Nuovi risultati dagli studi sulla migrazione delle alzavole

I risultati di due anni di studio sulla migrazione delle alzavole svernanti in Italia presentati in un poster all’European Ornithologists’ Union Congress del 2015. La telemetria satellitare si afferma sempre più come scelta innovativa e vincente per la comprensione delle strategie migratorie degli uccelli selvatici e l’identificazione dei luoghi riproduttivi.

Il gruppo di lavoro, costituito dai ricercatori dell’Università di Pisa e del CIRSEMAF insieme ad ACMA e all’Ufficio Avifauna Migratoria della Federazione Italiana della Caccia, hanno presentato i risultati di due anni di studio al Congresso dell’Unione degli Ornitologi Europei, tenutosi a Badajoz in Spagnadal 24 al 28 agosto scorsi. 

Il poster, intitolato “Spring migration of European teals Anas crecca wintering in Italy” degli autori Dimitri Giunchi, Natale Emilio Baldaccini, AlfonsoLenzoni, Paolo Luschi, Michele Sorrenti e Lorenzo Vanni, ha dimostrato quali sono le aree riproduttive raggiunte dalle alzavole svernanti in tre località italiane, identificando sia l’Europa centrale che aree della Russia artica.

Sono state inoltre descritte precisamente le strategie migratorie, dimostrando per la prima volta che le alzavole compiono delle soste appena dopo l’inizio della migrazione, che possono durare molto a lungo, e successivamente si dirigono in modo decisoverso i luoghi di nidificazione.

Di estrema importanza ai fini gestionali e venatori, la determinazione precisa dell’inizio della migrazione pre-nuziale, che è avvenuta sempre dopo l’inizio di febbraio, ovvero successivamente a quanto oggi è stabilito dal dato Keyconcepts, che prevede la terza decade di gennaio quale inizio dello spostamento migratorio verso i luoghi riproduttivi.Questo dato è stato ottenuto solo grazie alla tecnologia satellitare utilizzata, che permette di conoscere con precisione e tempi ridottissimi la posizione dell’animale marcato.Lo studio continuerà nei prossimi anni estendendo anche ad altre specie l’indagine. Un ringraziamento a tutti coloro che hanno creduto in questa ricerca, in particolare ai finanziatori, senza il contributo dei quali non sarebbe stato possibile attuare questo lavoro.

Un ulteriore passo avanti è stato compiuto verso il riconoscimento del mondo dei cacciatori nei contesti scientifici, con evidenti applicazioniper la definizione di stagioni di caccia che rispettino la Direttiva europea senza per questo penalizzare i cacciatori italiani.

Tutti gli aggiornamenti, insieme all’elenco dei finanziatori, sono disponibili al sito www.progettoanatidisatellitare.com.