Fondazione UNA festeggia i suoi primi dieci anni

Fin dalla sua costituzione nel 2015 Fondazione UNA ha inteso costruire un nuovo modello di dialogo tra diverse realtà, e in dieci anni è arrivata a connettere il mondo venatorio con quello ambientalista, agricolo e accademico, ampliando gli orizzonti tradizionali della caccia. E soprattutto, a migliorare decisamente il modo in cui la caccia e i cacciatori sono percepiti dall’opinione pubblica.

A celebrare questo primo traguardo, e gli obiettivi ambiziosi che si pone per il suo futuro, EOS è teatro della prima festa di Fondazione UNA. Organizzata nella Food Arena, Padiglione 10, la festa si pone come l’occasione per ripercorrere il percorso fin qui svolto e brindare ad altri, tanti, anni di crescita e risultati. Con la partecipazione dei partner della Fondazione, dalle associazioni venatorie nazionali socie fondatrici come Federcaccia, Enalcaccia e Arcicaccia fino ai partner progettuali come AB – Agrivenatoria Biodiversitalia, Federparchi Gusto Selvatico APS, TEN – I primi dieci anni di Fondazione UNA riunisce in un unico luogo tutti coloro che in questi anni hanno collaborato al progetto per festeggiare insieme al pubblico della fiera, degustare insieme squisiti piatti a base di selvaggina e ballare i successi degli anni Ottanta. Le altre attività previste nei tre giorni si dividono tra lo stand di Fondazione UNA e la Food Arena.

Lo stand di UNA accoglierà diversi professionisti che, attraverso la propria esperienza, contribuiscono ad approfondire diversi aspetti e sfumature della vita del cacciatore, mentre nella Food Arena, forte del successo dell’edizione passata, Fondazione UNA ripropone, in collaborazione con Gusto Selvatico APS, diversi ristoratori e mondo venatorio, un calendario di degustazioni e show-cooking, volto a sensibilizzare il pubblico sulle caratteristiche fisiche e organolettiche della selvaggina.

L’obiettivo, ancora una volta, è quello di aprirsi a nuove opportunità di confronto con la sua comunità di appartenenza, e tutte le singole persone che, con la loro passione, quotidianamente la animano e la vivono, per diffondere una cultura venatoria che contempli il ruolo sociale e ambientale del cacciatore.