Le aspettative erano decisamente elevate.
Già stringendolo fra le mani il sovrapposto Maxum di Caesar Guerini lasciava presagire il piacere della prova sul campo. Nell'eleganza delle sue linee e delle sue incisioni un cacciatore che ami la cura del dettaglio potrebbe già perdere lo sguardo. Ma, dato che un fucile da caccia deve rispondere ad un pubblico di appassionati sognatori, che vedono le proprie emozioni accendersi e spegnersi nel brivido di un battito d'ali, l'affidabilità di un'arma è argomento essenziale, affinchè sia possibile godere delle giuste soddisfazioni che giungono spesso dopo molto sacrificio.
Concretezza dunque oltre l'estetica, maneggevolezza nel brandeggio, stabilità nel tiro, resa balistica delle canne, questi i requisiti che vengono richiesti ad un'arma da caccia e che il sovrapposto Maxum ha dimostrato di posedere, nessuno escluso.
Abbiamo scelto un sovrapposto in calibro 20, che potesse rappresentare la giusta via di mezzo fra i calibri utilizzati a caccia.
Con canne di lunghezza media da 66 cm con strozzature *** e **, un fucile adatto ad una prova che si è svolta in terreni aperti con starne e fagiani spesso pedinatori, che potevano involarsi a brevi distanze davanti alla ferma dei cani, ma anche in acuni casi a distanze di oltre 25 metri nel momento del frullo.
In ognuna di queste occasioni il sovrapposto Maxum sembrava essere il fucile da caccia abituale; nessuna incertezza, puntuale e veloce nella presa di mira, stabile e preciso nel momento del tiro, permettendo di doppiare anche due starne involatesi insieme verso due direzioni opposte.
Bilanciato ed equilibrato nel peso, questo sovrapposto è in grado di assorbire le cariche sparate rendendole impercettbili alla spalla del tiratore. Di queste e molte altre piacevoli sensazioni provate quella mattina al seguito dei cani con il Caesar Guerini Maxum parleranno certamente in modo più chiaro ed eloquente le immagini... Buona visione
