Detenzione armi e certificato medico obbligatorio: sta per scadere il termine

Sul sito della Polizia di Stato si legge:

Armi: per la detenzione, serve il certificato medico

http://www.poliziadistato.it/articolo/view/36638/

Entro il 4 maggio 2015 chi detiene armi deve presentare il certificato medico di idoneità psicofisica alla detenzione; in pratica lo stesso certificato richiesto per il rilascio del nulla osta all'acquisto, previsto dall'art. 35 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.

Lo stabilisce il decreto legislativo n. 121 del 29 settembre 2013, entrato in vigore il 5 novembre, che ha introdotto diverse novità in tema di controlli per l'acquisizione e la detenzione di armi (bianche, da sparo o da fuoco).

La certificazione dovrà attestare che il richiedente non sia affetto da malattie mentali oppure patologie che ne diminuiscano, anche temporaneamente, la capacità di intendere e di volere ovvero non risulti assumere, anche occasionalmente, sostanze stupefacenti e psicotrope oppure abusare di alcol.

Il certificato medico in questione è rilasciato dal medico provinciale o dall'ufficiale sanitario (attualmente Asl) o da un medico militare.

Sono esentati dall'obbligo di presentazione coloro che nei sei anni antecedenti l'entrata in vigore del decreto, abbiano già consegnato il certificato al momento della richiesta di una licenza di porto d'armi o di un nulla osta all'acquisto di armi.

Le persone che entro la data di scadenza non avranno provveduto a consegnare il certificato agli uffici di Polizia o Carabinieri che avevano ricevuto le denunce di detenzione, riceveranno una diffida per la presentazione del certificato stesso. Se nei successivi 30 giorni la certificazione non sarà presentata, sarà avviato il procedimento finalizzato al divieto di detenzione.

Il richiedente, sottoponendosi agli accertamenti, è tenuto a presentare un certificato anamnestico, rilasciato dal medico di fiducia, di data non anteriore a tre mesi.

Il medico accertatore potrà richiedere, ove ritenuto necessario, ulteriori specifici esami o visite specialistiche, che saranno effettuati presso strutture pubbliche.

24/11/2014 

(modificato il 28/11/2014)

http://www.poliziadistato.it/articolo/view/36638/



Per chiarezza, sottolineiamo che la certificazione di cui sopra non è richiesta, qualora l'interessato la abbia già prodotta nei sei anni antecedenti all’entrata in vigore del Decreto legislativo. Ad esempio perché titolare di una qualsiasi licenza di porto o trasporto d'arma.

Detenzione armi e certificato medico obbligatorio
La norma è stata imposta con il "Correttivo 204", ovvero col Decreto Legislativo 121 del 29 settembre 2013

Questi i fatti, in breve. Ma vediamo nel dettaglio di cosa stiamo parlando, dal momento che i possessori di armi legalmente denunciate in Italia sono considerati pericolosissimi: non c'è mai il tempo di prendere un attimo di respiro che arriva subito un'altra tegola a romperci la testa.

Precisiamo subito che non è nostra intenzione polemizzare inutilmente su simili decisioni (sbagliate) dello Stato Italiano, quanto di evidenziare ciò che non va in qualunque disposizione che colpisca il mondo delle armi e di chi le detiene legalmente, con la solita scusa populista "della tutela della sicurezza dei cittadini".

Mentre in Senato si discute di limitazioni alle armi di categoria B7 e di denuncia di possesso dei caricatori amovibili, infatti, sta per arrivare la data-limite per uniformarsi ad una delle norme previste nella precedente mazzata ricevuta, per la precisione il Decreto Legislativo 121 del 29 settembre 2013 − altresì noto come Correttivo 204.

Detenzione armi e certificato medico obbligatorio
Il certificato medico richiesto, rilasciato dalla ASL o da medici autorizzati dietro presentazione del certificato anamnestico del medico di famiglia, è quello normalmente richiesto per il rilascio o il rinnovo dei porti d'arma

Come ricorderete, tale provvedimento fu animato e "pilotato" dalla volontà della burocrazia antiarmi ministeriale − gli stessi protagonisti che stanno dietro alle nuove mazzate in arrivo − ed impose il ritorno (in maniera illegale e incostituzionale!) di numerose restrizioni che il Decreto Legislativo 204 del 26 ottobre 2011 aveva fatto decadere nel recepire in pieno la direttiva 2008/51/CE, a sua volta modificante la 91/477/CEE, in materia di armi.

Ma non soltanto: tra le norme previste dal "Correttivo 204" c'era l'obbligo per alcune categorie di possessori d'armi di presentare un nuovo certificato medico di idoneità fisica e psicologica al possesso e all'uso delle medesime, entro un determinato lasso di tempo, poi identificato nel 4 maggio 2015.

