Browning Bar Traqueur carabina semiautomatica da caccia in calibro .30-06 e .308 Winchester

Ci sono oggetti creati per scopi utilitaristici, come la Citroen 2CV o il Mauser K98, che sono entrati a far parte di un gruppo diverso: quello degli oggetti nobilitati dall’utilizzo universale e diffuso. In casa Browning abbiamo un luminoso esempio di tutto ciò con il fucile Auto5, così caratteristico che il suo successore, l’A5, ne ha dovuto mutuare la linea. Ma un esempio simile, ubiquitario tanto che a caccia sembra far parte del paesaggio, è il Browning Automatic Rifle, abitualmente noto come BAR. 

Ideato da Bruce Browning, nipote di John Moses, nel lontano 1966 è tuttora in produzione da parte della FN di Herstal, azienda con cui l’inventore mormone collaborò fin dal 26 luglio 1897, come testimonia una ricevuta di pagamento conservata ancor oggi negli archivi aziendali. L’arma non è semplicemente in produzione: il dato sarebbe poco significativo se non aggiungessimo che ad oggi ne sono stati venduti un milione di esemplari, nelle varie versioni. Ultima di esse è il BAR Traqueur, a suo agio sia alle poste sia nelle mani dei canai, immediatamente identificabile per gli inserti in gomma arancione, ben visibili, sovrainiettati sul calcio in polimero nero.

Browning BAR Traqueur
Browning BAR Traqueur
Browning BAR Traqueur
Il grilletto, dorato, è liscio e convenientemente arcuato; davanti al guardamano si vede il comando di sgancio caricatore
Browning BAR Traqueur
Il comando dell’hold-open offre un consistente appoggio al dito e può essere azionato con facilità
Browning BAR Traqueur
Il fucile sul terreno, pronto per la caccia

Gli inserti rappresentano una novità gradita, che riporta una intrinseca congruenza tra i giubbini vistosi e i fucili mimetizzati con calcio camo, come se i cinghiali stanati dai battitori, vedendo il giubbino ma non il fucile, si avvicinassero fiduciosi ai postaioli.

Non è un problema di sicurezza, perché se chi sta alla posta rispetta le prescrizioni che gli sono date non ci possono essere incidenti, ma certo un po’ di coerenza non guasta. L’uso del polimero per il calcio farà storcere il naso ai puristi, ma quel materiale è indeformabile, insensibile ai solventi e alle intemperie, utilizzabile anche nello sporco. I battitori della braccata al cinghiale lo possono portare con tranquillità anche nei forteti o tra le spine. Nell’uso pratico  questi vantaggi lo fanno preferire al legno anche se è meno bello.

Browning BAR Traqueur
La sicura è a traversino, la posizione di fuoco è contrassegnata in rosso. Il logo del costruttore è riportato sul guardamano
Browning BAR Traqueur
Il calciolo è in gomma morbida di colore nero, a densità differenziata
Browning BAR Traqueur
La volata è protetta, sia pure in modo discreto; si nota la canna scanalata
Browning BAR Traqueur
Il caricatore a pacchetto è in robusta lamiera d’acciaio; la presentazione delle cartucce è bifilare
Browning BAR Traqueur
Una linea bianca conduce l’occhio alla tacca, che ha due luminosi punti verdi in fibra ottica

L’esame esterno evidenzia, sull’apposita rampa, una tacca di mira alla quale una linea bianca conduce immediatamente l’occhio. La presa di mira è agevolata da due punti verdi in fibra ottica; l’impostazione è quella che favorisce il tiro d’imbracciata. Ai punti verdi si abbina un mirino risso molto luminoso regolabile in altezza e deriva. Un  problema, che è tale solo parzialmente, sta nella rampa della tacca di mira incollata, con le viti che non sono fissate da un semplice frenafiletti ma sono proprio inamovibili.

Browning BAR Traqueur
Rosata con mire metalliche, dispersione a poco meno di due MOA
Browning BAR Traqueur
La rosata con ottica militare russa PU, da 3,5 ingrandimenti. Il 7 in alto è doppiato

Con la tacca così fissata non c’è lo spazio per alloggiare una lente frontale da 56 millimetri, quindi addio ai cannocchiali molto luminosi a meno di utilizzare attacchi alti, che stonano con il tiro d’imbracciata. Benché la presa di mira con i riferimenti aperti sia agevole e veloce, naturalmente con le mire ottiche la precisione dei tiri migliora. La soluzione sarà probabilmente nell’adottare un mirino a punto rosso, possibilmente di quelli più moderni con il punto che copre due MOA invece dei consueti quattro. Alle distanze di tiro che si hanno alla posta la precisione è più che sufficiente per abbattimenti puliti. 

