Tiro a volo: Coppa del Mondo Guadalajara 2018

Tiratrice in azione
Maria Lucia Palmitessa in finale.

Nella gara di Fossa Olimpica Femminile a Guadalajara (MEX) Maria Lucia Palmitessa ha regalato all’Italia grandi emozioni. 

Nella gara vinta dalla statunitense Ashley Carroll con il nuovo record del mondo in finale, la giovane di Monopoli (BA), portacolori della Polizia di Stato e Campionessa del Mondo Junior a Mosca lo scorso anno, ha dimostrato di avere le carte in regola per competere tra le grandi. 

Alla sua seconda partecipazione in una prova di Coppa (la prima è stata nel 2017 a New Delhi dove si era qualificata in nona posizione) l’azzurra ha staccato il suo biglietto per la finale con l’ottimo punteggio di 118/125 +3, secondo migliore della giornata, che le ha assicurato la terza posizione nella manche decisiva. 

Purtroppo, a causa di qualche incertezza e, probabilmente, di un minimo di emozione nel ritrovarsi tra tiratrici più esperte come l’australiana Catherine Skinner, Campionessa Olimpica a Rio 2016, la Palmitessa non ha superato il primo degli sbarramenti per la corsa alle medaglie e con 14/25 si è fermata in sesta posizione.

L’aver centrato la finale in una Coppa del Mondo senior è già un buon risultato per una tiratrice che è ancora junior – ha commentato il Direttore Tecnico Albano Pera – Maria Lucia ha dimostrato di avere carattere e capacità e per lei ci saranno altre occasioni per farsi valere”. 

Fuori dalla finale per un solo piattello purtroppo Federica Caporuscio di Roma, settima con il totale di 115/125. Fatale per tiratrice del Gruppo Sportivo dei Carabinieri è stato il 21/25 della terza serie che ha vanificato gli sforzi fatti con i due 23/25 e i due 24/25 degli altri rounds di gara. Solo diciassettesima Silvana Stanco (Fiamme Gialle) di Winterthur (SUI). 

Buccolieri conquista l’argento

Nella gara di Fossa Olimpica Maschile l’Italia va a podio con Emanuele Buccolieri, che alla sua seconda partecipazione in una Coppa del Mondo Senior si è messo al collo un pesantissimo argento. Brindisino di San Pancrazio, ventuno anni e tesserato con il Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro, Buccolieri si è meritato l’accesso alla finale siglando un ottimo 121/125 in qualificazione e si è poi assicurato il quarto posto assoluto con +3 nello spareggio per l’assegnazione della posizione sui blocchi di partenza. 

Nella rincorsa al podio non ha lasciato nulla al caso e, superati con il miglior punteggio i primi due sbarramenti, è arrivato a duellare con Lyndon Sosa, lussemburghese di Kayl, per l’oro e l’argento. Purtroppo per l’azzurro, un momento di esitazione sul primo piattello del round finale è stato fatale per raggiungere la vetta del podio, conquistata da Sosa con il punteggio finale di 46/50, costringendolo alla piazza d’onore con 45. “Bravissimo – lo ha definito il Direttore Tecnico Albano Pera – Emanuele è appena passato tra i Senior ed ha subito centrato una medaglia importantissima, conquistata con una qualificazione ed una finale davvero esaltanti”.

Lontani dalla vetta della classifica purtroppo gli altri due azzurri impegnati in gara. Massimo Fabbrizi (Carabinieri) di Monteprandone (AP), argento olimpico a Londra 2012, si è fermato in ventitreesima posizione con il punteggio di 115/125, mentre Matteo Marongiu (Fiamme Oro) di Sassari con 114 ha chiuso trentunesimo.

I due giovani azzurri sesti nel Mixed Team 

La Fossa Olimpica azzurra chiude la sua Prima Prova di Coppa del Mondo 2018 con il sesto posto ottenuto dalla coppia formata da Maria Lucia Palmitessa ed Emanuele Buccolieri nella gara del Mixed Team. Dopo le ottime prestazioni nell’individuale, i due giovani azzurri hanno dimostrato di avere le carte in regola per fare bene anche nel nuovo evento olimpico. 

