Carabine Sauer 202 e 303: a caccia con classe

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Sauer 202 e 303
Della carabina Sauer 202 esistono varie versioni: notare come in quella con il calcio in materiale sintetico anche l'otturatore abbia una finitura meno elaborata

La Sauer & Sohn è la più antica fabbrica d’armi tedesca ed è tra le maggiori produttrici di armi rigate da caccia, armi che sono oggi il prodotto su cui punta la dirigenza della casa tedesca, mentre nei decenni passati la fama nazionale ed internazionale dell’azienda derivava al contrario dalle armi a canna liscia e dai combinati, prodotti che al momento sono quasi scomparsi e rimangono a listino solo negli allestimenti più prestigiosi.

 

Nel settore dei bolt action la Sauer ha al suo attivo alcune vere e proprie pietre miliari, come ad esempio la chiusura delle carabine Serie 80 e 90, o ancora la presentazione di armi take down, ossia smontabili in due parti, per tacere dell’introduzione delle prime carabine “modulari”, in cui il tiratore stesso può sostituire la canna e montare calibri differenti.

 

Sauer 202 e 303
La carabina Sauer 303 è disponibile con mire da battuta ad alta visibilità, ma a richiesta è possibile avere anche mire più tradizionali come quelle della Sauer 202 in primo piano

Al giorno d’oggi, relativamente ai bolt action, la Casa offre numerose varianti della sua splendida Modello 202, arma introdotta una quindicina di anni orsono e che ha avuto ed ha un elevato numero di estimatori grazie alle lavorazioni di alta qualità, alle raffinate soluzioni meccaniche e all’estetica molto accattivante.

Non contenta del successo mondiale della 202, però, la casa tedesca ha deciso di interessarsi anche delle armi rigate a funzionamento semiautomatico e lo ha fatto nel rispetto della sua tradizione innovatrice.

Il settore delle semiauto da caccia è oggi più vivo e vitale che mai: se fino ad una ventina di anni fa le proposte erano sostanzialmente due, FN Bar e Remington 7400, in tempi recenti sono arrivati altri giocatori, ognuno dei quali ha proposto qualcosa di nuovo ed ha contribuito a svecchiare un po’ il settore.

Chi arriva per ultimo, infatti, può approfittare dell’esperienza degli altri e proporre un prodotto con qualcosa in più dei concorrenti, ma per fare questo si devono avere le idee molto chiare. E la Sauer, ovviamente, ce le ha.

Sauer 202 e 303
La forma dl castello della carabina Sauer 202 è molto particolare ma negli anni è divenuta quasi un classico

VERSIONI

Le carabine Sauer sono specificamente dedicate ai cacciatori: nonostante un paio di versioni a canna pesante della 202 ( modello wolverine) troviamo infatti allestimenti dedicati ai vari tipi di caccia effettuabili nel Vecchio Continente, da quella di selezione a quella in battuta nel fitto del bosco.

Abbiamo scelto, per questa presentazione, proprio due allestimenti specifici per queste tipologie, che poi son quelli che vanno per la maggiore nel nostro Paese dopo la diffusione degli ungulati cacciabili.

Diverse cacce, diverse tipologie di carabina. Se nella selezione quello che conta è il primo colpo, da piazzare nel modo più preciso possibile e con tutta calma, insidiare il cinghiale richiede armi svelte nell’imbracciata ed in grado di ribattere rapidamente il colpo: in definitiva bolt action per la selezione e semiautomatica per la battuta.

Sauer 202 e 303
In primo piano il calcio della versione sintetica della Sauer 303. Dietro, la splendida essenza della versione in legno della 202

Attingendo al ricco catalogo della Sauer & Sohn, come arma per la caccia di selezione abbiamo preso in considerazione una versione della Sauer 202 caratterizzata da un bel calcio in legno e completata con un’ottica specifica per i tiri in scarse condizioni di illuminazione, mentre pensando a come potrebbe essere maltrattata un’arma da portare in mezzo ai rovi ed ai rami del bosco nella caccia all’irsuto suide abbiamo preferito una recente 303 semiautomatica con rustica calciatura sintetica e l’abbiamo dotata di un’ottica di dimensioni contenute e a basso fattore di ingrandimento, ma sempre di elevatissima qualità.

Nella semautomatica Sauer 202 una molla a filo sporge sul lato sinistro dell'imboccatura del caricatore: serve a tenere in tensione l'astuccio del caricatore, evitando così ogni minimo rumore che possa allarmare la selvaggina

Ora, al di là delle scelte estetiche, le doti che deve possedere un’arma da caccia sono quelle di funzionare perfettamente, essere comoda e ben gestibile per il tiratore ed essere pensata per il ruolo che le verrà affidato, ovviamente dando per scontato che sia di calibro adeguato e precisa almeno quanto basta; ovvio poi che se la carabina è anche di bell’aspetto, tanto di guadagnato.

