Progetto ERGON

Al solo sentir parlare di questo tema, molti avranno i brividi; reazione più che comprensibile, se si ripensa all'abortivo progetto SPACE, il "Sistema della Polizia Amministrativa e Sociale per la Cooperazione Esterna in materia di armi ed esplodenti" caldeggiato e capeggiato dall'ex-dirigente dell'area armi ed esplosivi del Mininterno, Giovanni Aliquò, e naufragato in circostanze finora mai chiarite a pochi mesi dal suo lancio iniziale, fallendo miseramente il suo scopo che sarebbe dovuto essere quello di diventare il punto di riferimento centrale per produttori, distributori, importatori, venditori e possessori di armi, munizioni ed esplodenti − nonché quello (non dichiarato) di registrare centralmente il suo Flow di dati per creare un super-database di tutti i trasferimenti d'armi da fuoco nel nostro Paese.

Progetto ERGON
ERGON non vuole assolutamente replicare il fallimentare progetto SPACE

Mancanza di fondi? Cattiva organizzazione? Chissà... fatto sta che SPACE rappresenta l'esempio negativo, da evitare, per chi oggi sta lavorando alacremente ad un nuovo progetto telematico, denominato ERGON, che si pone un obiettivo, almeno agli inizi, meno vasto seppur non meno ambizioso: diventare il veicolo di un'ondata di semplificazione dei rapporti tra le aziende operanti nel settore armiero e le autorità di Polizia, coadiuvando le prime nel ridurre e semplificare tempi e procedure − che gravano sulle seconde, comportando un dispendio non indifferente delle seconde e dunque penalizzando entrambi − nel processo d'ottenimento dei nullaosta necessari alla produzione, al trasferimento, alla distribuzione e all'import/export di armi da fuoco. Il progetto prevede inizialmente la partecipazione della Questura di Brescia − dato il suo ruolo di "prima linea" in quanto competente per il territorio che conta la maggior concentrazione di industrie operanti nel settore − e diciassette imprese appartenenti al CONARMI, il Consorzio degli Armaioli Italiani, oltre ad una Outsider d'eccezione, la holding Beretta, principale realtà dell'industria armiera italiana. Fortemente voluto da Pierangelo Pedersoli, presidente del CONARMI, nonché dalla stessa Questura di Brescia − in particolare dall'ispettore Carlo Cinus dell'ufficio armi, il Progetto ERGON entra ora nella sua seconda fase: quella della prima implementazione. Il supporto tecnico è garantito dalla partecipazione degli esperti informatici della Questura di Brescia, dell'Università di Brescia e di due importanti Software House, che si stanno occupando e continueranno ad occuparsi degli aspetti fondamentali riguardanti l'architettura di Hardware e Software, la sicurezza, l'operatività e la versatilità, in modo che il sistema sia in grado, una volta implementato, di "evolversi" in modo da adattarsi pressoché automaticamente alle necessità del futuro.

Progetto ERGON
Il Consorzio Armaioli Italiani è tra i principali promotori del progetto ERGON

La fase iniziata di recente vedrà l'implementazione vera e propria dell'architettura dei programmi e dell'Hardware, in particolare con l'installazione di Server dedicati. Il lancio del sistema è previsto tra circa un anno; per allora, le aziende del comparto armiero che fanno riferimento alla Questura di Brescia potranno iniziare ad essere in grado di richiedere, ed ottenere, tutte le autorizzazioni di Polizia necessarie alla loro operatività tramite la rete dedicata di ERGON. Uno degli aspetti più importanti che deve ancora essere perfezionato riguarda l'apposizione su ciascuno dei documenti rilasciati tramite il sistema di una firma digitale certificata che sia riconosciuta non solo dalla Questura di Brescia, ma dalle Pubbliche Amministrazioni di tutt'Italia; per questo e per altri motivi, nel corso della conferenza di lancio della "fase due" del progetto, tenutasi lo scorso 15 aprile presso la Fiera di Brescia a margine del terzo giorno di EXA, il presidente di CONARMI, Pierangelo Pedersoli, ha invitato tutti i partecipanti ad ERGON ad affrettare i tempi nel completamento degli aspetti del progetto ad essi affidati, anche per evitare che i finanziamenti così faticosamente ottenuti per la sua realizzazione, sufficienti a coprire la metà esatta dei costi, vadano perduti.

Siamo forse, stavolta, sulla strada giusta per la realizzazione di un progetto-pilota che, qualora riuscisse, potrebbe fungere da "faro" per l'espansione futura, prima di tutto alle armerie − così che anche i rivenditori al dettaglio possano semplificare il loro rapporto con le autorità di Polizia per il rilascio dei documenti necessari alle loro attività quotidiane − e poi all'intero comparto a livello nazionale, peraltro con un livello minimo di collegamento alle tanto temute banche-dati centrali nazionali, dove confluirebbero solo i dati che già oggi vi confluiscono a norma di legge; anche gli aspetti legati alla legislazione sulla Privacy sono stati accuratamente studiati in modo che non sorgano problemi legati a tale tematica una volta che il sistema ERGON sarà attivo.
ALL4SHOOTERS.COM seguirà gli sviluppi da vicino, nella convinzione che, se si riusciranno a superare i vari problemi tipici di queste imprese − in particolar modo in Italia! − e soprattutto se il sistema rimarrà, una volta implementato, fedele agli scopi dichiarati, senza deviare in avventure da "Grande Fratello del mondo armiero", potrebbe divenire una carta vincente per semplificare la vita alle imprese italiane del settore, in particolare dal punto di vista burocratico, e dunque migliorarne la competitività sui mercati internazionali.