Speciale: i coltelli da regalare a Natale 2025, con prezzo da 30 a 500 euro (seconda parte).

In questo servizio vi proporremo una selezione di coltelli, tendenzialmente ma non necessariamente EDC e qualche variazione sul tema per suggerirvi qualche idea regalo. Abbiamo scelto coltelli con una gamma di prezzo che va dal molto economico al piuttosto caro (considerando che sono prodotti industriali), cercando di differenziare al massimo il ventaglio di prodotti ma senza cercare inutili stravaganze. Naturalmente questo servizio non ha la pretesa di esaurire l’argomento, ma solo di darvi qualche indicazione in previsione delle spese natalizie. Buona lettura!

Maserin 372 Daga, un pezzo da maestro

Le coltellerie Maserin vantano una lunga collaborazione con Attilio Morotti, maestro della Corporazione Italiana Coltellinai, che negli anni ha portato alla nascita di tanti modelli di successo. Quello che vedete nell’immagine, chiamato 372 Daga, è certamente uno dei più affascinanti di sempre e non dubitiamo che saprà far breccia nel cuore degli appassionati, sempre sensibili all’eleganza della lama simmetrica. 

Sebbene Maserin lo proponga anche con una splendida lama in damasco Rose, abbiamo preferito la versione in Elmax, più indicata per l’utilizzo frequente che questo chiudibile, secondo noi, merita, in virtù delle dimensioni nientemeno che perfette, al solido frame-lock in titanio e al rapidissimo front flipper che, senza turbare il design deciso ed essenziale, consente un’apertura davvero fulminea, conclusa da un sonoro e rassicurante scatto. La metà del manico in cui è tagliata la molla è ottenuta da un blocchetto di titanio, poi sabbiato, mentre l’altra è in FatCarbon, in combinazione di colori a scelta fra nero/argento, nero/blu e nero/oro. 

Il nostro preferito è l’ultimo, poiché unisce i vantaggi del materiale sintetico, resistente e insensibile all’ambiente, a un’estetica che ricorda la delicatezza della radica d’acero. Alcuni rimpiangeranno l’assenza di una clip da tasca, mentre altri l’avrebbero bollata come una bestemmia, su un chiudibile di tale eleganza. Di certo entrambe le fazioni saranno felici di trovare nella confezione una bustina di pelle con cuciture a contrasto, che permette di portare il capolavoro di Morotti senza rovinarne la pulizia delle linee.

Specifiche tecniche

Lionsteel Q4ttro: l’innovazione non si ferma

A dieci anni dalla nascita del suo chiudibile T.R.E., modello ancora in produzione e il cui nome allude alle varie modalità con cui è possibile aprirlo, Lionsteel ha presentato il Q4ttro che ne rappresenta la naturale evoluzione e, come avrete capito, offre un'ulteriore opzione per scoprire il tagliente. Il nuovo chiudibile ci permette di adoperare il flipper (rimovibile) che spunta dal dorso dell'impugnatura, la fresata passante presente sulla lama, il front flipper che protrude nella parte anteriore del manico, oppure optare per l'apertura a due mani. 

L'architettura è quella del frame-lock con una metà dell'impugnatura realizzata dal pieno in titanio, così come la clip, mentre l’altra può essere scelta in tantissime varianti, che spaziano dal titanio al carbonio, fino alla Micarta Burlap e al G10. Sull’esemplare di questo servizio il pannello sinistro è in titanio anodizzato color bronzo, con inserto in FatCarbon. La lama è in MagnaCut, una delle migliori leghe al momento disponibili per la coltelleria e ruota fulminea grazie a una coppia di cuscinetti a sfera in ceramica. 

Oltre che per le numerose opzioni d'apertura, il Q4ttro si apprezza per l'ottimo equilibrio delle forme, che ne fa un eccellente chiudibile per l'utilizzo frequente, nonché per l'assoluta perfezione realizzativa, ormai divenuta il marchio di fabbrica di Lionsteel: la meccanica funziona in modo ineccepibile e l'inserto in FatCarbon, che abbellisce l'impugnatura del nostro esemplare, è inserito in modo precisissimo. Oltre al coltello, nella confezione troviamo anche due chiavi per regolazione e manutenzione, sempre realizzate da Lionsteel.