Chiuse le qualificazioni con lo score di 141/150, realizzato grazie al 69/75 dalla tiratrice di Monopoli e al 72/75 del brindisino di San Pancrazio, i due tiratori delle Fiamme oro hanno affrontato la finale con la giusta grinta ma inciampando in troppi errori e con lo score di 19/25 si sono dovuti accontentare del sesto posto. Sul podio i finlandesi Satu Makela Nummela e Veesa Tornross, oro con 44/50, i cinesi Xingiu Zhang e Weidong He, argento con 41/50, e gli statunitensi Aeriel Alease Skinner e Mick Allon Werts, bronzo con 33/40. Nona l’altra coppia azzurra formata da Federica Caporuscio di Roma e Massimo Fabbrizi di Monteprandone (AP), argento a Londra 2012. 

I due carabinieri si sono fermata al punteggio di 138/150, uno in meno di quello necessario per provare a spareggiare per l’ingresso in finale. “È stata una trasferta impegnativa che chiudiamo con due piazzamenti in finale ed un argento – ha commentato il Direttore Tecnico Albano Pera – Faccio i miei complimenti soprattutto ai giovani e ringrazio la Fitav per tutto quello che ha fatto in passato e continua a fare per la formazione delle nuove generazioni di tiratori”. 

Gara in salita per le ragazze dello Skeet

Tiratori in allenamento
Bartolomei, Scocchetti e Costa durante gli allenamenti ufficiali.

È stata una gara tutta in salita quella delle ragazze dello Skeet azzurro. Come ha sottolineato il Direttore Tecnico della selezione azzurra, Andrea Benelli, per Simona Scocchetti, Martina Bartolomei e Chiara Costa sulle pedane messicane alcune difficoltà si erano manifestate già nelle giornate di allenamento e la competizione vera e propria non ha fatto che ratificare il perdurare dei problemi. Campi molto difficili, in particolare uno, che presentava uno sfondo particolarmente ostico e una gran differenza di velocità e traiettorie fra i piattelli del pull e del mark. 

Delle tre azzurre in gara al Club Cinegetico Jalisciense di Guadalajara, è stata Martina Bartolomei ad affrontare le prime due serie di gara di venerdì 9 marzo con la maggiore determinazione, tant’è che la toscana, all’intertempo dei 50 bersagli, poteva vantare un solido 48/50 che la collocava a ridosso dello stellare en-plein dell’americana Kim Rhode e del 49/50 della britannica Amber Hill. 

Tiratrici durante una pausa
Martina Bartolomei e Chiara Costa.

Il 19 dell’ultimo round della giornata rovinava però tutto l’ottimo lavoro compiuto fino a quel momento dall’azzurra e costringeva Martina ad una posizione provvisoria in classifica oltre il decimo posto con un 67/75 che non consentiva davvero molti margini di errore nella seconda parte della gara per tentare l’ingresso in finale. Davvero complicata anche la situazione di Simona Scocchetti e Chiara Costa, attestate rispettivamente a quota 63 e 62. Quanto ai piani altissimi della classifica, alla boa delle tre serie dominava la graduatoria provvisoria una Kim Rhode ai limiti della perfezione: la plurititolata californiana di Los Angeles conduceva la prima giornata con 74/75 davanti al 71 della slovacca Danka Bartekova. 

Nella seconda giornata di gara, alcune colleghe titolate provano a minacciare il primato della californiana nella sfida a sei e intorno alla metà della finale l’assedio da parte della britannica Amber Hill e della slovacca Danka Bartekova sembra quasi prefigurare un aggancio. Poi Kimberly riprende il controllo della situazione e taglia per prima il traguardo con un sontuoso 56/60 (primato mondiale uguagliato) davanti alla connazionale Caitlin Connor e a Amber Hill. Non c’è nessuna delle italiane dello Skeet purtroppo nella finale del primo episodio del 2018 del circuito di Coppa del Mondo. 

È Chiara Costa la migliore delle Azzurre di Skeet, che con un buon recupero riesce a risalire alla quindicesima posizione con 107/125. Stesso punteggio, ma posizione più arretrata per la regola dell’ultima miglior serie per Martina Bartolomei. 

Simona Scocchetti si ferma invece a quota 104/125. Idealmente l’Italia dello Skeet in questa finale femminile della World Cup di Guadalajara però c’era. E c’era in una forma che non può certo lasciare emotivamente indifferenti. Sulle canne del fucile di Danka Bartekova - poi quarta classificata - campeggiava infatti il logo della scuola di Bruno Rossetti, perché è proprio a Montecatini, attraverso le indicazioni del campionissimo e maestro insuperabile Bruno, che la fuoriclasse slovacca ha condotto in questi anni molti periodi di training. 

