Un’eredità difficile, quella dell’Auto 5. Il nuovo fucile presenta una vera rivoluzione meccanica e prestazioni davvero interessanti, anche rispetto agli altri sistemi inerziali presenti sul mercato
Franco Palamaro
Fucile semiautomatico Browning A5 calibro 12
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Il fucile sulla valigetta con cui è fornito, accompagnato dalle munizioni Winchester
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Browning A5 lato destro
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Browning A5 lato sinistro
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Le zigrinature a laser dell’astina sono sapientemente disposte per non irritare la mano pur consentendo una buona presa
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Manetta d’armamento e hold-open; si intravede il lungo puntone che collega l’otturatore alla molla di recupero
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La sicura è a traversino, collocata sul guardamano davanti al grilletto. La posizione di fuoco ha un visibile contrassegno rosso
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Il mirino in fibra ottica è dell’italiana LPA. Si vede l’estremità anteriore dello strozzatore intercambiabile
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Con l’arma sono forniti tre strozzatori, di cui uno già montato. In omaggio al mercato americano c’è un sistema a combinazione per bloccare il fucile
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La zigrinatura della pistola, realizzata a laser, ha una forma complessa studiata per una presa salda senza irritare la mano
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La cucchiaia elevatrice in solida lamiera d’acciaio è davvero ben finita. Tutte le lavorazioni sono di alta qualità
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Il tasto a slitta davanti al guardamano attiva la salita di una cartuccia dal magazzino e la chiusura dell’otturatore
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Il calcio in noce. La qualità è ottima e difficilmente la si riscontra su un semiautomatico, con fibre correttamente disposte
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La testina rotante dell’otturatore, che stabilisce la chiusura geometrica, ha quattro alette di tenuta
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La manetta di armamento è stata appena rimossa dall’otturatore. Si vede l’estremità dell’elemento che provoca la rotazione della testina
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L’otturatore in posizione arretrata. Il fucile è pronto per il caricamento, la canna può sparare tranquillamente i pallini di tungsteno delle cartucce fotografate
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Il tappo per lo smontaggio dell’arma. Svitandolo, è possibile introdurre un riduttore della capacità del magazzino
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L’introduzione di una cartuccia nel magazzino tubolare. La finitura della cucchiaia agevola molto il caricamento
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Il fucile in smontaggio da campagna. Il lungo puntone dietro l’otturatore andrà a comprimere la molla di recupero
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Il pulitissimo lato sinistro del castello. Si vedono le estremità delle due spine che assicurano al castello il gruppo di scatto
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Questa vista del castello dimostra che la forma peculiare della sua parte superiore costituisce un prolungamento della linea di mira
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Complesse ma efficaci anche le zigrinature sull’impugnatura a pistola, anche queste eseguite a laser
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Benché la linea dell’arma sia inconfondibile e dotata di forte personalità, il marchio del costruttore è riportato sotto il guardamano
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