AK 47 Type 1B

AK 47 Type 1B
Un raro AK 47 Type 1B. Il Type 1A era dotato della normale calciatura fissa

Sembra un AK 47… e lo è: un vero AK 47 dei primissimi lotti, quelli costruiti in gran parte in lamiera stampata fino al 1949 e che si dimostrarono alla lunga non soddisfacenti, pare perché difficili da costruire con la tecnologia oltre cortina del tempo relativa all’unione delle parti in lamiera, costringendo i sovietici a ripiegare su più lunghe e tradizionali lavorazioni dal pieno fino alla soglia degli anni ‘60.

AK 47 Type 1B
Vista laterale dell’AK Type 1B: la linea è quella di un normale AK, ma esaminando meglio si notano notevoli differenze 

Si tratta tra l’altro di un Type 1B, con il calcio pieghevole (inesorabilmente fissato per l’importazione nel nostro Paese) e merita descrivere le notevoli le differenze costruttive con i più diffusi e tardi AKM che tutti conoscono.

AK 47 Type 1B
Lato destro del Trunnion, il blocco lavorato dal pieno che ospita la canna e le sedi di chiusura: anteriormente non si notano rivetti di fissaggio, presenti invece molto più indietro
AK 47 Type 1B
Situazione esattamente speculare all’altro lato. Qualcuno ha riportato a penna elettrica le scritte che si vedono: l’arma è stata forse riarsenalizzata?

Innanzitutto la lamiera impiegata risulta di spessore decisamente elevato, ben superiore a quella da un millimetro utilizzata negli AK sovietici e dei loro alleati europei, e persino più spessa di quella da 1,5 mm utilizzata dai cinesi.

Ben diversa anche l’impugnatura a pistola, costituita da due guancette fissate a un supporto interno al posto di quella monolitica tipica di tutti gli AK.

Ovviamente la canna è fissata ad un blocco fresato dal pieno che porta anche le sedi delle alette di chiusura, così come avviene sui “normali” AKM, ma è ben diverso il sistema di fissaggio di questo blocco, il Trunnion anteriore, al castello in “lamierone”.

Innanzitutto questo blocco lavorato dal pieno è molto più lungo che sui più tardi AKM, arrivando talmente indietro da comprendere l’espulsore, rivettato al castello negli AKM e qui invece ricavato dal pieno nello stesso Trunnion.

Totalmente differente, poi, il collegamento con la parte in lamiera del castello: anteriormente non sembra vi siano rivetti di sorta e forse si è fatto ricorso ad un semplice incastro, mentre i rivetti, in numero di due, sono presenti nella parte posteriore, talmente indietro da essere in corrispondenza del vano caricatore.

AK 47 Type 1B
Si vede chiaramente come il trunnion si allunghi all’indietro fino a comprendere quasi tutta la finestra di alimentazione
AK 47 Type 1B
Sul fianco sinistro si notano le teste dei perni del gruppo scatto e si intravedono quelle dei rivetti che bloccano all’interno le guide di scorrimento dell’otturatore. Con luce radente si notano anche dei grossi aloni di punti di saldatura: pare che proprio questi sistemi di fissaggio fossero il punto debole dei primi AK

Altre componenti interne, come le guide dell’otturatore, sono realizzate mediante lamiere stampate e poi rivettate al castello, con le teste dei rivetti e di altri perni spianate a filo della lamiera; esaminando controluce i fianchi del fusto si notano poi dei segni circolari come di punti di saldatura, ma non possiamo esserne sicuri.

Pare comunque che proprio il fissaggio delle varie parti fosse il tallone di Achille di questi AK e solo con la completa padronanza delle nuove tecnologie, arrivata più meno alla fine degli anni ’50, i sovietici furono in grado di costruire armi efficienti e affidabili mediante l’uso della lamiera stampata, per di più di spessore molto ridotto rispetto a quella utilizzata sui questi Tipo 1.

