto, e "la cancellazione di questa autorizzazione per la vendita di cartucce per il tiro al piattello riflette probabilmente preoccupazioni sulla fattibilità, in particolare per quanto riguarda la mancanza di infrastrutture e la complessità dei permessi per alcuni poligoni di tiro per la vendita di munizioni". A margine, né l'Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) né la Commissione europea sanno quanti poligoni di tiro al piattello in Europa applicano (o saranno in grado di mettere in atto) le misure di gestione del rischio richieste.

Un altro importante sviluppo del mese scorso è stata la divisione della proposta, che distingue l'uso del piombo per munizioni da quello usato come peso per la pesca, il che significa le restrizioni per i pescatori sportivi saranno probabilmente adottate per prime.

Nel complesso, il risultato sembra essere già scritto. Vediamo però cosa accadrà al Parlamento europeo nelle prossime settimane. all4shooters.com continuerà a seguire da vicino questo processo, che – come ci ricorda FACE – rimane un dossier normativo significativo che interessa tutti i cacciatori europei.


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