ALG munizioni: dispersanti piccoli calibri (e non solo!) 

Ma te che vai tanto a beccacce, le hai mai provate le cartucce dispersanti ALG”? Così mi chiedeva tre anni fa un caro amico per avere un’opinione al riguardo. La mia risposta fu (mea culpa, mea maxima culpa) semplicemente: “Non ho mai provato cooosaaaa…?!”

Già, per quanto possa sembrare strano, il fatto era che quelle tre lettere a me non dicevano proprio niente in termini di cartucce. Zero. Insomma, di ‘ste ALG manco avevo mai sentito parlare…

Ora, siccome l’amico in questione era Andrea Castellani, patron di Caccia Village, e considerato che sono per natura un maledettissimo curioso, pieno di “odio” per ogni forma d’ignoranza, a partire dalla mia, fatto sta che approfondii da subito la questione…

Dalla chiacchierata con Andrea ne scaturì che: le cartucce dispersanti da beccacce ALG, erano soprattutto un mito fra i cacciatori umbri e toscani. E certo, l’azienda ha sede a Città di Castello! Quel che promettevano, erano miracoli, grazie a un che di misterioso e del tutto innovativo, rivoluzionario, reso possibile da una sorta di magica borra dalle proprietà “sovrannaturali”. Fatto sta che decisi di scendere nei dettagli della questione, e nell’unico modo corretto per farlo: da una parte approfondendo la mia conoscenza navigando in rete e chiedendo via via opinioni al riguardo a chi le ALG da beccacce le vendeva e le utilizzava, e dall’altro chiedendo ad Andrea di presentarmi i fratelli Giacchi (Antonio e Lorenzo: eureka, ecco di dove ALG!) titolari di ALG e inventori delle prodigiose munizioni.

Tutto avvenne a Caccia Village di due anni fa, e da lì il resto è storia.

Video: Test delle cartucce da caccia dispersanti ALG


Le borre elicoidali di ALG munizioni

Cacciatori appassionatissimi da una vita e caricatori maniacali di munizioni artigianali, Lollo e Tony, che nel frattempo gestivano un ristorante, cercavano da una vita soluzioni innovative, capaci di creare munizioni sempre più tecniche e performanti.

La borra dispersante elicoidale è la soluzione tecnica geniale che conferisce alle cartucce ALG la loro straordinaria efficienza.

Ora, essendo che la loro caccia preferita è sempre stata quella alla beccaccia con i cani da ferma, era ovvio che proprio in questa direzione fosse mirata la maggior parte dei loro sforzi creativi.

Il problema era uno: i limiti intrinseci dei normali sistemi che si adoperavano al riguardo, portavano loro a considerarli tutti più o meno insoddisfacenti. E fu così che d’esperimento in esperimento, studiando a fondo i misteri di quella branca della fisica definita balistica nei vari aspetti di interna, esterna e terminale, ecco che diedero vita alla loro borra dispersante elicoidale.

Una borra particolarissima capace di creare veri e propri miracoli, quadrando il cerchio ed annullando gli effetti avversi che i pregi di altri sistemi giocoforza si portavano appresso.

Ma cerchiamo di capire come funziona questa borra davvero straordinaria, partendo dalla sua conformazione. Si tratta di una coppetta monolitica su cui sono saldate tre alette dal profilo elicoidale preincise. L’effetto che producono è quello di conferire all’intera carica di pallini un moto rotatorio omogeno sul suo asse, capace poi di distribuire perfettamente a largo raggio latitudinale la rosata già dai primi metri dal vivo di volata, dopo subitanea, repentina apertura delle alette appena escono dalla volata. Ma non basta. Tale rotazione, oltre a distribuire in modo controllato l’apertura dello sciame, fa sì che i pallini centrali traggano vantaggio dall’effetto di cavitazione generato, in modo che la rosata risulti cortissima sul piano longitudinale, e quindi “maledettamente” più efficiente in termini di balistica terminale sino a distanze inattingibili per qualsiasi altra dispersante.  

In parole povere:

  1. aprono prima e meglio e più di qualsiasi altra munizione da beccacce, facilitando perciò l’ingaggio specie d’appresso;
  2. non hanno buchi o dispersioni incontrollate, evitando quindi “misteriosissime” padelle o pericolosi pallini vaganti;
  3. la loro letalità - a parità di carica e di numerazione di piombo - è pressoché sovrapponibile sino ai 30/35 metri, a quella di cartucce con contenitore.

Semplifico ancora: perfette rosate large da vicinissimo, capaci di essere letali anche nel medio/lungo raggio. Pare impossibile, vero? E invece è così… Gli alchimisti la sognavano chiamandola “congiunzione degli opposti”. I maestri Giacchi da Città di Castello, l’hanno fatta!

Io, e le munizioni ALG Golden Queen e Silver Queen

La cartuccia Golden Queen di ALG Munizioni.