Detenzione armi e certificato medico obbligatorio
Sono soggetti all'obbligo tutti coloro che non abbiano presentato un certificato medico da sei anni alla data del 4 maggio 2015

Ora, quel lasso di tempo sta per scadere: i possessori di armi interessati da tale provvedimento hanno tempo fino al 4 maggio prossimo per provvedere, pena la diffida ad adempiere e, dopo trenta giorni dalla medesima, il sequestro delle armi.

Ad essere obbligati a presentare il certificato medico sono:

  • tutti coloro che nel corso degli ultimi sei anni non abbiano mai presentato lo specifico certificato medico di idoneità previsto dalla vigente normativa in materia di armi da fuoco (articolo 35, comma 7 del TULPS). 

Tra questi troviamo dunque:

  • I possessori d'armi in virtù di solo nullaosta ottenuto da più di sei anni.
  • I possessori d'armi in virtù di porti d'arma scaduti e non rinnovati da più di sei anni.
  • Coloro che abbiano ricevuto armi in eredità ed abbiano solo provveduto a denunciarle, senza mai conseguire un titolo di acquisto o di porto.

Queste persone dovranno presentare, entro la data limite del 4 maggio 2015, la certificazione medica di idoneità psicofisica per la detenzione di armi di cui all’articolo 35, comma 7 del TULPS (Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza), che viene rilasciata dal settore medico-legale della ASL di competenza, dai medici militari, dai medici della Polizia di Stato e dai medici del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco sulla base di un certificato anamnestico del medico di famiglia.



Possiamo immaginare quante armi di grande valore storico o economico saranno consegnate da privati cittadini totalmente ignari di ciò che magari per 50-100 anni hanno tenuto in famiglia. Tutte armi destinate alla distruzione. 



Detenzione armi e certificato medico obbligatorio
Tra quelli obbligati a presentare il certificato medico entro il 4 maggio, ci sono tutti i possessori di armi ricevute in eredità senza aver mai conseguito un porto d'armi

Si tratta, in pratica, dello stesso certificato richiesto per il primo rilascio o per il rinnovo di qualsiasi porto d'arma, e andrà presentato presso il Commissariato di Polizia o il Comando o Stazione dei Carabinieri dove le armi sono state denunciate.

Ripetiamo che non è interessato dall'obbligo di presentazione del certificato chi ne abbia presentato uno da meno di sei anni alla data del 4 maggio 2015.

Questo significa che non sono obbligati a presentare un nuovo certificato:

  • I titolari di porto d'armi in corso di validità, di qualsiasi tipo.
  • Chi possieda armi in virtù di solo nullaosta rilasciato da meno di sei anni.
  • Chi abbia lasciato scadere il porto d'armi e non l'abbia più rinnovato da meno di sei anni.
Detenzione armi e certificato medico obbligatorio
Tra gli interessati, anche chi possieda armi in virtù di un nulla-osta ottenuto da più di sei anni, o chi da altrettanto tempo abbia lasciato scadere il porto d'armi senza mai rinnovarlo
Detenzione armi e certificato medico obbligatorio
Non è invece soggetto all'obbligo chi abbia un porto d'armi in corso di validità, o comunque chi abbia presentato un certificato medico da meno di sei anni
Detenzione armi e certificato medico obbligatorio
Il provvedimento interesserà decine di migliaia di cittadini onesti, che dovranno pagare di tasca propria per un certificato preteso dallo Stato

A prescindere dal beneficio (nullo) che tale provvedimento porterà alla pubblica sicurezza, dobbiamo lamentare ancora una volta che gli uffici di Polizia e Carabinieri saranno intasati dall'ondata di certificati, il cui rilascio peraltro andrà ad incidere sulle finanze dei cittadini − in quanti, non potendo affrontare tale spesa, preferiranno versare lo schioppo del nonno alle Forze dell'Ordine? 

O magari è proprio questo che si vuole ottenere?


In modo assolutamente irresponsabile, le Autorità di Polizia = lo Stato non hanno mai informato correttamente i cittadini circa l'adozione di tale provvedimento. 

Non parliamo di tiratori sportivi e cacciatori, che possiedono regolari licenze di porto e trasporto. Parliamo di tutti i cittadini italiani!

Dispiace anche constatare il fatto che le associazioni di categoria e dell'industria armiera italiana non abbiano fatto nulla per informare i comuni cittadini. 

Ma d'altra parte, le prime esistono per gestire piccoli centri di potere, le seconde per fatturare all'estero ("perché ill mercato italiano è piccolo e di poco interesse", come loro stessi dichiarano - dimentcando che se è così è anche grazie al disinteresse di molte aziende del settore nei confronti dello sviluppo del mercato interno).


Poiché il numero di possessori d'armi interessati da esso si calcola in centinaia di migliaia, in quanto si ritroveranno diffidati o magari con le armi sequestrate e distrutte perché non sapevano dell'obbligo?

