AKASO Sight 300: monoculare digitale portatile per visione notturna a colori

Il monoculare digitale a colori Akaso Sight 300 nella mano: ragionevolmente compatto e molto leggero.

Nato da un progetto su Kickstarter, l’Akaso Sight 300 rappresenta un’interessante interpretazione del concetto di visione notturna digitale a colori. Soprattutto, è economico – attualmente ha un prezzo di 169 dollari, probabilmente tra i più bassi mai offerti per un’ottica NV che non sia un giocattolo.

Akaso è, ovviamente, un produttore cinese con sede a Shenzhen, ma nato negli USA nel 2013; è noto per le sue action camera, quelle a 360° e almeno un precedente modello binoculare di visore notturno digitale, il Seemor 200. Ora arriva il Sight 300. Il produttore ha una importante presenza su Amazon, anche italiano.

Ammetto che questo monoculare è innovativo, in parte per il prezzo, e in parte per le sue prestazioni che – piccolo spoiler – potrebbero risultare decisamente buone, se non fosse per alcune… curiose scelte progettuali, fatte senza dubbio per mantenere il costo il più basso possibile.

Il pannello di controllo, con 5 pulsanti più uno di accensione, che comprende anche un piccolo display retroilluminato a colori di stato.
L’obiettivo dell’Akaso Sight 300 è dotato di una messa a fuoco da 10 cm all’infinito.

L’Akaso Sight 300 è un monoculare, ragionevolmente compatto – anche se più grande della maggior parte dei dispositivi attuali– e molto leggero, solo 260g. Il corpo è interamente realizzato in polimero, ad eccezione di un attacco in alluminio che è usato per montare l’ottica su di una imbracatura per la testa, offerta nel kit Full Explorer, del costo di 247$, superiore al kit di base che abbiamo ricevuto. 

La batteria si inserisce in un vano sul fondo del Sight 300, che un sistema di blocco non particolarmente sicuro.

L’obiettivo è un grandangolo f1.0:1 con messa a fuoco da 10cm all’infinito, accoppiato ad un sensore CMOS da 1/1,79 con risoluzione 4K; ufficialmente l’ottica ha ingrandimento unitario ed è presente uno zoom digitale 8x. Il frame rate è variabile da 60 a 15Hz in base alla luce ambientale ed alla risoluzione di ripresa (da 4k fino a HD). 

Il flusso video è elaborato da un processore AI-ISP (AI-powered Image Signal Processor) basato su di una CPU Low Power quad-core Cortex A7 a 1,3GHz, lo stesso usato nello smartphone Nokia C10 del 2021. Fin qui nulla da dire; le specifiche però non menzionano per nulla il microdisplay a colori usato nell’oculare, e se è per questo, non menzionano nemmeno quest’ultimo.

L’oculare NON è afocale, ma è fisso a 0 diottrie, per cui chi non ha 20 anni e un visus perfetto servono… occhiali da lettura (!) per usarlo a distanze di estrazione pupillare decenti.

Questo, perché l’oculare… non è proprio un oculare, ma piuttosto un “viewfinder,” cioè una singola lente posta di fronte allo schermo a colori dell’apparecchio, con messa a fuoco fissa, come quello usato nei camcorder economici. 

Il fatto di dover avere una distanza considerevole tra lente e schermo per ridurne al massimo le aberrazioni e le deformazioni geometriche giustificano infine le dimensioni, che avrebbero potuto essere della metà almeno usando un vero oculare con messa a fuoco – che d’alta parte avrebbe aumentato notevolmente il prezzo. 

Il tutto, in un mobile che offre una resistenza IP67 agli agenti atmosferici, e alimentato da una batteria al litio piatta (…da camcorder) che dura fino a 4 ore.

Il pannello comandi consta di sei pulsanti e un second display LCD di stato posti sul lato superiore. Sarebbe possibile registrare foto e video su di una schedina SD, fornita a corredo, anche questa di marca Akaso e da 64gb. Ha la possibilità di attivare una connessione WiFi, con una app che verrà rilasciato in futuro.

L’ottica è fornita in una valigetta contenente gli accessori e il succinto manualetto.

Ma passiamo alla prova. Funziona?

L’ Akaso Sight 300 nella sua valigetta con gli accessori forniti nel kit base: l’apparecchio, la batteria, la scheda SD da 64GB, un braccetto compatibile con interfacce Rhino e poco altro.

Si, effettivamente funziona: sono rimasto abbastanza sorpreso dalle prestazioni in bassa luminosità; i colori ci sono anche in condizioni di luce estreme, e l’immagine è in generale discreta. L’oculare estremamente semplificato però rende l’impiego difficoltoso, oltre a creare un fastidioso effetto “tunnel illuminato” attorno al display - che però è tondo e non quadrato - perché non è possibile regolare le diottrie; inoltre, lo strumento non è realmente ad ingrandimento unitario, ma piuttosto .6x grandangolare, tanto da dover zoomare a 2x per avere una reale visione binoculare con entrambe gli occhi aperti.

Dietro ad un cospicuo coperchio in gomma si celano il connettore USB-C e lo slot per la schedina Micro-SD da 64GB fornita assieme all’Akaso Sight 300

Un altro fattore è che esiste un lag di almeno mezzo secondo tra il momento della ripresa e della visualizzazione a schermo, che può far venire qualche vertigine. Questo nonostante fosse selezionata la voce “movimento” dal menu, volto ad ottimizzare e ridurre il lag e il ghosting. In modalità “osservazione” la qualità aumenta leggermente al costo di un lag ancora più pronunciato. 

La qualità e definizione dell’immagine man mano che scende la luminosità ambientale si deteriora parecchio, ad un certo punto rendendola pressoché inservibile con il rumore e gli artefatti che coprono totalmente l’immagine. A questo punto è possibile passare alla modalità a infrarossi in B/N, al pari di molti altri NV digitali, che consente una visione più chiara ma che non arriva alle ottiche digitali già sul mercato.

Indubbiamente il punto di forza è l’algoritmo AI di elaborazione dell’immagine, che riesce a ricostruire colori, forme e struttura, con alcune limitazioni, visto che alle volte i colori prendono una tonalità decisamente diversa da quanto si osserva ad occhio nudo, e anche a luminosità in cui ci si vede tranquillamente.

Purtroppo, ci sono alcune perplessità, che speriamo siano risolte nella versione definitiva, essendo l’esemplare in prova di preproduzione. La prima riguarda la formattazione obbligatoria in RAW della scheda nel dispositivo, che preclude il recupero delle foto e video semplicemente leggendo la scheda in un PC. Non è possibile connettere il Sight 300 con il cavetto USB C al PC, e non c’è una App disponibile. Risultato, le uniche foto sono quelle riprese dall’oculare e non possiamo farvi vedere come registra le foto e il video…

In conclusione, uno strumento interessante per scopi non critici, ad un prezzo difficile da eguagliare al momento, ma che per la ricerca assoluta del prezzo più basso sacrifica diverse funzioni essenziali che ne limitano l’utilizzo.


Visione a colori in condizioni di luce scarsa. Da notare che la luminosità del display è stata abbassata al limite inferiore, altrimenti il contrasto tra occhio nudo e oculare abbaglia.
La stessa scena ripresa in foto con un iPhone 16, con tempo di esposizione 1s. A occhio nudo è quasi indistinguibile.