Esaminiamo allora le due proposte Sauer, partendo da quella più tradizionale: la bolt action modello 202.

Sauer 202 e 303
L'otturatore della carabina Sauer 202 utilizza un robusto estrattore "tipo Sako" ed un espulsore a pistoncino: ovviamente si tratta di un sistema"Push Feed", in cui la cartuccia viene prima spinta in camera e solo alla chiusura l'estrattore ne aggancia il fondello

Si tratta di un’arma che al suo apparire rappresentò una vera pietra miliare nel settore delle carabine da caccia, permettendo la rapida sostituzione della canna ed il cambio di calibro, aspetto utile laddove vi fossero restrizioni sul numero di armi detenibili dal cacciatore: con una sola carabina e più canne di diverso calibro si diventa in grado di affrontare qualsiasi situazione venatoria.

Attualmente questo non riguarda l’Italia, ma la possibilità di smontare totalmente l’arma, magari per una manutenzione approfondita a fine stagione, rimane comunque un aspetto molto positivo anche per i nostri cacciatori.

Sauer 202 e 303
La carabina Sauer 202 utilizza un otturatore di tipo a tutto diametro dotato di sei alette di chiusura che vanno a far presa direttamente nel prolungamento in acciaio della canna

L’idea della canna smontabile non era certo nuova al momento della presentazione della Sauer 202, ma già allora la Mauser 66, capostipite della tipologia, non era più in produzione da tempo e la nuova carabina si propose sul mercato con un sistema semplice ed efficiente, per di più su un prodotto di fascia medio-alta ma non irraggiungibile.

Altra innovazione presente nella proposta Sauer consisteva nel modo di realizzare il castello.

Sauer 202 e 303
La carabina Sauer 202 si sposa molto bene con un'ottica di gran classe come questo Zeiss Diavari

Questo non era più un semplice elemento vagamente cilindrico deputato a contenere l’otturatore e da appoggiare poi sulla calciatura fissandolo tramite i soliti due bulloni passanti attraverso il sottoguardia inferiore, come praticamente avviene su tutte le bolt action da caccia, ma al contrario era un blocco prismatico monolitico, opportunamente sagomato, cui si agganciava la calciatura realizzata in due parti, più o meno come sui normali semiautomatici a canna liscia; sulla 202, poi, l’astina anteriore andava a coprire con due prolungamenti laterali gran parte dei fianchi del fusto, determinando un’estetica del tutto particolare.

Sauer 202 e 303
Le versioni con calciatura in legno di entrambe le carabine, Sauer 202 e 303, utilizzano essenze di ottima qualità 

In questo modo si ottenevano alcuni vantaggi, il più importante dei quali era che non servivano accorgimenti particolari per accoppiare la calciatura con il fusto e che le due parti lignee potevano essere ottenute da blocchi di essenza di dimensioni inferiori, permettendo così di reperire grezzi con buone venature che non costassero una fortuna.

Queste scelte progettuali, poi, hanno permesso alla Sauer di andare ancora oltre e di presentare una versione Take Down, ossia scomponibile senza attrezzi in due parti per facilitarne il trasporto.

Sauer 202 e 303
Non solo il polimero ha fatto la sua comparsa nel catalogo della Sauer, ma ha addirittura permesso forme molto moderne e particolari, come questa calciatura Thumbhole disponibile per la carabina Sauer 303

Recentemente il polimero ha fatto la sua comparsa anche nel mondo 202, rendendo così questa carabina adatta ad un uso più rustico, ma come detto abbiamo preferito la versione classica con calciatura in buon legno, più appagante esteticamente e non molto a rischio data la modalità con cui si volge la caccia di selezione. Considerando la destinazione d’uso della nostra scelta, abbiamo optato per una carabina in calibro .270 Winchester e l’abbiamo integrata con un’ottica adeguata, dotata di un buon numero di ingrandimenti e di ottime prestazioni crepuscolari: uno Zeiss 3-12x56, montato su attacchi a pivot.

Sauer 202 e 303
Il mirino della Sauer 202 è regolabile in altezza mediante una vite a brugola

Diverso, ovviamente, l’allestimento della semiautomatica 303, stavolta camerata per il tuttofare. 30-06 Springfield, il calibro sicuramente più diffuso insieme al .308 Winchester, per la caccia al cinghiale.

La semiautomatica ha visto il montaggio di un’ottica a basso numero di ingrandimenti, uno Zeiss 1,1-4x24, fissata con una base monolitica a sgancio rapido che sfrutta le basette integrali presenti sul cielo del castello della carabina.