Per Tammaro Cassandro un Bronzo quasi d’oro

Tiratore in azione skeet
Tammaro Cassandro mentre conquista il bronzo nello Skeet.

Al termine della prima giornata dello Skeet maschile, il 46/50 raccolto da Tammaro Cassandro imponeva al ventiquattrenne casertano di fare appello a tutta la propria determinazione per tentare di conquistare un posto in quella finale che la classifica provvisoria, densissima di punteggi alti, sembrava tener lontana. 

E puntualmente Tammaro ha fatto proprio quello che occorreva fare: ha dato il meglio di sè nei 75 piattelli in programma domenica 11 marzo e nell’ultimo giorno della World Cup di Guadalajara, con una grande prova di carattere descritta da due 25/25 e da un 24/25, ha intercettato 74 bersagli che l’hanno proiettato in finale con 120 piattelli colpiti. 

Tiratore durante la gara
Marco Sablone durante la gara.

Distanti dalla parte alta della classifica invece gli altri due azzurri del coach Andrea Benelli: rispettivamente con 113 e 112 Marco Sablone e Luigi Lodde hanno concluso oltre la ventesima posizione. Non lo ha certo confessato alla vigilia di un secondo giorno di gara che si presentava delicatissimo, ma il Direttore Tecnico della nazionale in questo exploit di Tammaro Cassandro confidava con convinzione. “Tammaro è un tiratore che in molte altre occasioni ha dimostrato di essere molto forte, - ha detto il CT fiorentino - pertanto mi aspettavo una reazione energica. Sappiamo anche bene che i tiratori forti sanno fare grosse rimonte e questa impresa quasi impossibile che Tammaro ha reso invece possibile dimostra ancora una volta il grande valore di questo atleta.” 

Cassandro, come ogni vero campione, non si lascia però appagare dalla bella impresa della fase di qualificazione e spalma sapientemente la sua ritrovata energia nella finale che lo oppone ad alcuni nomi blasonati: innanzitutto gli olimpionici Vincent Hancock e Mikola Milchev e poi l’australiano Paul Adams, il cileno Jorge Atalah e l’altro americano Frank Thompson. Un “no target” alla primissima coppia di piattelli della finale sembra subito congiurare per far smarrire a Tammaro la magica concentrazione conquistata, ma il capuano evita acuratamente la minaccia e infatti, dopo dieci piattelli di finale, è nel terzetto a punteggio pieno con sua maestà Vincent Hancock e con Paul Adams. 

Podio Skeet maschile Coppa del Mondo Guadalajara 2018
Il podio dello Skeet Maschile.

Alla settima doppia Cassandro non aggancia il Pull, ma l’azzurro neutralizza subito il passaggio a vuoto riprendendo a rompere piattelli. 

Al primo step eliminatorio dei 20 bersagli esce di scena Jorge Atalah mentre ai 30 bersagli è Frank Thompson a lasciare il campo. 

A metà finale domina incontrastato Vincent Hancock con il suo stellare 30/30, ma sia Tammaro Cassandro che l’australiano Adams tallonano l’americano a 29. 

All’intertempo dei 40 bersagli si arrende Mikola Milchev, l’oro di Sydney 2000, e Tammaro, con 39 centri come Adams immediatamente alle spalle dell’infallibile Hancock, è sicuramente sul podio di Guadalajara. 

Alla ventiquattresima doppia il fenomeno statunitense si salva in corner: un “no target” dichiarato a causa di un intervento di uno spettatore che disturba Vincent gli evita infatti lo “zero”. 

Club Cinegetico Jalisciense
Il Club Cinegetico Jalisciense che ha ospitato la Coppa del Mondo.

Ma l’errore è in agguato anche per Hancock. E infatti al turno successivo l’americano non intercetta il Mark in quarta pedana. Ai 50 bersagli Hancock, Adams e Cassandro sono dunque tutti a 49, ma è l’azzurro, che ha il dorsale numero 5, a dover lasciare il palcoscenico messicano tra i meritati applausi della tribuna del Club Cinegetico Jalisciense. Da parte loro, Hancock e Adams proseguono misurandosi a suon di record. 

Sono in parità con 59/60 al termine dei “tempi regolamentari” e soltanto allo shoot-off il pluriolimpionico statunitense metterà il proprio sigillo sulla World Cup di Guadalajara superando l’avversario di Brisbane per 6 a 5.

Il prossimo appuntamento è per la seconda Tappa di Coppa del Mondo a Changwon dal 20 al 30 Aprile p.v.

27/03/2018