Osight S: un mirino a punto rosso ultraminiaturizzato e struttura chiusa, per la caccia e tiro

Il punto rosso Olight S è del tipo “chiuso” con il LED che forma il riferimento di mira contenuto all’interno di un volume chiuso anteriormente dal sistema reflex e posteriormente da un cristallo antiriflesso.

La produzione orientale di ottiche a punto rosso nella porzione budget e media del mercato ha raggiunto livelli quasi da inflazione, con una offerta sterminata di dispositivi che oramai hanno prestazioni (e prezzi) estremamente simili tra loro, con le case costruttrici che di fatto cercano disperatamente quel “qualcosa” che serve essenzialmente a differenziarsi dalla massa…  e quindi ecco ottiche con pannellini solari più o meno funzionali -  clonati da produttori ben più blasonati e performanti -, reticoli selezionabili multicolore, sistemi con batterie alternative e con ricarica ad induzione…

Ma anche un produttore – Olight - che usa il proprio sistema proprietario con ricarica a connessione magnetica, già impiegato con ottimo successo nella produzione di torce e lampade portatili, come elemento di distinzione e che per questo ha deciso di lanciare un brand dedicato, immediatamente riconducibile alla casa madre: Osight.

Sul lato sinistro del punto rosso Olight S troviamo i due unici comandi a bottone in gomma, con al centro un LED di stato. Comandano tutte le funzioni dell’ottica, compreso luminosità, accensione, funzioni avanzate e tipo di reticolo.
Vista dall’alto, con l’interfaccia magnetica di caricamento e in evidenza le due viti di azzeramento: quella di elevazione è protetta da due alette a mio avviso più estetiche che altro. Le due viti Torx assicurano l’ottica alla monta Picatinny.

Allo stato attuale, Osight sul suo sito offre solo un paio o poco più di modelli, con alcune variazioni di colorazione, e qualche accessorio. Io ho ricevuto il modello Osight S per la recensione. Si tratta del modello più piccolo e compatto, offerto in una confezione estremamente ricca e con una ampia dotazione di accessori, comprese le istruzioni in italiano… a cui purtroppo manca un accessorio molto importante: l’interfaccia di montaggio per Picatinny. Infatti, il red dot Osight S presenta un footprint standard RMSc / 407k, che molte armi corte presentano di serie oppure possono usare degli adattatori di conversione a questo footprint. Certo, posso acquistarlo online, costa una quarantina di euro, ma per il prezzo suggerito al pubblico di 299,95 € non nascondo che avrei preferito trovarlo a corredo.

La cover di protezione e ricarica ha all’interno i due contatti che alimentano l’ottica, ed è realizzata in alluminio e plastica.
Sull’ottica Osight S, è possibile caricare l’ottica con la batteria integrata nella cover oppure caricare entrambe le batterie tramite il cavetto USB C a corredo collegata alla presa USB sulla cover stessa.

Ma questo lo vedremo più avanti. Lo Osight S è per l’appunto connotato da una interfaccia di carica della batteria integrata (e non sostituibile) tramite un connettore magnetico bipolare e impermeabile, posizionato sulla parte superiore dell’ottica, che consente la ricarica tramite una cover dotata di power bank e adattatore per l’alimentazione da USB C. in pratica, la cover consente di proteggere l’ottica e la mantiene sempre carica utilizzando un’altra batteria.


La cover ha un pulsante che molto scenograficamente mostra lo stato di carica sia della batteria interna che di quella integrata nell’ottica…

Lo Osight S è del tipo chiuso, l’elemento di riflessione ed il LED che forma il riferimento di mira sono chiusi in un blocco con un cristallo posteriore. L’azzeramento si ottiene agendo su due viti con click ben percepibili. La regolazione della luminosità manuale del punto, l’impostazione delle funzionalità di regolazione automatica in base alla luce ambientale, il sensore di movimento e la selezione tra tre reticoli diversi, si ottiene invece agendo su due pulsanti in gomma laterali. 

Già da questo l’ottica offre indubbiamente delle caratteristiche interessanti… tra cui le 20000 ore di funzionamento, impermeabilità IPX7, e costruzione in lega OAL – una “superlega” di alluminio proprietaria di Olight, che il produttore afferma essere 1.77 volte più resistente del classico 6061.

Comunque, mi sono procurato un adattatore RMSc per provare lo Osight S su una carabina Benelli Endurance, sfruttando la linea di mira bassissima che offre, sperando di mantenere la posizione di puntamento all’imbracciata… cosa che purtroppo non è successa poiché l’adattatore Picatinny introduce 4mm di spessore che aggiunti ai 15mm dell’altezza del punto rosso al centro della finestra, necessita di n piccolo innalzamento del poggiaguancia, che ho risolto con un ergo pad, come si vede dalle immagini a corredo di questo articolo. La linea di mira del mio Endurance viene su in modo estremamente istintivo, il reticolo luminoso dell’Osight S appare magicamente sul punto mirato con una celerità che stupisce. La visuale è ottima, il reticolo, sia il punto che le due variazioni con il circle/dot, è nitidissimo e i cristalli dell’ottica non introducono alcuna deformazione o aberrazione cromatica, al pari di mirini reflex ben più blasonati. Insomma, una ottima ottica che però soffre un po’ del prezzo, che con adattatore Picatinny sfiora i 350 Euro.

Per consentire di mantenere gli automatismi muscolari dell’imbracciata della carabina con le mire Battue utilizzando l’ottica Osight S ho montato un ergo pad che ha innalzato il poggiaguancia di appena una diecina di mm – e tanto basta

Per maggiori informazioni: https://it.olight.com/ottica