A caccia con Beretta 690 Field I calibro 28

Beretta non delude le aspettative dei tanti cacciatori ormai appassionati di piccoli calibri e mette a loro disposizione sul mercato uno dei suoi più recenti successi, il sovrapposto 690 Field I. 

Non ha bisogno di presentazioni quest’arma recente riuscita a diventare subito un grande classico fra i basculanti di casa Beretta; un fucile dalla meccanica resistente ottenuta dal pieno sposata a delle forme snelle e filanti di grande eleganza. 

Ne è prova evidente il profilo di bascula slanciato e finemente inciso con nuove tecnologie laser sviluppate da Beretta per dare un risalto ancora maggiore ai motivi floreali anche sulle superfici curve sia ai lati che in petto di bascula. I calibri ora disponibili sono il calibro 12, il calibro 20, il calibro 28, oggetto della nostra prova sul campo e il calibro .410. 


Caratteristiche del fucile Beretta 690 Field I

Sovrapposto Beretta con bascula dedicata
I sovrapposti Beretta della linea 690 Field I sono ora disponibili in calibro 12, 20, 28 e .410 e vengono realizzati con bascula dedicata.

Ognuna di queste armi viene realizzata con bascula dedicata al calibro di riferimento, quindi perfettamente proporzionata nelle forme e nella meccanica.  

Un grande valore aggiunto questo, che consente al cacciatore di imbracciare un'arma dal brandeggio agile e dalla resa balistica sicuramente ottimizzata. 

Al fine di migliorare la stabilità e la precisione dell'arma nel momento del tiro, sono state anche maggiorate le dimensioni di bascula che agevolano particolarmente la presa di mira ed il doppiaggio dei colpi

Scelte tecniche mai casuali che Beretta importa dal mondo del tiro, cercando di garantire ai cacciatori velocità e precisione contemporaneamente durante lo sparo. 

La meccanica conferma le scelte vincenti adottate per la piattaforma dei sovrapposti 690; dunque batterie Anson & Deeley e sistema di scatto monogrillo selettivo. La chiusura solida e sicura è data dai due perni conici a recupero costante.

Sovrapposto Beretta 690 Field i con cartucce
Resta anche nei piccoli calibri la consolidata meccanica Field 690 con batterie Anson & Deeley, canne Steelium Optimabore HP in acciaio trilegato, sistema di scatto monogrillo selettivo ed estrattori automatici.

Le canne in acciaio trilegato Steelium Optimabore HP con foratura profonda vengono ottenute tramite martellatura a freddo e distensione sottovuoto poi assemblate in Monobloc. 

La bindella 6x6 mm a base piana ventilata è un tocco ulteriore di tecnologia ed estetica rinnovate. 

Le lunghezze disponibili da 66, 71 e 76 cm consentono un ampio utilizzo di questi sovrapposti in diverse tipologie di caccia, a partire da quella con i cani da ferma fino alle cacce da appostamento o in drive che richiedono invece strozzature e lunghezze maggiori. 

Tutte le canne sono inoltre dotate di strozzatori interni OptimaChoke HP, utilizzabili sia con pallini di piombo che con cartucce caricate con leghe speciali per la caccia nelle zone umide. I sovrapposti da caccia 690 Field I sono dotati di legni selezionati in noce finito ad olio e controllati dai tecnici Beretta, così da poter garantire e superare i più stringenti standard tecnici ed estetici. 

Il calciolo Microcore da 20mm attutisce con efficacia gli effetti negativi del rinculo e del rilevamento. Il peso di questi sovrapposti rientra perfettamente negli standard dei vari calibri, dai circa 3 kg del calibro 12 ai 2,7 kg dei calibri minori.

Sensazioni al tiro 

Beretta 690 Field I calibro 28 al tiro
Il sovrapposto Field I nella versione calibro 28 provata sul campo si è dimostrato un fucile ben bilanciato nel peso, piacevole da trasportare, agile nel brandeggio e stabile nel tiro.

Con il sovrapposto Beretta 690 Field I in calibro 28, mi è stato affidato un fucile sicuramente all'altezza della situazione in cui mi trovavo a cacciare fagiani particolarmente scaltri e veloci, ben ambientati nell' azienda agrituristico venatoria G&G Hunting Service di Montenero di Todi. 

Pur maneggiando una versione standard con canne da 71 cm, una lunghezza importante per la caccia con i cani da ferma, mi sono sentito affatto ostacolato, anzi spesso avvantaggiato negli ampi spazi aperti e nei tiri mirati su selvatici che spesso si involavano dopo lunghe fughe di pedina. 

Stessa precisione e stabilità ho riscontrato nei tiri di stoccata e anche in occasione di qualche frullo a sorpresa dei fagiani più abili ad ingannare i cani e partiti in seguito al nostro passaggio. Senza dubbio un'arma ben bilanciata il 690 Field I piacevole da maneggiare durante la caccia vagante che anche grazie alla vasta gamma di munizioni sempre più performanti presenti sul mercato saprà regalare piacevoli giornate di caccia ai tanti appassionati dei piccoli calibri. 


Per ulteriori informazioni sul fucile 690 Field I visita il sito Beretta.