Specifiche tecniche

Microtech Stitch: una collaborazione d’altissimo livello

La coltelleria Collini ha voluto partecipare alla nostra rassegna con un chiudibile assolutamente straordinario. Il Microtech Stitch nasce dalla collaborazione tra due nomi celebri della coltelleria mondiale: Anthony Marfione, knifemaker e fondatore dell’azienda e Sebastijan Berenji, conosciuto anche come Borka Blades. Inizialmente, si trattava di un esclusivo chiudibile custom con apertura a scatto, poi realizzato in un'eccellente ma più accessibile versione industriale e infine in questa variante, con il robustissimo blocco RAM-LOK.

Il design dello Stitch è dominato dalla larga lama spear point, resa inconfondibile dall’ampia apertura e dai generosi incavi per l’appoggio di pollice e indice, che oltre a donarle aggressività la rendono particolarmente maneggevole nell’utilizzo. L’acciaio è il Bohler M390, una lega ottenuta tramite metallurgia delle polveri, capace di offrire doti di taglio eccellenti, soprattutto con questo tipo di geometrie.

Il manico è in alluminio anodizzato, abbellito da una fitta texture fatta di precisissime scanalature diagonali, che ne migliorano il grip; l’esecuzione è nientemeno che magistrale, come ci si aspetta da un coltello targato Microtech. Su ciascun lato, l’impugnatura dispone di una sede fresata destinata ad accogliere la robusta clip da tasca in acciaio inox.
La livrea dello Stitch di questo articolo è la felice combinazione di un’anodizzazione marrone chiaro con un trattamento PVD nero, ma è solamente di una delle tante varianti disponibili nel sito della coltelleria Collini, molte in pronta consegna.

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Prandi: picozzino tedesco, orgoglio italiano

Che abbiate un caminetto o che siate appassionati di outdoor, saprete certamente apprezzare le prestazioni di un’accetta di qualità e come noi sopporterete mal volentieri certi prodotti di infima qualità che solitamente affollano i grandi negozi di ferramenta. Fortunatamente per noi appassionati, esistono ancora alternative di alta qualità fatte in Italia, come gli utensili proposti da Prandi, azienda con sede a Primaluna, in provincia di Lecco.

Fra tutti i modelli presenti nel catalogo dell’azienda, per la nostra rassegna natalizia abbiamo scelto una particolare edizione limitata del loro picozzino tedesco, con testa da 600 grammi in acciaio al carbonio AISI 1045: una misura ideale sia per l’impiego casalingo che per accompagnarci nei boschi, che abbina una potenza adeguata a peso e ingombri contenuti. La caratteristica saliente di questa tiratura speciale è il trattamento del manico in hickory wood, o se preferite noce americano, un legno molto duro e resistente agli urti, ideale per un attrezzo di questo tipo: in questa particolare versione è abbellito da una stampa in sublimazione che ricorda la trama della radica, senza tuttavia innalzare il prezzo finale come farebbe un’impugnatura nel prezioso materiale, lasciandoci il piacere di usare veramente l’attrezzo. Altra particolarità è la tempra differenziata della parte tagliente rispetto al resto della testa.
A seconda che lo si utilizzi in casa, lo si porti nella tasca laterale di uno zaino o lo si voglia avere in cintura, il picozzino Prandi può essere dotato di un semplice proteggi lama, oppure di un fodero intero con passante, entrambi in cuoio e acquistabili a parte, così come la relativa cintura.

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Antonini Old Bear – un’evoluzione silenziosa

L’Old Bear di Antonini è un coltello dal sapore antico, prodotto con materiali e tecnologie attuali, sebbene molte operazioni vengano ancora effettuate a mano; così il costruttore maniaghese riesce a coniugare il fascino della tradizione alla precisione dell’era industriale. Se l’aspetto è quello classico di uno strumento che potrebbe risalire al secolo scorso, l’acciaio è un moderno inox sottoposto a trattamento criogenico e, sempre nell’ottica del costante miglioramento del prodotto, il precedente perno ribattuto è stato recentemente sostituito da una vite Torx T8, che permette un montaggio più preciso, un miglior funzionamento, semplificando regolazione e manutenzione. La chiave è compresa nella confezione.

