Game Fair 2015 CCT fa il punto su “Cedaf e Ambitus”

Il Game Fair tenutosi qualche giorno fa a Grosseto è stata occasione per la Confederazione Cacciatori Toscani di fare il punto su due delle sue neonate creature: il Cedaf (Centro Didattica Ambientale Faunistica) e Ambitus, consorzio, costituito tra le imprese delle Associazioni aderenti alla CCT ed in grado di sostenere, sul piano tecnico e scientifico, le attività di gestione faunistica. 

Dopo i saluti portati dal presidente di FIdC Gian Luca Dall’Olio, che per l’occasione ha ricordato in maniera perentoria la necessità per il mondo dell’associazionismo venatorio di “fare sistema” e da Osvaldo Veneziano, a capo di Arci Caccia, Fabio Lupi, membro della presidenza della Confederazione Cacciatori Toscani e presidente regionale Arci Caccia, ha affermato con forza che la federazione dell’associazionismo venatorio di cui CCT è espressione non deve essere vista finalizzata alla difesa di una realtà quella venatoria in Italia che sarebbe ormai sempre più ripiegata su se stessa sia per via dell’anagrafe dei suoi attori sia per un volontariato che inizierebbe a mostrare i suoi limiti oggettivi, per cui si è reso necessario fare gruppo. 

Game Fair 2015 CCT fa il punto su “Cedaf e Ambitus”
“Il presidente Fidc Gian Luca Dall’Olio, ribadisce con forza, in un momento della lunga giornata dedicata ai dibattiti, l’importanza per il futuro di “fare sempre più sistema” tra le associazioni venatorie

Tutt’altro! Secondo Lupi Federcaccia, Arci Caccia e Anuu sono chiamate non “a resistere insieme un minuto in più” ma al compito ben elevato sia a livello regionale che nazionale di ridare dignità e autorevolezza cultura e sociale ad una categoria, quella dei cacciatori, che ha molto da dire per il futuro alle nuove generazioni. 

E per rispondere a questa esigenza Lupi ha riaffermato ancora una volta chiaramente che bisogna mettersi intorno ad un tavolo e confrontarsi costruttivamente anche su quei temi che hanno visto divise le vari associazioni per molti anni; questo è quello che si è fatto fino ad ora in CCT e questo è quello che si continuerà a fare con sempre maggior costrutto, almeno nelle speranze di tutti come ha concluso il presidente regionale di Arci Caccia. 

Venendo poi a quanto è già stato realizzato in tal senso con merito da CCT, Massimo Fabbri, presidente di Cedaf, ha ribadito come questa istituzione nasca proprio per dare al mondo venatorio un livello di qualità più alto. Non per nulla l’Agenzia, prima in Italia, ha sentito la necessità di organizzare dei corsi formativi che vanno dall’ottenimento della licenza venatoria, alle specializzazioni, quali la caccia di selezione, l’articolo 37, il controllo della selvaggina etc…

In generale questi corsi, come ha rimarcato Fabbri, in Italia non sono omogenei, CCT ha deciso invece a livello toscano di puntare ad un livello qualitativo il più alto possibile, coinvolgendo in tal senso i migliori tecnici faunistici. Il Cedaf quindi è stata proprio per questo riconosciuta dalla Regione Toscana come agenzia abilitata a rilasciare titoli validi anche a  livello europeo.

Ad oggi Cedaf è l’unica agenzia formativa italiana che nelle sue linee guida ha la gestione faunistica venatoria. Non solo, dal 2008 la Regione Toscana, come ha ricordato Fabbri, su recepimento di una legge nazionale ed europea ha dato il via libera ai cacciatori per la commercializzazione della carne degli ungulati cacciati a patto che vengano rispettati i regolamenti in materia, che tra l’altro prevedono dei corsi formativi rivolti appunto a chi sia interessato a tale commercializzazione.

Anche in questo campo Cedaf si è fatta trovare pronta organizzando dei seminari in materia tenuti dai veterinari delle ASL. Giovanni Doddoli presidente di Ambitus ha poi proseguito facendo il punto sul secondo strumento operativo, appunto Ambitus, di cui CCT si è dotata per dare operatività pratica al progetto della nuova caccia da lei fortemente voluto e messo tra le priorità.