Caccia e cinofilia: il pericolo dei forasacchi

Tenere in allenamento i cani con passeggiate e corse frequenti è sicuramente cosa fondamentale anche in periodo di silenzio venatorio. Nella stagione estiva però è bene porre attenzione a dove si svolgono le attività in compagnia dei nostri cani per evitare rischi e problemi che spesso possono diventare anche molto gravi. 

Rischi e problemi durante l'allenamento dei nostri cani

Facciamo riferimento alla presenza in campagna durante l'estate oltre che di parassiti, anche di erbe e graminacee spontanee e in particolar modo delle ariste che contengono il loro seme e possono facilmente attaccarsi al pelo dei cani e penetrare fino agli organi interni con conseguenze nefaste. 

Le ariste vegetali più comuni e pericolose sono quelle che si staccano dalle spighe dell'orzo selvatico, Hordeum marinum e dell'avena selvatica, avena fatua, nel periodo in cui queste piante sono ormai mature e secche nel mese di giugno, comunemente detti "forasacchi". 

L'estrema diffusione di queste graminacee spontanee impone la massima attenzione anche all'interno di cortili e giardini in cui il rischio può essere sottovalutato.

Le ariste vegetali o "forasacchi"

Ariste o forasacchi
Le ariste vegetali comunemente dette forasacchi sono estremamente penetranti, la forma lanceolata e la superfice ruvida consentono il loro scorrimento e la loro apertura in una sola direzione causando ferite e infezioni interne ai corpi dei cani.

La forma di queste ariste è stata concepita dalla natura proprio per consentirne la proliferazione attraverso la loro capacità di restare aggrappate a corpi estranei ed essere trasportate. 

Sono infatti lanceolate e ricoperte da una superfice ruvida che consente a queste spighe di non retrocedere mai, ma al contrario di muoversi e aprirsi in una sola direzione, riuscendo a penetrare la cute e i tessuti introducendosi quindi all'interno dei corpi dei cani. 

Avanzando con i movimenti dell'animale scavano dei lunghi tragitti sottocutanei che puntualmente danno origine a delle ferite e successivamente delle infezioni. 

I punti sensibili sono molti, dato che i cani, soprattutto a pelo lungo possono essere penetrati o raggiunti dai forasacchi all'altezza delle orecchie, nelle narici, in gola, negli occhi e negli spazi interdigitali dove la cute è più sottile. 

Paesaggio collinare
Il mese in cui queste graminacee spontanee raggiungono la maturazione è giugno, ma anche i loro resti sul terreno possono essere causa di pericolo durante la stagione estiva.

Fortunatamente accorgersi dell'avvenuta penetrazione di un forasacco è cosa spesso istantanea da parte del cacciatore che vedrà il cane manifestare dolore nella parte interessata. 

In caso di penetrazione nell'orecchio, il cane inizia ad agitare energicamente la testa, ruotandola nella parte interessata e cercando attraverso sfregamenti di liberarsi dal dolore. 

In caso di penetrazione nelle narici, vedremo il cane starnutire ripetutamente e con violenza, fino in alcuni casi a notare delle perdite ematiche dal naso. 

Correndo con la bocca aperta per migliorare la ventilazione nel periodo estivo, il cane può anche ingoiare uno o più forasacchi e in questo caso, uno dei più pericolosi, nella migliore delle ipotesi le ariste vegetali possono fermarsi nelle sacche tonsillari, oppure introdursi nella trachea e costringere l'animale a subire un intervento chirurgico complesso ed invasivo per la rimozione. 

Anche nel caso di penetrazione negli spazi inerdigitali o negli occhi non è da sottovalutare il pericolo perchè in mancanza di istintiva accortezza, il problema può degenerare e portare a infezioni acute nel caso in cui il forasacco in seguito ai movimenti del cane continui il suo tragitto scavando percosi e ferite sottocutanee o penetrando nei tessuti. 

Setter con cacciatore
Essere tempestivi nel trasporto in ambulatorio del cane per l'estrazione dei forasacchi è cosa fondamentale, così come prestare attenzione alla spazzolatura e alla lunghezza del mantello.

In ognuno di questi casi la tempestività nel trasporto celere del cane dal proprio veterinario è l'unica soluzione al problema. 

Inutile aspettare o peggio tentare inutilmente di procedere alla rimozione del corpo estraneo, con metodologie e strumentazioni mai paragonabili a quelle disponibili in ambulatorio, anche perché i cani resi nervosi dal dolore non si sottoporranno ad alcun trattamento efficace. 

Prima si raggiunge la clinica o l'ambulatorio veterinario e meno invasivo sarà l'intervento che in qualche caso può risolversi con la semplice estrazione tramite apposite pinze del forasacco dal foro di entrata, in altri e più sfortunati casi, si renderà necessaria un'anestesia per il cane e un rapido intervento per impedire che le ariste generino lacerazioni estese e infezioni interne. 

Fondamentale la prevenzione, la massima attenzione nell'osservare il terreno in cui ci si appresta ad allenare il cane evitando terreni in cui l'erba in seguito al taglio sia stata lasciata a terra e una cura particolare del mantello dei cani durante l'estate cercando di mantenere il pelo corto in prossimità soprattutto delle orecchie e degli spazi interdigitali.