Il dettaglio caratteristico degli Old Bear è certamente la sicura slide-lock, che scorre all’interno della ghiera in ottone e blocca il tagliente sia in posizione aperta che chiusa. Rispetto ad altri sistemi simili, ha il vantaggio di permettere la chiusura del coltello con una sola mano, mentre per aprirlo se ne utilizzano due, aiutandosi con la tradizionale unghiatura.

Il modello principale con la lama clip point viene proposto in cinque misure, dai 150 ai 230 millimetri di lunghezza totale. Il nostro è un M, compromesso ideale fra portabilità e utilità.

La lama è in inox W 1.4060, oppure in acciaio C67 ad alto tenore di carbonio. I possibili manici sono tantissimi e invece di annoiarvi elencandoli, vi invitiamo a visitare il sito ufficiale; il nostro preferito è l’ulivo italiano, per via del profumo e delle splendide venature, che rendono ogni esemplare unico.

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Sencut Draxor: bello e abbordabile

Sencut è il marchio cadetto di WeKnife e si vede. Nel suo catalogo troviamo molti coltelli chiudibili semplici ma non banali, venduti a un prezzo molto abbordabile. Il discorso vale anche per il Sencut Draxor, che può essere comprato online a meno di 40 euro. Si tratta di un chiudibile EDC con lama dal profilo Sheepsfoot e blocco liner lock dotato di guancette in G10 con finitura anche bicolore, che aggiunge un tocco di fascino innegabile. La lama in acciaio 9Cr18MoV è lunga 94 millimetri per uno spessore di 3 millimetri e si apre agendo su un flipper laterale oppure sul classico piolo situato su entrambi i suoi lati. L’apertura avviene su un cuscinetto con sfere ceramiche che assicurano un’azione estremamente fluida. La lama Sheepsfoot ha il filo rettilineo e il dorso che verso la punta si curva decisamente verso il basso, ed è indicata per tagli di precisione su materiali non coriacei. In più la lama presenta un “finger choil” ovvero una svasatura in prossimità del tallone nel quale si può, all’occorrenza, far passare il dito indice senza timore che possa scorrere verso il filo. Questo fa del Draxor un eccellente coltello per aprire pacchi, uno dei compiti più frequenti per il coltello EDC in ambito urbano. A seconda della versione, la finitura della lama è satinata oppure nera.

L’impugnatura in G10 del Draxor misura 126 millimetri e offre una buona superficie di appoggio per la mano dell’utente grazie alla fine zigrinatura. A livello estetico i modelli con pannellatura centrale in colore contrastante (grigio/nero o verde/nero) hanno sicuramente una marcia in più. La clip in acciaio inossidabile è brunita e consente il porto del coltello in posizione “tip up” ovvero con la punta verso l’alto. Il peso del Draxor è di 132 grammi: non è una piuma, ma c’è tanto metallo.

Il Sencut Draxor è un coltello pensato per il porto quotidiano, con una lama di lunghezza leggermente superiore alla media e dimensioni totali che lo rendono sicuramente più adatto a un’utenza con mani di taglia XL. Il prezzo del Draxor è davvero conveniente: circa 45 euro che approfittando delle frequenti promozioni sul sito del produttore possono ridursi ulteriormente.

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Spyderco PITS 2: un folder fuori dagli schemi

Questo originale coltello chiudibile di Spyderco dimostra lo spirito cosmopolita dell’azienda di Golden, in Colorado. Il PITS 2, come il suo predecessore PITS, prende il nome dall’abbreviazione di “Pie in the Sky” (torta nel cielo) lo pseudonimo del coltellinaio britannico Mike Read, che ama firmarsi così sui forum inglesi dedicati alle lame. Chiarito questo piccolo mistero, proseguiamo dicendovi che questo coltello è prodotto in Italia e per la lama impiega acciaio tedesco Böhler M398, conosciuto anche come Microclean. Si può quindi definire il PITS2 il risultato di una cooperazione a livello internazionale. 

