Caccia ai turdidi: la scelta e la cura dei richiami

Il periodo che precede l’apertura rinvigorisce le aspettative di ogni cacciatore, così anche gli appassionati di caccia da appostamento si adoperano per apportare migliorie e sistemazioni ai propri capanni e senza mai perdere di vista la cura maniacale e le nuove scelte che riguardano la batteria dei richiami. 

Su quale sia il giusto numero di ausiliari da canto da possedere ogni cacciatore ha la sua personale teoria che può variare giustamente anche in base alla volontà e la possibilità di investimenti da mettere in conto per l’acquisto di nuove leve, disponibili soltanto presso rivenditori autorizzati a costi quasi mai economici. In base alla legge comunque coloro che optano per la caccia da appostamento fisso il numero dei richiami può arrivare anche a 40, per coloro che optano per l’appostamento temporaneo il limite di possesso  è di 15. 

Scelta e cura dei richiami per la caccia ai turdidi

Appostamento per turdidi
Il periodo che precede l'apertura coincide con i preparativi e le migliorie che i cacciatori dedicano ai propri appostamenti.
Appostamento di caccia ai tordi
I posatoi creati ad arte davanti all'appostamento permettono di avere ben visibili e a tiro utile alle prime luci i selvatici in transito, attirati dai richiami.

Solitamente i numeri della batteria si basano o dovrebbero basarsi poi sulla qualità e non la quantità dei cantori e possiamo sostenere dall’esperienza tramandataci da amici cacciatori specialisti in quest’arte che 4 tordi bottacci, di cui due cantori e due zirli, due merli, 3 o 4 tordi sasselli e 2 cesene possono essere sufficienti  per ottenere buone soddisfazioni. 

Sono questi infatti i selvatici che attirano l’interesse dei cacciatori e al fine di mettere insieme una squadra vincente. Oltre all’esperienza ci sono degli accorgimenti utili e semplicemente logici da adottare nella scelta e nella cura dei richiami. 

Per quanto riguarda il tordo bottaccio, il turdide fra i più comuni insieme al merlo, occorre tenere presenti due tipologie di richiami come già accennato, i cantori sono quei soggetti che riempiono le albe dei cacciatori con melodie e gorgheggi ammalianti per i soggetti che saranno stati avvicinati ai capanni dagli altri richiami, ossia gli zirli, solitamente soggetti più giovani non entrati in estro o femmine, che hanno il compito di avvicinare nei pressi dell’appostamento i consimili selvatici di passaggio nelle vicinanze. 

Con gli zirli fermiamo i selvatici per intenderci, con i cantori li portiamo a tiro utile nei posatoi creati ad arte davanti alle feritoie dell’appostamento. 

Posatoi per appostamento caccia ai tordi
Nel momento della scelta i richiami andrebbero ascoltati possibilmente all'alba e singolarmente per riuscire a valutare correttamente i soggetti.

Per i merli invece, sfruttando la territorialità di questi selvatici, basteranno uno o due soggetti che con i loro fischi melodiosi e schiocchi spesso arricchiti da molte varianti apprese, anche poco consone alla specie, sapranno comunque attirare la giusta attenzione dei selvatici di passo. 

Scegliere il giusto richiamo nel momento dell’acquisto non è cosa banale, ma alcune attenzioni possono rivelarsi utili nel momento in cui osserviamo o ci mettiamo in ascolto dei diversi soggetti che troveremo esposti dal rivenditore. 

Le cose fondamentali che non possono passare inosservate sono il comportamento tenuto dai soggetti in gabbia che non deve essere troppo irrequieto e ovviamente il piumaggio integro e ben conservato, segno sempre evidente di buona salute. 

È bene per questo valutare anche le gabbie in cui i richiami vivono, vanno bene quelle reperibili normalmente in commercio in plastica, ma ancor meglio sarebbe disporre di gabbie in legno, soprattutto per quanto riguarda la base di appoggio dove le zampe dei nostri richiami troveranno maggiore comodità e riposo. A fine gennaio, appena terminata la stagione venattoria le gabbie non saranno più necessarie e i richiami andrebbero trasferiti in voliera dove potranno tenere allenata la muscolatura scheletrica dell'ala evitando atrofizzazioni che invece possono riscontrare i soggetti che vivono perennemente in gabbia.

Tordi
I selvatici più frequenti sono i tordi bottacci e i merli. I richiami è importante che in seguito al fotoperiodo sappiano nella fase di estro variare i diversi canti per attrarre in modo fatale i propri simili all'appostamento.

Nel momento di valutazione di nuovi acquisti; chiedere al rivenditore di poter ascoltare i richiami di buon mattino e possibilmente singolarmente non sarebbe sicuramente cosa sbagliata al fine di focalizzare l’attenzione sia sul comportamento che sulle capacità canore degli elementi che faranno parte della futura batteria. 

Il tordo ideale per attirare i selvatici dovrebbe variare spesso il proprio canto cercando di non ripetersi nello stesso verso più volte consecutive. 

I merli sono molto più inclini alle variazioni data la loro capacità di apprendere e anche imitare versi diversi, la qualità fondamentale di questi soggetti sarà quella soprattutto delle variazioni di tono, cioè la diminuzione del volume al palesarsi di altri selvatici nei pressi dell’appostamento, che dunque verranno invitati ad avvicinarsi e mostrarsi al cacciatore. 

Baschieri & Pellagri cartuccia Extra Rossa Fiber
I piccoli calibri sono spesso la scelta migliore per i cacciatori da appostamento, date le distanze mai eccessive e la piccola mole dei selvatici. Una delle ultime novità da Baschieri & Pellagri è la cartuccia Extra Rossa Fiber con borra in feltro e piombo 11, per la caccia vagante o selvatici più importanti c'è anche la versione HV.

Ovviamente fondamentale per far sì che i richiami arrivino in perfetta forma al periodo di caccia sarà curare l’alimentazione, selezionata e variata in base ai periodi di canto, estro e muta del piumaggio, così come la luce dettata dal fotoperiodo. Per far cantare i nostri uccelli le stagioni naturali dovranno essere rovesciate e l'autunno coinciderà con la primaverà, periodo di attivazione ormonale in cui i maschi inizieranno ad emettere il verso amoroso. In autunno le ore di luce aumentano di circa 5 minuti al giorno è sarà il momento iù caldo per tordi bottacci e merli. I sasselli necessitano di un numero di ore di luce giornaliera più elevato e fino alla fine di ottobre non si esprimeranno come gli altri due. Per quanto riguarda le cesene; sistemarle in una stanza alla luce naturale piuttosto che sottoporle al fotoperiodo può essere più efficace per non incorrere in un estro anticipato all'inizio di novembre e una muta anticipata all'inizio dell'inverno. meglio optare quindi per un stanza a loro dedicata, priva di luce artificiale.

Ogni errore può vanificare tutto il lavoro svolto, per questo, anche nell'alimentazione ogni cacciatore conosce ormai le aziende produttrici di mangimi adeguati e si è dotato di una centralina che gestisca in modo perfetto le variazioni di luce nell’ambiente in cui custodisce i propri richiami. 

Quando tutto andrà come previsto la fase di estro arriverà puntuale con il periodo di caccia, per farci vivere una nuova primavera, di emozioni e soddisfazioni.