Volpi del Deserto: il softair tra gioco e rievocazione storica

Il 20 ottobre 2004, quattro amici patiti di mimetiche e storia militare fondano il primo nucleo delle Volpi del Deserto, un gruppo Softair che opera principalmente nella zona di Varese. Da allora i soci sono aumentati e poi diminuiti fino ad attestarsi sui 18 membri, come ci racconta Marco Pinzan, detto Scheggia, presidente del Club. 

La particolarità del gruppo è quella di spaziare dal normale Softair, senza alcun riferimento storico a quello di ambientazione Seconda guerra mondiale, in particolare modo prendendo come riferimento la Waffen-Grenadier-Brigade der SS 'Charlemagne, divisione della Wehrmacht costituita interamente da volontari francesi. 

Softair e Seconda guerra mondiale

Softair: armi ed equipaggiamenti
Armi ed equipaggiamenti spaziano dallo storico al contemporaneo.

La scelta, al di fuori da ogni ideologia politica, è stata dettata dall’ammirazione del gruppo per l’alto valore della divisione che insieme ai volontari lettoni furono tra gli ultimi difensori di Berlino; ancora il 1 maggio 1945 resistevano asserragliati nel palazzo del Ministero dell’Aviazione, non lontano dal Bunker della Cancelleria, avendo messo fuori combattimento decine di carri nemici. 

Come logico, uniformi, equipaggiamento e armi cambiano in ragione del contesto. 

Le giocate avvengono su tre campi, tutti in provincia di Varese, caratterizzati da vegetazione boschiva e nei quali è possibile sfruttare le trincee risalenti alla Prima guerra mondiale e appartenenti alla cosiddetta Linea Cadorna, un sistema difensivo che doveva proteggere l’Italia da una ipotetica aggressione austro-ungarica proveniente dal confine svizzero, a seguito della violazione della neutralità del paese elvetico.    

Torneo Caccia alla Volpe

Gruppo di giocatori di Softair
Il gruppo ha tre campi di gioco, tutti in provincia di Varese.

Tuttavia le ambientazioni non si fermano alla ricostruzione di avvenimenti bellici storici ma arrivano a spaziare nel mondo immaginario dell’Horror dove i giocatori devono vedersela non solo con i nemici “storici” ma anche con zombie e quant’altro; è il caso del torneo Caccia alla volpe, il top delle giocate organizzate dalla Volpi del deserto, un evento della durata di 16 ore che si tiene da una decina di anni, generalmente intorno al 20 di ottobre, ricorrenza della nascita del club, e a marzo a cui possono partecipare solo associazioni sportive regolarmente costituite e che osservino gli standard di sicurezza nelle repliche Softair delle armi e nell’equipaggiamento protettivo (occhiali protettivi o maschere integrali). 

Anche in questo caso la partecipazione è aperta a gruppi Softair che propongono il Softair classico ma anche a quelli che praticano il Softair rievocativo.  

Il trofeo, che viene assegnato al gruppo primo classificato, consiste in una volpe in ceramica fatta a mano che ricorda l’effige del gruppo. 

Durante la Caccia alla Volpe vengono impiegati effetti sonori e visivi che rendono più realistico il gioco e le ambientazioni possono essere in stile rievocativo o di pura fantasia come dicevamo. 

Nel dettaglio le ASG (Air Soft Gun) impiegate dalle Volpi del Deserto sono per lo più le repliche full metal delle carabine H&K 416; M4 e del fucile d’assalto Ak 47 della Classic Army, Tokyo Marui e della Jing Gong. 

Per chi si volesse associare l’iscrizione annuale costa 50 euro (per l’anno 2018) e include anche basco e maglia del club, portachiavi con l’effige del gruppo e naturalmente la copertura assicurativa. 

La frequentazione dei campi di gioco è comunque aperta tutto l’anno anche ai non associati.

Uomini durante il gioco del Softair
Il torneo "Caccia alla volpe" ha una durata di sedici ore.
Trofeo con volpe
Il mitico Trofeo Caccia alla Volpe