Detenzione armi e certificato medico obbligatorio
E che dire del carico di lavoro che investirà i già oberati uffici delle Forze dell'Ordine? Quanto tempo dovranno passare sui nostri certificati anziché a rendere sicure le nostre città?

Già in queste ore coloro che sapevano dell'obbligo stanno intasando gli uffici armi di Questure e tenenze; possiamo solo immaginare cosa accadrà quando i cittadini italiani inizieranno a ricevere le diffide.

Insomma: ancora una volta vengono attaccate le armi e chi le detiene, in un paese dove solo una piccola frazione dei 502 omicidi volontari compiuti nel 2013 ha visto l'uso di armi da fuoco, e quasi sempre con armi illegali, in attività legate alle grandi organizzazioni criminali.
Nel frattempo l'Italia continua ad essere la patria del lavoro nero mentre nel 2014 sono morte sul lavoro 650 persone e 549,000 sono rimaste infortunate.
Nessuno, andrà mai a chiedere il certificato medico o a minacciare la confisca a chi possiede un autoveicolo in garage con patente scaduta o ritirata... eppure nel 2013 3.385 persone sono morte sulle strade italiane e 257.421 sono rimaste ferite.

Bastoni, coltelli da cucina, martelli e forbici restano gli oggetti più utilizzati al mondo per compiere omocidi, ma nessuno chiederà mai a nessuno la presentazione di un certificato medico obbligatorio per la loro detenzione in casa.

Detenzione armi e certificato medico obbligatorio
Nel paese degli incidenti stradali e dei morti sul lavoro, siamo troppo tartassati per essere appassionati di qualcosa che ogni anno fa meno danni di qualunque altra attività al mondo!

Siamo tutti d'accordo sulla necessità che vi siano controlli medici adeguati sui possessori e utlizzatori di armi, purché introdotti e soprattutto attuati con professionalità e preparazione.

Non siamo invece d'accordo sul continuo sfruttamento della parola armi per scopi politici che nulla hanno a che vedere con la capacità dello Stato di saper tutelare la sicurezza dei cittadini.

Come invece hanno fatto il Ministro dell'Interno Angelino Alfano e il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, che a seguito della sparatoria al Tribunale di Milano si sono detti favorevoli ad un "ripensamento delle leggi sul porto d'armi", 

Il Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi offre intanto dichiarazioni propagandistiche gratuite prive di ogni competenza specifica, ma efficaci sul popolino ignorante, e tutto questo mentre sono già sulla soglia le citate restrizioni alle B7 e ai caricatori amovibili

Come si fa a non pensare che dietro a tutto questo ci siano solo e soltanto fini politici e elettorali? 

Ma viene da chiedersi dove si fermeranno... d'altra parte, nella storia del mondo, in passato è proprio così che è iniziata la morte della democrazia. I nomi dei protagonisti storici li conoscete già tutti e una volta tolte le armi ai cittadini, loro ne hanno poi fatto largo uso.


Un fatto è certo: al Tribunale di Milano, Claudio Giardiello è entrato grazie a controlli inadeguati da parte del personale addetto alla sicurezza, e non certo colpa di una disposizione di legge mancante nella normativa italiana.

Leggi anche il comunicato emanato da ANPAM (Associazione Nazionale Produttori Armi e Munizioni) che abbiamo pubblicato qui:

Strage di Milano, ANPAM: cordoglio, ma le armi non sono la causa


Detenzione armi e certificato medico obbligatorio
Il nostro consiglio? Non limitatevi ai certificati... richiedete un nuovo porto d'armi o rinnovate quello scaduto!

A tutti i nostri lettori che si trovino ad essere interessati da questo provvedimento, l'invito è di provvedere a farsi rilasciare il certificato e a presentarlo il prima possibile.

Se conoscete qualcuno che è in queste condizioni e non è a conoscenza di questo provvedimento, informatelo per salvaguardarlo dai guai che potrebbe correre.

Per tutti, un suggerimento: visto che le persone interessate da quest'obbligo saranno centinaia di migliaia, e che il certificato medico richiesto è lo stesso per il primo rilascio o il rinnovo delle licenze, non limitatevi a presentare il certificato, ma richiedete una licenza o rinnovate quella scaduta.

Perché avere una licenza di porto o trasporto armi consente di essere coinvolti negli sport di tiro... e perché significa contare. Tutti insieme.

Un aumento delle licenze di porti d'arma per usi sportivi non potrà non essere notato; e se il numero delle licenze aumenterà, chi vuole colpire i nostri diritti capirà di avere a che fare con un numero di persone grande abbastanza da creare molti grattacapi a livello elettorale, se i loro diritti saranno colpiti.

Non ci arrendiamo. Non vi arrendete!

Detenzione armi e certificato medico obbligatorio
Ultimamente troppe tegole si stanno abbattendo sulle teste degli appassionati d'armi... dove si fermeranno?