Troppo pochi i cacciatori tra Italia e Slovenia

Si sta riducendo a vista d’occhio il numero dei cacciatori a cavallo del confine italo-sloveno. È questo il dato principale emerso dal convegno su caccia e biodiversità organizzato nel fine settimana dalla Provincia di Gorizia. All’evento hanno preso parte Paolo Panontin, assessore alla caccia del Friuli Venezia Giulia, Michl Ebner di Face, gli sloveni Jost Jaska e Andrej Sila, rispettivamente dirigente del Ministero dell’agricoltura e rappresentante dell’Ente forestale, e Stefano Raimondi di Legambiente. 

Il portale www.triesteprima.it riporta le riflessioni di Ebner, che ha ribadito il ruolo cruciale della caccia nella salvaguardia della biodiversità, e le parole di soddisfazione di Panontin, secondo il quale soltanto col continuo confronto tra Friuli e Slovenia potranno essere affrontate alcune problematiche comuni a partire dall’emergenza cinghiali. L’assessore si è poi detto fiducioso sul futuro del piano faunistico venatorio adottato la scorsa estate dalla Regione e adesso al vaglio del Tar.