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La IWI (Israel Weapon Industries, Ltd.) è stata fondata nel 2005, quando la divisione Magen (armi leggere) della corporazione statale IMI - Israel Military Industries è stata scorporata e privatizzata. Da allora, la IWI opera sotto gli auspici dello SK Group, la Holding del magnate Sami Katsav, e dal suo quartier generale di Ramat HaSharon continua a soddisfare le necessità e le esigenze delle forze militari e di Polizia dello Stato d'Israele e di tutto il mondo. Nomi come "Jericho", "Tavor", "Negev", "Galil" ed UZI sono ormai entrati nella leggenda, e nelle loro varie incarnazioni vengono questi modelli sono utilizzati in tutto il mondo sia da operatori professionali che da tiratori civili e dal personale di sicurezza privata.
A questa lista di nomi così particolari deve oggi aggiungersene un altro: la IWI ha infatti presentato, in occasione dell'edizione 2014 dell'expo EUROSATORY di Parigi, il modello DAN, il suo primo fucile di precisione a ripetizione manuale con otturatore girevole-scorrevole, sviluppato in collaborazione con gli Sniper dell'IDF e di altri corpi dello Stato israeliani.
Al culmine di una lunga fase di ricerca e sviluppo, durante la quale i tecnici della IWI hanno raccolto le opinioni, le impressioni e i suggerimenti di decine di operatori, tutto è pronto per il lancio di una piattaforma che l'azienda produttrice definisce "allo stato dell'arte".

Costruito sulla base di una cassa in acciaio inossidabile macchinato e brunito con finitura anticorrosione, il fucile di precisione IWI DAN è camerato per il calibro .338 Lapua Magnum, e si alimenta tramite un caricatore amovibile in metallo della capacità di 10 colpi la cui leva di rilascio è posizionata sotto la guardia del grilletto in modo che il tiratore possa procedere allo sgancio col dito indice o medio della mano forte senza perdere di vista il suo bersaglio. Oltre ad una lunga rotaia Picatinny per ottiche, il fucile IWI DAN presenta un calcio metallico pieghevole e totalmente regolabile in altezza ed estensione, oltre ad un'impugnatura ergonomica fornita da un'altra azienda israeliana, la CAA Tactical. La canna da 31 pollici − comprensivi ovviamente del peculiare rompifiamma/freno di bocca, che funge anche da punto d'aggancio rapido per i silenziatori − è rotomartellata a freddo, presenta scanalature di raffreddamento ed è libera di flottare all'interno di una lounga astina in alluminio macchinato.
L'astina, così come il semicastello inferiore del fucile DAN, non è realizzata nella solita lega leggera d'alluminio usata dall'industria armiera internazionale; si tratta di un composto più resistente, su cui l'azienda mantiene uno stretto riserbo. Lo scopo di un'astina così lunga non è solo quella di fornire numerosi punti d'installazione per dispositivi ottici aggiuntivi, accessori tattici o quant'altro, ma anche di proteggere una lunga porzione della canna da urti, impatti o altri Shock che possano pregiudicarne l'integrità strutturale o costringere l'utente a riazzerare l'ottica in seguito. In ultimo, lo scatto − sul quale può intervenire una sicura manuale ambidestra posizionata sopra l'impugnatura − è regolabile dal tiratore su pesi variabili dal chilo ai due chili. La IWI dichiara che il fucile di precisione DAN è in grado di prestazioni "sotto il minuto d'angolo", e che presenta "straordinari" livelli di precisione su distanze che raggiungono i 1200 metri.