Caccia al fagiano: apertura della stagione

Apertura al fagiano
Il fagiano rappresenta una delle icone della caccia nel giorno dell'apertura

Il fagiano, liberato, nato in natura, più selvatico o meno, è uno dei protagonisti che nel giorno del ritorno ai campi e alla caccia nessuno dimentica di cercare.  Anzi, molto spesso l’ansia di trovarlo è tale da diventare la prima causa dell’insuccesso. 

Tutti i cacciatori ne conoscono o almeno teoricamente dovrebbero, le abitudini e i luoghi vocati, ma poi quella mattina, ogni sano proposito di calma e meditazione svanisce e via di movimenti quasi nottambuli, schiamazzi di squadre infervorate in preda a una vera ansia da prestazione, per il dubbio o il timore di un insuccesso al debutto tanto atteso.

Apertura al fagiano
Il primo fagiano della stagione è quello più desiderato per alimentare i sogni di una nuova avventura che inizi al meglio

La frenesia e la convinzione di ognuno è quella di giocarsi al meglio le proprie carte prima degli altri, quindi ecco la prima ingenuità ricorrente di sciogliere i cani alle prime luci quando presumibilmente, dato il periodo, l’escursione termica tra il giorno e la notte avrà intriso di rugiada la campagna. Ciò, altro non farà se non complicare il lavoro dei cani che vagheranno in cerca di una minima traccia olfattiva, molto probabilmente ancora non lasciata sul terreno da fagiani ancora imbroccati nelle loro rimesse che non abbandoneranno prima delle prime ore del mattino, quando il terreno sarà più asciutto. La voglia di tornare a confrontarsi con i selvatici è più che comprensibile, il timore che la concorrenza incontri la fortuna prima di noi anche, ma quei cacciatori che sapranno resistere e dosare le forze dei cani nei momenti migliori saranno con molta probabilità coloro che raccoglieranno le soddisfazioni maggiori.

Apertura al fagiano
Il giorno dell'apertura in preda all'euforia si cade spesso nell'errore di mettere in fuga i selvatici prima del tempo dovuto

Muoversi prima del tempo significa anticipare di troppo le mosse dei fagiani che fin quando non si sentiranno asciutti non abbandoneranno le prime fronde degli alberi o le altre rimesse. A questo si deve aggiungere il fatto che questi animali, così fessi non sono e, dato il precedente periodo di addestramento in cui cani e cacciatori hanno frequentato le campagne, riconoscono perfettamente i rumori provenienti dalle loro manovre, nel giorno dell’apertura particolarmente concitati e ripetuti. Ai primi albori, i fischi di richiamo agli ausiliari, le voci di incitamento, qualche fucilata sporadica, saranno più che sufficienti per allertare i fagiani in ascolto che cercheranno di rinviare il più possibile il momento dell’uscita al pascolo.

In qualche caso, pochi fortunatamente, si assiste ancora all’ “accompagnamento serale” di alcuni cacciatori che nel giorno precedente all’apertura seguono i movimenti dei fagiani fino all’imbrunire per orientarsi in modo preciso sulle rimesse più probabili da visitare l’indomani. Eppure nonostante questa pratica antisportiva è capitato di assistere personalmente a mattinate andate in bianco, di gente che si lamentava dicendo di essere certa di aver visto proprio in quel punto fermarsi dei fagiani la sera prima.

Apertura al fagiano
Aspettare le prime ore del mattino significa aiutare i cani nelle ricerche dei selvatici che nel frattempo si saranno mossi lasciando le proprie tracce sul terreno

Altro fattore infatti pressochè assente alle prime luci è il vento, necessario per guidare la cerca dei nostri cani. Di solito quella leggera brezza si alza nelle prime ore del mattino e inizia a tessere quella tela invisibile che i nostri fedeli amici sapranno interpretare per arrivare alla risoluzione dell’enigma e mettere noi a tu per tu con i fagiani.  

Spero questi esempi bastino a dimostrare quanto il gioco di anticipo non sia quello vincente in apertura. Andando avanti con il trascorrere delle ore certamente ci troveremo a dover fronteggiare altre difficoltà non meno incombenti, come l’aumento della temperatura e l’autonomia dei nostri cani da saper sapientemente gestire, perché, seppur usciti in allenamento, non sono più abituati a sostenere i ritmi della caccia vera, specie con il caldo. 