Sauer 202 e 303
Gli anelli IsiMount: il loro montaggio è estremamente rapido e la casa garantisce che viene mantenuto l'azzeramento

L’attacco, specifico per la Sauer 303, utilizza un sistema rapido di sgancio denominato IsiMount che permette la rimozione ed il rimontaggio dello strumento semplicemente ruotando di meno di mezzo giro le due levette di fermo.

La Sauer afferma che l’IsiMount consente di non perdere l’azzeramento e questo ci sembra utile nella caccia nel bosco, dove si può avere la necessità di montare o togliere l’ottica durante la battuta.

La carabina semiautomatica Sauer 303 è disponibile con organi di mira specifici per il tiro di stoccata, come in questa in primo piano, oppure di una più classica tacca

La 303, comunque, è dotata anche di un buon sistema di mira metalliche, con la mira posteriore disponibile sia in forma “classica”, una tacca a foglietta, sia sotto forma di una lunga bindella sopraelevata con riferimento a V aperto, in entrambi i casi associata ad un mirino a fibra ottica di colore rosso; sempre per velocizzare la collimazione troviamo un riferimento di colore giallo acceso prima della tacca di mira.

Da notare che essendo la tacca montata sul blocco di presa gas, la sua posizione è abbastanza avanzata ed accorcia un po’ la linea di mira.

Sauer 202 e 303: pulsante sicura
Nella carabina Sauer 303, in primo piano, il cursore della sicura è unico e serve sia per attivarla che per disattivarla. Non così sulla carabina Sauer 202, in cui il pulsante circolare presente dietro l'otturatore serve solo per mettere l'arma in sicura...

LA MECCANICA

Ma veniamo alla parte strettamente meccanica di questa recente proposta, che in effetti presenta numerosi spunti interessanti.

Il primo, quello che salta subito all’occhio, riguarda la scelta effettuata dai progettisti tedeschi per quanto riguarda la sicurezza passiva, qui portata al massimo livello.

Appena dietro al castello, in posizione a portata di pollice, è presente un grosso cursore triangolare con pulsante che provvede a comandare la molla del cane interno: se bloccato in posizione avanzata la molla è compressa ed il cane è pronto a colpire il percussore se si preme il grilletto, ma se il pulsante è arretrato la molla è a riposo.

Sicure Sauer 303 e 202
... sulla carabina Sauer 202 a sicura inserita un secondo pulsante sporge proprio davanti al grilletto: per poter sparare lo si deve premere verso l'alto

In questo caso la sicurezza è totale: nessuna forza agisce sul cane e sia premendo il grilletto sia nell’improbabile caso di sgancio fortuito dei piani di contrasto, ad esempio in caso di caduta, l’arma non può assolutamente sparare.

Non è un sistema originale, essendo stato portato all’attenzione del pubblico dalla Blaser, ma qui viene proposto per la prima volta su un’arma semiautomatica, arma adatta a tipologie di caccia in cui la carabina è più soggetta a rischio di maltrattamenti, urti e cadute: che poi questo sistema sia ottimo lo dimostra il fatto che qualche altro produttore sta iniziando a proporlo sulle proprie semiauto.

E nella pratica? Possiamo testimoniare che il sistema è comodo e funzionale, non richiede molto sforzo per essere attivato ed è molto silenzioso: non per niente la Casa lo chiama SCS, Silent Cocking System.

Altra soluzione che incrementa la sicurezza del tiratore è nel blocco del percussore se l‘azione non è perfettamente chiusa.

La Sauer 303 è specificamente studiata per la caccia nel bosco, come possiamo dedurre dalle sue dimensioni compatte e dagli allestimenti disponibili, basati su calciature sintetiche, sia tradizionali che di tipo thumbhole, anche se, riteniamo più per motivi di prestigio che funzionali, esiste pure la versione dotata di calciatura in legno, sicuramente meno rustica ma altrettanto sicuramente più appagante per gli amanti delle armi belle.

Il castello della Sauer 303, al pari di quasi tutti i prodotti simili, è di tipo monolitico e la calciatura è composta di due parti separate, anteriore e posteriore, ma qui si è voluto riproporre lo stile di famiglia e le forme ricordano proprio quelle della bolt action 202, con solo una stretta striscia del fianco del castello lasciata a vista; da notare che la struttura portante dell’astina anteriore lascia la canna flottante e questo, unito alla forma della canna stessa, corta e spessa, concorre a rendere la carabina precisa come un buon bolt action, aspetto forse poco importante sul campo, almeno nella caccia al cinghiale, ma che comunque appaga il tiratore.