I comandi esterni visibili sono pochi e si limitano alla manetta dell’otturatore, alla leva di hold-open, al grilletto dorato, al comando di sgancio del caricatore a pacchetto e che al comando della sicura, realizzato con un traversino posto sul guardamano dietro il grilletto. Come tutte le carabine BAR, anche questa è una semiauto con funzionamento a recupero di gas e otturatore con testina rotante a più alette. E come tutte le BAR presenta uno smontaggio abbastanza complesso, che richiederebbe la scomposizione di canna e castello per poter estrarre da quest’ultimo l’otturatore.

Lo smontaggio inizia dall’astina, dalla cui estremità anteriore sporge un cilindro forato che per essere svitato richiede l’aiuto di un cacciaspine. Svitato il cilindretto, che rimane prigioniero e non può essere perso, l’astina si sfila tirandola in avanti. 

Browning BAR Traqueur
La testa dell’otturatore è visibile armando parzialmente quest’ultimo, attraverso la finestra di espulsione 
Browning BAR Traqueur
Una delle due lunghe aste che trasmettono il moto 
Browning BAR Traqueur
Si vede la vite che tiene prigioniero il cilindro di fissaggio dell’astina, che non può essere perso
Browning BAR Traqueur
Vista lato destro
Browning BAR Traqueur
Rimossa l’astina, appare il gruppo di presa gas 
Browning BAR Traqueur
La vite di fissaggio dell’astina è ricavata nel gruppo di presa gas
Browning BAR Traqueur
Attraverso il foro di generose dimensioni per lo sfogo dei gas in eccesso si vede uno degli scarichi 

Appare il blocco di presa gas, pre-regolato, che presenta alcune viti dalla testa segnata con vernice rossa. E’ un chiaro invito a non proseguire. D’altra parte, se è stata trovata una regolazione della presa di gas  che funziona con le varie munizioni e alle varie temperature, una regolazione fine potrebbe peggiorare la situazione, mentre gli  eventuali miglioramenti sarebbero minimi.  Ammesso che influiscano sulla precisione del tiro, questa in un’arma da caccia si considera soddisfacente quando sia al di sotto dei 2 minuti d’angolo. Se il punto d’impatto, in un tiro a 150 metri che è una distanza sempre superiore a quella a cui si tira al cinghiale in braccata, si colloca in un cerchio di circa sei centimetri  con centro nel punto mirato, cioè con uno scostamento di circa tre centimetri da quest’ultimo, dal punto di vista pratico andiamo bene. 

Browning BAR Traqueur
L’insieme della presa gas, con le aste di spinta che trasmetteranno il moto

Si può sempre fare di meglio, se è per questo, ma a caccia non si vede a che cosa ciò possa servire.

Sul fondo del blocchetto di presa gas c’è il foro di sfogo dei gas in eccesso, che non intaccano il polimero, mentre dalla parte posteriore del blocchetto stesso si affaccia il pistone a corsa corta, cromato a forte spessore e munito di scarichi per accogliere eventuali incombusti. 

Browning BAR Traqueur
L’ammortizzatore in elastomero posta tra due lamiere. La molla a filo che si vede è quella dell’hold-open
Browning BAR Traqueur
La testa dell’otturatore vista dal di sotto del castello. Separare l’otturatore dal castello è sconsigliato dal costruttore

Due aste piatte, simmetriche, portano il movimento al porta-otturatore, che a fine corsa va in appoggio su un elemento ammortizzante in elastomero, inserito tra due placchette d’acciaio che ne provocano la deformazione omogenea all’impatto e quindi mantenuto integro e duraturo. La testina rotante è ad alette multiple e chiude direttamente nella canna, che come tutte le canne Browning è realizzata a Herstal nello stesso reparto che prepara anche le canne delle apprezzate armi militari, rigata per martellatura a freddo su un mandrino d’acciaio rapido e cromata internamente.

Browning BAR Traqueur
Le due posizioni del cane, armato...
Browning BAR Traqueur
... e abbattuto

L’alimentazione avviene per mezzo di un magazzino prismatico in acciaio, della capienza di 4 colpi a presentazione bifilare, separabile dalla sua base, alla quale è agganciato con un sistema raffinato pur nella sua economicità. In buona sostanza, abbiamo una carabina da caccia che coniuga l’impostazione venatoria specifica con la grande affidabilità testimoniata dal milione di persone che hanno acquistato un BAR e ne fanno uso.

Browning BAR Traqueur
Vista lato sinistro


BROWNINGSCHEDA TECNICA

Browning BAR Traqueur

BAR TRAQUEUR
€ 1.350,00
CostruttoreBrowning, Herstal
http://www.browning.eu/
ModelloBAR Traqueur
Tipocarabina semiautomatica
Calibro.30-06;  
disponibile in .308 Win
Azionesemiautomatica
Scattosemplice, senza regolazioni
Sicuramanuale sul grilletto
Capacità4 colpi 
Cannascanalata, lunga 47 cm
Organi di miramirino: in fibra ottica regolabile in altezza e deriva; tacca di mira: tipo battue, con fibra ottica
Lunghezza102 cm
Peso3,25 kg
Materiali e Finiturecalcio: polimero nero sovrainiettato con gomma arancione; calciolo: gomma nera