Apertura al fagiano
Nelle ore più calde del primo giorno è fondamentale concedere numerose brevi pause ai cani non più abituati ai ritmi della caccia

Le soste dovranno essere quindi seppur brevi, ma frequenti e l’acqua sempre pronta nella trisacca. L’apertura è un giorno critico, in quanto sulle ali dell’entusiasmo si possono commettere distrazioni. Il colpo di calore o il collasso rappresentano delle insidie spesso sottovalutate per i nostri cani, quindi oltre che per bere, sarà bene impiegare un po’ d’ acqua di tanto in tanto per rinfrescare soprattutto il cranio e l’addome del cane.

Sicuramente non da ultima anche l’attenzione da mantenere alta per noi stessi ed i nostri compagni di caccia. 

Per gestire il caldo e i repentini cambiamenti di temperatura tipici dei primi giorni d'autunno sarà adatto un abbigliamento a strati, possibilmente fatto di capi anche impermeabili per fronteggiare l'umidità delle prime ore, poi da sostituire con indumenti in cotone leggero e l'immancabile gilet o trisacca per ovvie esigenze tecniche. 

Per godersi in tranquillità e nella massima sicurezza questo giorno di caccia che spesso si svolge in compagnia, è importante tenersi sempre in contatto nelle varie fasi di cerca con propri compagni, anche visivamente indossando capi di abbigliamento tecnico ad alta visibilità. I fagiani appartengono come le quaglie a quelle categorie di selvatici dal frullo proibitivo per la caccia in compagnia, poiché ad altezza d’uomo, quindi risulta sempre fondamentale il colpo d’occhio da gettare intorno al momento dell’imbracciata e nel caso di dubbio, la scelta migliore resta quella di rimandare il tiro.

Browning Birdn Lite Vest 
Il giorno dell'apertura è caratterizzato da un'affluenza insolita in cui è fondamentale un abbigliamento tecnico che sia funzionale e dia anche la giusta visibilità
Apertura al fagiano
Pur non trattandosi di caccia in battuta, data la presenza di numerosi cacciatori in apertura, è bene se si caccia in compagnia restare in continuo contatto con i propri compagni di caccia
Harkila Kaali 
Camicia in cotone è sicuramente uno dei capi di abbigliamento più indicati e utilizzati per la caccia nel periodo autunnale. Qui Harkila Kaali shirt

Per chi possiede più cani, importante sarebbe resistere alla tentazione di sciogliere tutta la squadra al completo, per cercare di mantenersi a caccia più tempo possibile. 

A differenza di altre cacce infatti, fondamentale sarà la qualità della cerca negli ambienti solitamente frequentati dai fagiani e non la quantità di terreno battuto. Trovare i selvatici sarà questione di metodo, pazienza e fantasia per tentare anche i luoghi più improbabili, ma non più lontani. 

Saper dosare le energie può giocare un ruolo decisivo nelle ore in cui l’affluenza del mattino andrà inevitabilmente scemando e i selvatici sarà molto probabile trovarli ai bordi dei campi di pastura, in prossimità quel giorno delle zone di rimessa in cui dileguarsi al primo sospetto.  

Apertura al fagiano
Le ore pomeridiane offrono in questo giorno generalmente le occasioni migliori

Insomma, sebbene sia impossibile stabilire delle regole generali, le numerose esperienze ascoltate e vissute dai cacciatori sembrano insegnare che in un giorno di caccia atipico come quello dell’apertura, sia la componente emotiva e logica ad influenzare il corso degli eventi, poiché gli animali ci sono e per trovarli basta arrivare lucidamente a cercarli come faremmo nel resto della stagione. 

Questo diviene solitamente possibile nelle ore pomeridiane. Se non si è esagerato con il pranzo infatti, dalla metà del pomeriggio ci si può rimettere in caccia, le giornate sono ancora lunghe e in queste ore la frenesia del mattino che dovrebbe essersi sopita permette sia a noi, che ai nostri cani e infine ai selvatici di riprendere i soliti ruoli.

La campagna sarà di colpo diversa e assorta in un relativo silenzio, si incontrerà molta meno concorrenza sulla strada e quasi sicuramente anche il vento pomeridiano si dimostrerà un valido alleato. 

