A come ARMI in vista dell'apertura

Manutenzione dei fucili da caccia
Disassemblato di basculante con l'immancabile flacone d'olio specifico

A come “Attrezzi” ovvero Armi. Ok, sarebbe stato buono e giusto farlo alla fine della passata stagione, ma per 1000 ed un motivo non c’abbiamo pensato. Ecco, ora è il momento di farlo! Di cosa parliamo? Ma del necessario lavoro di pulizia a fondo delle armi, che domande!

Semiauto: va rigorosamente smontato in tutte le sue parti mobili, quelle cioè che disassemblabili senza l’uso di utensili.

A questo punto, servono: 1) nafta; 2) un compressore con pistola spara aria compressa (al limite ci sono anche bombolette usa e getta); 3) Uno spazzolino da denti usato, ma pulitissimo; 4) un rotolo di carta da cucina; 5) scovoli con puntale a spirale in ottone ed uno in feltro; 6) olio per armi di primissima qualità, o Svitol e similari.

Con spazzolino imbevuto nella nafta quale diluente, si iniziano a lavare le varie parti, aiutandosi con l’aria compressa e olio di gomito, per rimuovere delicatamente tutta la sporcizia insediata sui vari ingrannaggi/meccanismi, e assieme a questa anche le parti vecchi oli/grassi ormai paraffinati e mescolati a polveri e residui di combustione.

Non si lesini nell’uso della nafta, compiendo tutte le operazioni magari sopra un catino, per poterla anche recuperare se non troppo sporca (altrimenti si butta).

Manutenzione dei fucili da caccia
Scovoli di vari genere, da quelli a paglia d'acciaio, sino a quelli a elica di bronzo e infine il puntale a panno di lana, per l'ultima lubrificata interna.

Lavato bene il tutto, molle, pistoni e sistemi di recupero dei gas compresi in quelli così operanti, si passa ad asciugare/pulire con la carta. Ciò fatto, si scovolano ben bene le canne. Prima con la punta a spirale d’ottone. Varie passate energiche per eliminare ogni traccia d’impiombatura. Poi con palline di carta a forzare imbevute in pò d’olio. Infine, nettato il tutto, si passa un velo di d’olio dopo aver cambiato la punta dello scovolo da quella metallica, a quella in feltro o lana.

Ovvio che lo stesso procedimento di pulitura/lubrificazione, va fatto anche per gli strozzatori intercambiabili. A partire dalla sede d’alloggio nella canna, sino ai singoli tubicini.

Si lubrificano singolarmente e in abbondanza tutte le componenti (tranne le molle/freni dei lungo rinculo di canna, che NON vanno oliate/i per nessuna ragione), avendo cura di lubrificare ben bene gruppo di scatto e percussori (sono alloggiati dentro l’otturatore), quindi si riassembla il tutto, passando poi una mano leggerissima di panno lubrificato in modo da eliminare ogni traccia di nostre impronte sull’arma (la composizione chimica acido/umida del sudore, ne fa un vero cancro per i fucili!).

Manutenzione fucili da caccia
Un attrezzo oggi utlilissimo, specie per la lubrificata finale prima della sosta in armadio, oppure per quella di tutti i giorni del fucile in uso, per questo da me ribattezzato "il panno del vagabondo". Trattasi in realtà di un panno in microfibra impregnata di prodotto lubrificante: indispensabile!

Basculanti: si fa lo stesso che con i semiauto, avendo tuttavia cura d’insistere qui nei punti di snodo e nei vari meccanismi di serraggio quali interno bascula, chiavi di chiusura, innesti delle parti lignee con le canne (astina).

Un minimo comun denominatore poi per tutti: siamo a posto con le registrazioni? Davvero, i documenti e le pratiche alla questura, sono ok? Ridiamoci un’occhiata che male non fa.

Ancora: i permessi di portarle queste armi, come sono? A quando per capirci, le date di scadenza? E i versamenti? Tutto a posto?

Nulla di peggio infatti, che trovarsi oggetto d'un controllo con permessi e porto d'armi... SCADUTI!