Daniel Defense è un'azienda americana specializzata nella produzione di armi da fuoco e accessori in puro stile AR15. Fondata nel 2002 da Marty Daniel a Savannah, Georgia, l'azienda ha avuto una crescita significativa grazie a contratti con le forze armate statunitensi e oggi impiega più di 200 dipendenti. Il suo prodotto di punta è il DDM4, un black rifle con carcassa Mil-Spec in alluminio, prodotto interamente negli USA, dotato di tutti i desiderata possibili e immaginabili su una carabina semiautomatica di derivazione AR15.

Daniel Defense costruisce anche una carabina a ripetizione manuale solida ed essenziale, la Delta 5 che abbiamo avuto l’occasione di provare nel corso del Bignami Day, la fiera interna organizzata ogni anno dall’importatore italiano del marchio. Qui di seguito potete vedere la nostra prima presa di contatto con questa carabina camerata in calibro .308 Winchester sulla quale è stato montato un cannocchiale Meopta Optika 6 con ingrandimento di 3-28x56.
La Daniel Defense Delta 5 monta una canna lunga 20 pollici/508 millimetri con profilo Heavy Palma (semi-pesante) che garantisce una precisione di 0.75 MOA o migliore alla distanza di 100 metri, quando si utilizza munizionamento di alta qualità. Lo sgancio è affidato a un gruppo di scatto Elite Hunter della Timney con peso di sgancio regolabile da 680 a 1800 grammi. Il caricatore di tipo AICS è in polimero con una capacità di cinque cartucce ed è prodotto dallo specialista americano Magpul.
Daniel Defense Delta 5: scheda tecnica e prezzo
Produttore | Daniel Defense |
Modello | Delta 5 |
Calibro | .308 Winchester |
Caricatore | Magpum Pmag in polimero, da 5 colpi |
Funzionamento | otturatore manuale con angolo di apertura di 60° |
Scatto | Timney regolabile con peso di sgancio da 680 a 1800 grammi |
Lunghezza canna | 508 millimetri (20 pollici) |
Calcio | In polimero |
Peso | 4,03 Kg |
Mire | slitta Picatinny inclinata di 20 MOA |
Prezzo | 2.849 euro |
Impressioni di tiro con la carabina Daniel Defense Delta 5
Sparare con il Daniel Defense Delta 5 è stato un piacevole salto indietro nel tempo, quando i fucili per il tiro di precisione in ambito militare e Law Enforcement avevano un’impostazione sul genere del leggendario Remington Police, ben lontana dalla complessità degli attuali chassis scheletrati. Un’opzione comunque disponibile per quest’azione, a patto di optare per il più costoso allestimento Delta 5 Pro. Una necessità che non abbiamo sentito, visto che l’arma che abbiamo provato offriva già tutte le regolazioni e le interfacce indispensabili, almeno per l’utilizzo che può farne un appassionato.
I fucili Daniel Defense Delta 5 sono garantiti .75 MOA o meno a 100 yard utilizzando munizioni match. Durante il nostro primo contatto, l’arma ci è parsa sicuramente in grado di rispettare le promesse, seppur dopo un doveroso periodo di affiatamento e la selezione della munizione ideale.
Ottima l’ergonomia della calciatura e sorprendentemente ridotto il rinculo, considerando il calibro e la canna, forgiata a freddo, da 20 pollici. Non potendo sfruttare la filettatura per il montaggio di accessori al momento preclusi ai cittadini italiani, potrebbe essere interessante avvitarvi un freno di bocca per rendere le lunghe sessioni di tiro ancor più confortevoli.
Durante la nostra sessione di tiro l’arma ha funzionato in modo ineccepibile, senza incertezze nell’alimentazione, garantendo un’espulsione energica e sicura, restituendo bossoli privi di deformazioni o affumicature al di fuori della norma. L’otturatore si manovra rapidamente e lo scatto è sorprendentemente buono e sfruttabile, tenendo presente la destinazione d’uso dell’arma, che si riflette sul peso di sgancio.
Il Delta 5 è il classico fucile che, terminata la sessione di tiro, fa venir voglia di comprare un’altra scatola di munizioni e cercare di spremere ancora un po’ della sua evidente precisione intrinseca.
Per saperne di più: www.bignami.it