Al Padule di Fucecchio con i cacciatori

“Merenda di Primavera in Padule”, questo il nome della manifestazione organizzata da due anni a questa parte dai cacciatori appartenenti alla sezione della Federcaccia di Monsummano Terme (Pt) e tenutasi pochi giorni fa. 

Non una semplice scampagnata ma un'opportunità veramente ben organizzata per visitare il Padule in compagnia di chi lo vive ogni giorno tutto l’anno, per comprendere la storia, le bellezze naturali ma anche le difficoltà gestionali di un ambiente palustre forse unico in Italia che si trova alle porte di Pistoia. 

Il momento conviviale si svolge a pochi passi dal porticciolo di attracco di Porto di Uggia, dove i tipici barchini servono normalmente per raggiungere le “botti per la caccia”.

Conoscere il Padule di Fucecchio

Cacciatori in barca nel Padule
I cacciatori per l’occasione si sono trasformati in barcaioli e hanno effettuato ben 25 escursioni in tutta la giornata attraverso i canali

Insieme al folklore c’è anche un progetto, quello di Antonino Colantoni, presidente della sezione FIdC di Monsummano, portato avanti da tempo e non senza trovare difficoltà o indifferenza da parte delle Istituzioni: far conoscere, soprattutto ai più giovani, l’ecosistema del Padule ed anche le tipologie  di caccia che si praticano da secoli in questa zona così particolare, perché anche queste appartengono da sempre alla tradizioe e alla cultura e della gente del luogo. 

I ragazzi scoprono così che la caccia agli anatidi, sicuramente la più diffusa dato l’ambiente palustre (ma è anche praticata la caccia al fagiano) con le sue tradizioni tramandate nei secoli ha garantito e garantisce la preservazione delle zone umide che sono l’habitat naturale per varie specie di uccelli, animali anfibi, oltreché per numerose specie di piante.

Padule con morette
I cacciatori difendono e vivono il padule, conservando un habitat ideale alla sosta e alla riproduzione di molte specie selvatiche

Sono infatti proprio i cacciatori che si adoperano in prima persona ancora oggi per mantenere vivi specchi d’acqua artificiali e gestire le paludi, salvaguardando il territorio in modo da assicurare agli uccelli acquatici un luogo congeniale ove poter sostare durante i loro spostamenti migratori. 

Si parla di una avifauna migratoria veramente composita: Alzavole, Canapiglie, Codoni, Fischioni, Germani, Mestoloni, Morette e Moriglioni etc… 

Il successo della giornata è stato notevole come dimostrano i numeri: più di 200 visitatori, 6 barchini in funzione ininterrottamente per un totale di 25 escursioni lungo i canali. 

Rispetto alla passata edizione l’affluenza di pubblico è stata maggiore, come ci ha confermato il Presidente, chiaro segno di un sempre maggior interesse verso tale tipo di manifestazioni. Teniamo a precisare che la partecipazione alla Merenda di Primavera in Padule è gratuita e la sua organizzazione si basa sull’esclusivo volontariato dei cacciatori. Insomma un ottimo esempio di tradizione venatoria ed educazione ambientale.