ZEV Technologies P226, la riscrittura di un classico

Lanciata sul mercato nell’ormai lontano 1994, la SIG Sauer P226 fu proposta come concorrente ai trials dell’esercito americano, che all’epoca aveva deciso di sostituire la gloriosa Colt 1911 come arma da fianco. Le due finaliste del concorso furono proprio la P226 e la Beretta 92, che alla fine la spuntò sulla rivale. La sconfitta della pistola elvetico-tedesca fu però solo parziale, perché grazie alle sue innegabili doti di maneggevolezza e sicurezza d’uso la P226 fu adottata dai Navy Seals e da numerose agenzie federali statunitensi e in tutto il Mondo. Tra le caratteristiche più interessanti della SIG Sauer P226 vogliamo ricordare lo scatto ad azione mista (singola e doppia) il carrello in lamiera stampata con blocchetto otturatore ad esso spinato, il fusto in lega leggera e il caricatore bifilare. Il sistema di funzionamento deriva direttamente da quello della SIG Sauer P220 – della quale si può considerare un’evoluzione – che impiega lo spigolo anteriore della finestra di espulsione come sistema di chiusura assieme ad un blocco ricavato sulla canna in corrispondenza della camera di cartuccia, anziché le classiche nervature sulla canna e all’interno del carrello come la Colt 1911 o la CZ75.

Nel corso di suoi oltre quarant’anni di vita la P226 è stata prodotta in numerose varianti, e quella che vi presentiamo è una delle più recenti, proposta dall’azienda americana ZEV Tech, specializzata nella componentistica aftermarket di alta qualità. Nata inizialmente come produttrice di accessori e componenti aftermarket, Zev Tech negli ultimi anni propone anche pistole complete, su base Glock o, come in questo caso, SIG Sauer.

La Zev P226, una magnifica quarantenne

La ZEV P226 ha un carrello alleggerito che ospita di serie un punto rosso SIG Romeo1 Pro. Le fresature passanti sulla parte anteriore lasciano intravvedere la canna in acciaio inox.

Oggi il mondo delle pistole per impiego militare e professionale è dominato dalle bifilari con fusto in polimero e percussore lanciato, ma quando fu presentata poco più di quarant’anni fa la SIG Sauer P226 era estremamente moderna e per certi versi innovativa. La facilità d’uso e l’alto livello di sicurezza conferitole dallo scatto in doppia azione con cane esterno, che la rendeva di fatto sicura come un revolver e la leggerezza, la resero subito un “classico istantaneo” soprattutto per i corpi speciali e di polizia di tutto il mondo, dai parà egiziani alle teste di cuoio australiane. Grazie a Zev Tech la P226 ritorna in una versione elaborata e modificata che mantiene l’assetto dell’arma originale, adeguandola alle tendenze di oggi e prendendosi qualche libertà soprattutto per il sistema di scatto.

La ZEV P226 è camerata in 9 Luger e ha uno scatto in sola singola azione (SAO) controllato da un grilletto a lama dritta. La sicura manuale è sul fusto, in posizione canonica 1911, azionabile grazie a una da leva ambidestra. Questo consente di portare la P226 ZEV in “condition one” ovvero con colpo in camera, cane armato e sicura inserita, una tecnica molto cara al guru del tiro tattico Jeff Cooper e andata un po’ in disuso in un mondo dominato dalle pistole a percussore lanciato. L’allestimento è quello di una pistola da servizio “evoluta” e destinata all’impiego da parte di personale ben addestrato, come i membri dei corpi speciali che in ogni angolo del mondo hanno dimostrato di gradire molto la SIG Sauer P226 in versione base o in una delle sue numerose evoluzioni.

La ZEV P226 ha una catena di scatto in sola singola azione, con sicura in stile 1911. La leva che la controlla è presente su entrambi i lati del fusto in lega leggera.

Il carrello in acciaio mantiene il riconoscibile profilo originale di quello della P226, adeguato alle esigenze contemporanee. Le fresature di armamento presenti anche nella parte anteriore del carrello interessano anche la sua parte superiore, e di fatto lo alleggeriscono avvertibilmente, grazie anche alle due fresature passanti ricavate lateralmente, che lasciano intravvedere l’acciaio inox della canna. La ZEV P226 monta un set di mire fisse montate a coda di rondine, con mirino dotato di inserto in fibra ottica. Il carrello è predisposto per l’ottica a punto rosso e grazie all’interfaccia con impronta PRO monta di fabbrica un collimatore SIG Sauer Romeo 1PRO. Il fusto è dotato di slitta di tipo SIG per gli accessori e monta una coppia di guancette in G10 dal design proprietario. La canna è lunga 4,9 pollici (124 mm) e ha la volata filettata per consentire il montaggio eventuale del silenziatore. Il corpo della canna è alleggerito con alcune fresature emisferiche, che ad arma assemblata non si vedono. I caricatori della ZEV P226 sono in lamiera d’acciaio, dalla capacità di 15 colpi in calibro 9 Luger.

La ZEV P226 è distribuita in Italia dalla Bignami di Ora (BZ) a un prezzo di 3919 euro.

ZEV P226, scheda tecnica e prezzo

Modello:

P226

Calibro:

9mm Luger

Capacità caricatore:

15 colpi

Fusto:

in lega leggera

Dimensioni:

220x160x43 mm

Lunghezza canna:

124 mm

Organi di mira:

tacca e mirino ZEV Tec, punto rosso Romeo1 Pro

Predisposizione per ottica:

sì con impronta PRO

Finitura:

anodizzata

Peso:

967 grammi

Prezzo:

3919 euro


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