Sauer 202 e 303
Il castello della carabina Sauer 303 con la manetta di armamento arretrata. L'alimentazione delle lunghe cartucce .30-06 è impeccabile, così come l'espulsione attraverso la generosa finestra presente sul castello

La finestra di espulsione è di generose dimensioni e la manetta di armamento è comoda e ben sporgente, permettendo fulminee manovre dell’otturatore; la presa di gas è spinata alla canna ma rimovibile per poter effettuare una pulizia profonda e tutto il meccanismo delle aste di armamento è molto ben studiato per poter funzionare regolarmente con un’ampia gamma di caricamenti.

Sauer 202 e 303
I caricatori delle carabine Sauer 202 e 303 sono simili ma non uguali: su quello della semiautomatica 303, a sinistra, è presente il dente collegato all'elevatore che aziona il comando dell'hold open dopo l'ultimo colpo, trattenendo in apertura l'otturatore

Come la sorella bolt action, la 303 utilizza un caricatore monofilare capace di tre cartucce, un po’ in controtendenza rispetto alle concorrenti che sembra vogliano assomigliare a fucili di assalto più che ad armi da caccia. In realtà, nell’etica di un’attività venatoria corretta, tre colpi sono più che sufficienti anche se si incontra un branco di cinghiali: siamo a caccia, non in guerra e la cosa più importante è colpire con precisione e prelevare il giusto, non innaffiare di pallottole l’ambiente circostante. 

Se poi, per qualsiasi motivo si desidera di più, la Casa ha disponibili astucci maggiorati da cinque colpi che però alterano la linea della carabina.

Come visto, quindi, le proposte della Sauer & Sohn sono in grado di svolgere al meglio il loro specifico compito e per di più possono farlo con una certa classe ed una certa eleganza: al giorno d’oggi non è poco.

La Sauer 303 al fuoco
Un momento della prova presso il tunnel dell'importatore Bignami di Ora (BZ)
Rosata a 100 metri
Rosata a 100 metri con la carabina Sauer 303 cal. .30-06 e cartucce RWS Evolution
Sauer 202
La carabina Sauer 202, abbinata ad una buona ottica, si propone come arma di elezione per la caccia di selezione. Nella foto, la versione Forest
Sauer 202 sintetica
Anche la più tradizionale Bolt Action è disponibile in veste moderna, con un calcio in materiale sintetico

Sauer 202


Scheda Tecnica


Produttore   

J. P. Sauer & Sohn GmbH
Ziegelstadel 20
88316 Isny im Allgäu
Germany

http://www.sauer.de/it/

Modello Sauer 202 Elegance
Tipologia Carabina bolt action
Calibro

.270 Winchester (disponibile anche in numerosi altri calibri)

Chiusura

Anteriore a sei tenoni (su due file da tre)

Canna 560 mm
Alimentazione

Caricatore estraibile monofilare da due-cinque cartucce

ScattoDiretto
Sicure

Manuale: pulsante sulla codetta del castello per inserire la sicura, leva all’interno del ponticello per disinserirla

Organi di mira

Tacca posteriore, mirino su rampa

Materiali e finiture

Castello in lega leggera (disponibile anche acciaio, modello 202 S). Canna ed otturatore in acciaio al carbonio. Finitura lucida

Lunghezza totale

1.075 mm

Peso a vuoto

3.300 g

NoteDisponibile anche in versione mancina

Sauer 202 e 303
La carabina Sauer 303 è disponibile con mire da battuta ad alta visibilità, ma a richiesta è possibile avere anche mire più tradizionali come quelle della Sauer 202 in primo piano
Sauer 303 thumbhole
Tra i vari allestimenti della Sauer 303 spicca quello con calciatura sintetica di tipo "Thumbhole", il Synchro XT

Sauer 303


Scheda Tecnica


Produttore   

J. P. Sauer & Sohn GmbH
Ziegelstadel 20
88316 Isny im Allgäu
Germany

http://www.sauer.de/it/

Modello Sauer 303 Elegance
Tipologia Carabina semiautomatica
Calibro

.30-06 Springfield (disponibile anche in numerosi altri calibri)

Chiusura

Anteriore a sei tenoni (su due file da tre)

Canna 560 mm (disponibile anche 510 mm)
Alimentazione

Caricatore estraibile monofilare da due-cinque cartucce

ScattoDiretto
Sicure

Manuale a cursore che scarica completamente la molla del cane interno.

Automatica contro spari ad azione non completamente chiusa.

Organi di mira

Tacca posteriore, mirino su rampa con inserto in fibra. Disponibili organi di mira da battuta. Castello comprendente basi per attacchi IsiMount

Materiali e finiture

Castello in lega leggera. Canna ed otturatore in acciaio al carbonio. Finitura al plasma

Lunghezza totale

1.075 mm

Peso a vuoto

3.300 g