Per i colleghi cinghialai un coltello dotato di buona lama ed anche di buone dimensioni è parte integrante dell'azione di caccia dato che quando non serve per finire la preda serve certamente a prepararla eliminandone alcune parti nella fase di recupero a fine cacciata.
Il rischio di dimenticarlo in questa o quella cacciatora è più per noi codaioli o cacciatori comunque di selvaggina “minore”, un po' più sognatori e distratti magari ad annusare l'aria al mattino per individuare il miglior posto da esplorare o la cartuccia più congeniale al clima.
Sono distrazioni che poi inevitabilmente, mai come nel nostro campo si pagano a caro prezzo... Col sangue letteralmente!
è proprio così; neanche il più abile tatuatore saprebbe infatti ricamarci addosso i segni lasciati dai rovi. La natura non ammette errori e quando viene abbandonata a se stessa come purtroppo sempre più spesso accade in tutti i mesi a stagione venatoria conclusa, ci attende poi decisamente più inasprita rispetto a quando l'abbiamo lasciata.
Da ottobre, quando ci si allontana sempre più spesso dai campi e le colline dove si sono cercate le quaglie o le starne per tornare a visitare i boschi e le macchie a noi cari, occorre prima fare qualche uscita preparatoria, in cui proprio il nostro coltello sarà il protagonista nell'apertura di viottoli e varchi che saranno essenziali punti di attraversamento nei giorni seguenti.
Spesso si rende fondamentale anche nelle azioni di recupero sui selvatici caduti nel folto o nei roveti.
A chi non è capitato di intravedere nel chiaroscuro di un roveto la propria preda caduta lì a pochi passi eppure irraggiungibile per cane e cacciatore perché non si riesce ad avanzare a mani nude di un solo metro?!!
Nella caccia, un abbattimento che non venga coronato da un degno recupero in cui poter ammirare il dono che la natura ci ha offerto, è forse la peggior sorte che possa capitare ad un'uscita. Si accetta sicuramente di più un'azione andata a vuoto che lascia il posto alla speranza di un nuovo incontro, piuttosto che il rammarico e il senso di sconfitta per un sacrificio non ripagato.

La scelta dei coltelli sul mercato davvero non manca, dai classici a lama fissa ai più tecnici multiuso, le migliori case di produzione sono capaci di soddisfare i gusti e le esigenze più varie perché, anche qui l'estetica vuole certamente la sua parte insieme alla funzionalità.
Di estrema importanza personalmente considero anche il fodero di cui un coltello debba essere dotato, sia per la resistenza ai continui attriti con cui avrà a che fare, ma soprattutto per la sua pratica applicabilità alla cintura o alla cartuccera. In tal modo il suo peso anche se minimo diventerà impercettibile, non ostruirà alcun movimento e soprattutto, sarà sempre al nostro fianco anche quando non ci saremo neanche accorti di averlo indossato.