In caso di incontri inoltre, anche la predisposizione al tiro sarà più consapevole e precisa rispetto al mattino quando, spesso in preda all’euforia, si fa molto rumore per … niente. Nei luoghi in cui è risaputa una buona presenza di fagiani, non preoccupatevi, perché la caccia svolta in maniera precipitosa ha sicuramente lasciato dietro di sé ancora molte soddisfazioni da raccogliere. Infine, un ultimo appello va fatto al carattere di ogni cacciatore, guai scoraggiarsi! 

Apertura al fagiano
Con il trascorrere delle ore la tensione si allenta e anche i tiri sui fagiani diventano più precisi
Apertura al fagiano
Nelle ore pomeridiane sarà importante costeggiare i campi di pastura solitamente frequentati dai fagiani
Apertura al fagiano
Mai cadere nello sconforto dato dalle difficili condizioni del giorno dell'apertura, le occasioni possono giungere in qualsiasi momento, anche allo scadere!

Nessuno come la natura e i selvatici sa regalare a volte delusioni, ma a volte cambiamenti repentini di circostanze e risultati. Quindi la parola d'ordine è crederci, fino alla fine! 

Ricordo perfettamente l’apertura di quattro anni fa in cui per tutto il giorno cercai fino allo sfinimento dei fagiani che sapevo essere nati in zona, quindi fortemente legati a quei luoghi,  quelle pasture e quei punti di abbeverata che conoscevo, ma che sembravano averli inghiottiti. 

Fino quasi al tramonto le uniche due fucilate udite furono quelle di una squadra di lepraioli che ancora prima di liberare la muta dei segugi erano letteralmente inciampati su uno di quei fagiani che al momento del loro arrivo frullò dal sentiero che divideva due campi coltivati. Potete immaginare quale fosse il mio stato d’animo.

Apertura al fagiano
Anche la giusta scelta delle munizioni sicuramente aiuterà a non sciupare le occasioni che si presenteranno. Qui Rottweil Waidmannsheil in piombo n. 6
Fiocchi
In caso di clima caldo e asciutto sono molto efficaci anche le classiche cartucce in tubi di cartone. Qui Fiocchi Originale in piombo n. 5

Pensate come andò a finire. Tornando verso sera più esausto dei miei cani nel punto in cui avevo lasciato l’auto, a poche decine di metri, non credevo ai miei occhi vedendo la setter ferma in un punto ripercorso più volte in giornata. Improvvisamente, come se qualcuno li avesse liberati in quel preciso istante, notai quattro fagiani in fila indiana dall’altra parte del fossato correre velocemente verso l’incolto. 

Incitai la cagna all’ultimo sforzo e lei che sembrò capire ruppe la ferma passando dall’ altra parte, riuscendo a far levare in volo due dei fuggitivi. Riuscii a vedere chiaramente solo il maschio che fermai di prima canna e che cadde sul pulito con un tonfo sordo che per me suonò di liberazione. I “miei” fagiani c’erano ancora ed erano piuttosto arzilli e furono motivo di sfida e soddisfazione fino ad autunno inoltrato.

Breda Xanthos Black
Il giorno dell'apertura è anche quello in cui si riprende confidenza con il proprio fucile. Semiautomatico Breda Xanthos Black
Franchi Feeling
Il sovrapposto Franchi Feeling

Non è finita. Non riuscivo a capire perché la mia setter con quel fagiano riverso e chiaramente visibile a terra non procedesse al riporto sebbene la pregassi. Niente, continuava freneticamente a percorrere il limite dell’incolto fino a bloccarsi di nuovo in ferma. A quel punto mi affrettai a raggiungerla pronto ad intercettare il secondo frullo. Non feci in tempo ad arrivarle vicino che invece una bella lepre schizzò via dal falasco, forse proprio quella che la squadra cercava e che invece volle tornare a casa con me. Dunque amici in conclusione, godetevi questo giorno così com’è, con le sue sorprese, le sue difficoltà e le sue gioie perché è solo l’inizio, carico di attese e aspettative è vero, ma da cogliere come un’occasione, per rivivere quelle sensazioni che puntualmente ci fanno sentire vivi dentro una passione, una festa del ritorno, più che un esame di ritorno a settembre. In bocca al lupo!