Caccia alla beccaccia in Bosnia-Erzegovina

Da quando le conosco e dunque le cerco, dapprima solo con lo sguardo di bambino curioso e disarmato al seguito di padre cacciatore e cani, poi in prima persona, non ho nella memoria beccacce facili. 

Mi ricordo perfettamente di beccacce apparentemente facili palesarsi improvvisamente in tutta la loro bellezza diventando da quel momento bersagli impossibili perchè tutti sappiamo se si guarda ammirati il selvatico sparando quale sia l'inevitabile esito delle fucilate. Ho avuto solo la percezione, mai la visione nitida di altre invece, sempre pronte a mettere un ostacolo fra loro e le canne del fucile, dunque oggettivamente difficili o impossibili da conquistare. 

La caccia alla beccaccia

La caccia alla beccaccia è sempre un enigma che richiede passione e sacrificio per essere risolto, perché vero e imprevedibile è il selvatico stesso, in qualsiasi luogo ci si trovi a cacciarlo. Anzi, dopo varie esperienze di caccia in diversi paesi, una delle poche certezze che ho maturato è che quelle "di casa mia" siano più difficili da trattare, ma non da reperire, avendone scoperto negli anni le rimesse favorevoli. 

Cane a caccia
Non sono i numeri, ma la qualità delle azioni e le emozioni vissute con i propri cani che fanno la differenza nella caccia alla beccaccia.

Nei paesi in cui la natura è rimasta padrona del territorio senza cedere il passo all'industrializzazione come in Bosnia-Erzegovina, sicuramente la densità delle beccacce è diversa, si hanno maggiori probabilità di incontro, ma questo non semplifica di certo il confronto con questi selvatici che a differenza nostra conoscono perfettamente il territorio in cui si trovano e dove invece noi e i nostri cani dobbiamo adattarci a cacciarle. 

Questo vale ancor di più per quelle beccacce che stazionano per lunghi periodi negli stessi luoghi trovandovi le condizioni ideali per la permanenza e diventando quindi quelle che in gergo vengono poi definite "svernanti". 

I due fattori principali che condizionano la permanenza dello scolopacide negli stessi ambienti sono la reperibilità del cibo e la tranquillità

Alcuni cacciatori e scrittori del passato come Piero Pieroni o Luigi Ugolini definivano come gli unici meritevoli di memoria, gli incontri con queste beccacce, scaltre ed ingannevoli, capaci di fuggire ogni insidia prevedendo le mosse di cani e cacciatori.

Cacciatore con setter
Non ho mai incontrato beccacce facili, alcune possono sembrarlo e per questo diventare più difficili di altre, ma guai a non emozionarsi e non commettere errori, sarebbe la fine della sfida e della nostra passione.

Mi permetto di dire, forse per l'epoca più avara di ambiente e selvatici in cui mi trovo a vivere; che ricordo con emozione non solo gli incontri invernali con i miei cani, ma anche i semplici avvistamenti occasionali di beccacce avvenuti negli anni, ma restando legati all'argomento trattato, sono indubbiamente più sofferte e dunque fondamentali per la crescita del cacciatore e dei cani quelle beccacce che nella stagione invernale hanno ormai consolidato le proprie strategie difensive. 

Fondamentale è il silenzio con il quale è obbligatorio muoversi nel bosco per non mettere in allarme queste beccacce, spesso abituate a compiere dei piccoli voli di spostamento con i quali disorientare i predatori allontanandosi dal pericolo prima che questo si manifesti. Nel caso in cui non si cacci da soli, la sintonia con il proprio compagno è altro aspetto irrinunciabile per muoversi con logica e sicurezza nel bosco e anche per avere qualche chance in più di intercettare le vie di fuga intraprese dalle beccacce. 

Agenzia Le Due Regine in Bosnia-Erzegovina

Panorama Bosnia Erzegovina
I territori montuosi della Bosnia-Erzegovina ospitano fra boschi di faggio e carpino le beccacce che qui transitano dai primi giorni di novembre, sostando nelle stagioni più miti anche per tutto l'inverno.

In questo caso sono fortunato perchè mi trovo a cacciare con un feeling immediato in compagnia di Ilija Zovko, esperta guida e organizzatore di viaggi venatori fra le montagne e i boschi della Bosnia-Erzegovina con la sua agenzia Le Due Regine

Dicembre per tutte le dovute premesse che abbiamo appena discusso, è un mese particolarmente impegnativo e in questa trascorsa stagione si è dimostrato anche avaro di beccacce, che per il clima mite fino a quel momento non avevano raggiunto in grande numero la Bosnia trattenendosi a lungo negli areali orientali di riproduzione, evitando il lungo e rischioso viaggio migratorio. In questa caccia però non sono mai i grandi numeri a condizionare la soddisfazione, vedere i propri cani svolgere correttamente il proprio lavoro e crescere costantemente riuscendo infine a risolvere l'azione sulle beccacce svernanti è il massimo che un cacciatore cinofilo possa desiderare. 


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