Dal punto di vista tecnico il PITS2 è altrettanto interessante che da quello geografico, visto che si tratta di un coltello sprovvisto di un blocco stabile della lama (per motivi legali) e qui entra in gioco il tocco del coltellinaio Mike Read. Il PITS 2 è stato concepito per essere venduto nei paesi dove è vietato il porto di coltelli con dispositivi di blocco; quindi, si affida a un meccanismo a frizione per evitare la chiusura accidentale della lama. Il meccanismo non bloccante consiste in due bracci contrapposti caricati a molla ricavati dal titanio 6AL-4V delle guancette. L'estremità anteriore di questi bracci, si flette quando la lama viene aperta e preme contro il tallone. Una volta arrivata nella posizione di apertura, un traversino fisso intercetta il moto della lama. Non ci sono pulsanti o flange da premere. 

Per aprire la lama c’è il caratteristico foro Spyderco, che funziona bene come sempre. Una caratteristica di questo coltello è la perfetta simmetria: è sufficiente spostare la clip sul lato desiderato, o levarla del tutto. Il meccanismo è infatti completamente speculare. Certo, il PITS2 non è un classico coltello Spyderco, ma proprio per questo potrebbe essere una sorpresa per un appassionato. Il prezzo di circa 350 euro non è proprio abbordabile, ma è comunque giustificato dalla quualità costruttiva e dal prestigio conferito dal marchio del ragno.

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Helle Futura, tradizionale con brio

Perché non prendere in considerazione un bel coltello scandinavo? Alla fine, Babbo Natale abita in Finlandia, più precisamente a Rovaniemi, dove ha anche sede la Martiini, forse il più celebre produttore di lame in stile nordico. Noi però vogliamo rappresentare la categoria con il modello Futura prodotto dalla Helle che ha sede a Holmedal, in Norvegia. Presentato inizialmente nel 2002 questo coltello da caccia in puro stile scandinavo è stato recentemente riproposto nel catalogo dell’azienda su grande richiesta dei suoi fans. Disegnato dal tedesco Herman Wolf, un fan del marchio Helle, il Futura rappresenta un buon esempio di come si possa rivisitare un design classico ed estremamente cristallizzato come quello del coltello scandinavo, senza snaturarlo ma dandogli quel tocco di versatilità in più dato dalla lama con profilo drop-point. L’acciaio usato per la lama in esclusiva da Helle è il trilaminato H3LS, costituito da due strati esterni in acciaio inox e un nucleo centrale di acciaio ad alto tenore di carbonio. La lama ha una lunghezza di 105 millimetri per uno spessore di 3,1 e riprende il classico profilo “scandi” ma con la punta leggermente ribassata, in modo da poter essere usato anche per l’eviscerazione sul campo di selvatici. Anche la molatura della lama è quella tipicamente scandinava, quindi con fianchi rettilinei che la rendono ideale per l’intaglio del legno. La finitura lucidata a specchio fa il resto e rende questo Helle Futura una scelta ideale per il bushcraft in chiave più tradizionale. Il manico è in radica di betulla, con un profilo semianatomico e una falsa guardia costituita da due dischi di cuoio alternati a due di acciaio. L’impugnatura è molto confortevole: purtroppo l’esemplare che ci è toccato in sorte montava un legno piuttosto ordinario, ma avendo la possibilità di scegliere, possono capitare dei Futura con manico dalla radica molto intricata e appagante dal punto di vista estetico. L’Helle Futura è accompagnato da un fodero in cuoio che si estende fino ad avvolgere quasi completamente il manico. Il prezzo al pubblico del Futura si aggira attorno ai 140 euro, appropriato per un coltello che rappresenta bene sia lo stile scandinavo sia quella voglia di dire qualcosa di nuovo che alberga nel cuore di ogni coltellinaio. Perché la ricerca della perfezione nel coltello non finirà mai…

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