La meccanica è, tutto sommato, la stessa delle versioni successive, al punto che abbiamo potuto scambiare otturatore e portaotturatore con AK e AKM di varia provenienza: le armi ciclavano regolarmente a vuoto ma certo non ci siamo azzardati a spararvi.

 

AK 47 Type 1B
In alto il pistone del Tipo 1, con il gambo profondamente scanalato, sotto quello di un più moderno AKM

Anche il sistema di scatto è molto simile a quello delle versioni successive, ma utilizza normali molle a filo singolo anziché quelle a filo ritorto che sono diventate un segno distintivo dei Kalashnikov.

Diversa, invece, la struttura del lungo pistone, incastrato al solito con un certo gioco al portaotturatore, caratterizzato da uno stelo scanalato e da un foro apicale che ricorda molto quello presente sui più tardi Zastava 76 in 8x57, di cui non si capisce la reale funzione.

AK 47 Type 1B
Il type 1 utilizza lamiere molto più spesse dei più tardi AKM: il coperchio, ad esempio, è di 1,5 millimetri
AK 47 Type 1B
Incredibilmente, per un’arma progettata per l’impiego di lamiere stampate, il calcio ripiegabile è ottenuto con lavorazioni complesse partendo dal pieno

Altra piccola differenza riguarda la leva interna della sicura-selettore, qui di ampiezza molto più contenuta e che pertanto non arriva alla parete sinistra del castello. 

Pur concettualmente simile, il coperchio della meccanica è del tutto diverso da quelli in sottile lamierino cui siamo abituati: qui abbiamo uno spessore di ben 1,5 millimetri, oltre il doppio di quella dei successivi modelli!

Incredibile la realizzazione del calcio stampella, ricavato per fresatura dal pieno! Passi che i sovietici avessero problemi nelle saldature delle lamiere, ma che non fossero in grado di realizzare una stampella senza dover fresare un blocco di acciaio ci lascia davvero perplessi, eppure questa soluzione la ritroveremo pari pari anche sui successivi AK fresati dal pieno e dotati di calciatura pieghevole.

L’esemplare fotografato porta una strana scritta realizzata con penna elettrica sulla fiancata sinistra del Trunnion: leggiamo la matricola, peraltro riportata su moltissimi particolari interni, uno strano stemma romboidale, ed il numero 1967, forse l’anno di riarsenalizzazione.

AK 47 Type 1B
Sugli AK ricavati dal pieno e sugli AKM la sicura è montata su un perno che attraversa l’intero castello e la cui testa sporge a sinistra, ma sul Type 1 la sicura è fissata solo sul fianco destro ed è lunga poco più della metà

Se così fosse non si potrebbero escludere interventi tesi a migliorare alcuni aspetti più critici: fatto sta che così, a prima vista, non abbiamo trovato nulla di sbagliato su questo primo esempio di Kalashnikov e tutto sommato potremmo considerarlo equivalente ai più diffusi AKM, ma appunto è solo un giudizio derivante da un esame molto superficiale ma conforto di questa valutazione possiamo notare che in rete sono disponibili foto di AK primo tipo ancora oggi in uso in varie parti del mondo.

AK 47 Type 1B
La tacca è tarata fino a  800 metri, come su tutti gli AK. In basso i marchi dell’esportatore ceco
AK 47 Type 1B
Nessuna differenza apparente nella parte anteriore della canna
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L’unica differenza con i modelli successivi è data dalla presenza di molle a filo semplice anziché ritorto
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I primi caricatori (a destra) non presentavano le numerose costolature di rinforzo che caratterizzano gli astucci degli AK cui siamo abituati (a sinistra)
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La testa del pistone del tipo 1 presenta inoltre un piccolo foro cieco non presente sugli altri modelli


Produttore                               Arsenali militari russi

Esemplare Importato da     Legion Italia SRL Via G. Menconi 17, Carrara Avenza, Tel 058552563                                                         www.legionitalia.com

Modello                                    AK 47 Type 1B

Tipologia                                 ARMA comune demilitarizzata

Calibro                                     7,62x39