Tutto questo non è un insieme di dati teorici: è la prassi quotidiana riscontrata da chi a beccacce adopera le ALG da anni con soddisfazione incomparabile, siano esse le Silver Queen e lo Golden Queen: le prime sono pensate per i climi secchi, le altre per quelli umidi. E tutto a prescindere dal calibro di riferimento, dato che vengono prodotte dal .410 (anche se allora si chiamano PEGASO) sino al 12, passando per 28, 20 e 16!

Personalmente, ci ho cacciato una stagione intera - l’ultima - con soddisfazioni che definire immense è dire poco, trovando la perfetta quadra con le mie armi in calibro 20 e 16 con queste tipologie di piombi: prime canne sempre 11, seconde alternando 9 e 8. A confermare quel che già mi aveva impressionato nei test fatti al tiro a volo di Valle d’Uppo in estate.

Le beccacce, quelle che ho sbagliato, le avrei sbagliate comunque. Quelle che ho preso, alcune sono certo che con altre cartucce sarebbero ancora in volo. Altre, sarebbero state sciupate da alcune fucilate abbastanza ravvicinate. Nulla di tutto questo: solo animali perfettamente colpiti, senza spargimenti di sangue e cuscini di penne che esplodono per aria. E poi, alcune beccacce a cui ho sparato quasi con disperazione data la lontananza, e che invece sono cadute. Con in più, alcuni fagiani presi tutti di prima canna, accartocciati. E un paio di lepri rispettivamente avute di prima e seconda canna, letteralmente fulminate, e nessuna delle due vicinissima. Il tutto, con rinculo davvero mite e piacevolezza d’uso estrema: a riprova di un perfetto assemblaggio della colonna, in un equilibrio ammirevole fra le varie componenti, dagli inneschi sino alle polveri adoperate.

La prova del 9… Anzi, del 28 e .410!

La versione in calibro .410 (36 Magnum) della ALG dispersante si chiama Pegaso, ma il principio tecnico e balistico rimane invariato.

È cosa nota che tantissimi adoperano ormai i cosiddetti “piccoli calibri” in tutte le cacce col cane da ferma, anche a beccacce, in special modo orientandosi verso .410 (conosciuto anche come 36 magnum) e il 28.

Di più, lo stesso Lorenzo Giacchi è un “ventottista” convinto… Di qui la decisione - azzeccatissima - di ALG di specializzarsi nella produzione di dispersanti anche in questi calibri dedicati ai più sportivi fra i beccacciai.

La prova che abbiamo realizzato a Città di Castello utilizzando le Pegaso ALG in .410 e piombo 11, e le Golden Queen in calibro 28 sempre con piombo 11, proprio a costoro e stata indirizzata, ma non solo. Un po’ c’era la nostra curiosità, dall’altro la volontà di dimostrare anche ai “dodicisti” quale fosse la reale efficienza di queste munizioni particolarissime, in tutta le loro strabilianti potenzialità.

Per il test abbiamo adoperato un sovrapposto Yildiz cal. 410 con canne da 71 cm strozzate 3/1 e un semiautomatico Beretta A300 Outlander in calibro 28 con canna strozzata 3 stelle.

Non paghi di bucare solo fogli di carta, abbiamo anche fatto un test empirico di doppiaggio colpi su distanze differenziate: 1) foglio standard a 15 metri; 2) bersaglio costruito da noi con una scatola di cartone a simulare una beccaccia a 25 metri telemetrati.

I risultati dei colpi sparati da chi scrive e dallo stesso Lorenzo - come vedrete nel video allegato - hanno talmente lasciato me a bocca aperta, da far sì che Lollo e Antonio esplodessero a ridere a crepapelle del mio stupore. Ovviamente gongolanti e soddisfattissimi, come è giusto che sia chi vede confermata tutta l’eccellenza del suo lavoro.

Per quel che mi riguarda, ho subito preso la fornitura per l’ormai prossima stagione beccacciaia.

Per tutti voi, fatevi un favore: in base al vostro calibro preferito, di due numerazioni di piombo pensando a prime e seconde canne, ordinatele per tempo nella vostra armeria di fiducia le vostre ALG Silver o Golden Queen. Una promessa: mi ringrazierete.

Cartucce ALG dispersanti: scheda tecnica

ModelloALG Silver Queen
ALG Golden Queen
ALG Pegaso
Calibro2828.410
Confezione10 pezzi10 pezzi10 pezzi
Bossolo28/7028/70
36/76
Borrafeltro + dispersore elicoidale ALG
feltro + dispersore elicoidale ALG
dispersore elicoidale ALG
Piombo7 e mezzo, 9 e 11
7 e mezzo, 9 e 11

9, 10 e 11

Carica24 grammi24 grammi19 grammi
Chiusuraorlo tondo su sugherino tradizionale
orlo tondo su sugherino tradizionale
orlo tondo su sugherino tradizionale

Per ulteriori informazioni, visita il sito ALG Munizioni