Caccia e Gestione: ripristino di zone umide e terreni agricoli nel bolognese, un modello Europeo

Caccia e gestione del territorio
I fratelli Carlo e Franco Marchesi, esperti tecnici faunistici e del territorio

Questa storia inizia a oltre 1000 chilometri di distanza dagli ambienti che racconta. 

Siamo in Serbia, a quaglie in un settembre che già pare farsi ottobre. Le sterminate piane nei pressi di Novisad infatti, zuppe e umide di freddo e piogge intermittenti, di quaglie ne ospitano poche, e se non fosse per i nostri cani che qualche fucilata in ogni caso ce la fanno fare…

In compenso è qui che vuoi per caso, vuoi per destino, ci capita di incontrare i fratelli Marchesi, coi quali si passa un meravigliosa serata a cena.

È lì che per la prima volta sentiamo parlare del capolavoro gestionale messo in essere in quel di Crevalcore, in provincia di Bologna proprio da loro stessi.

Quel che ci dicono, è quasi da non credersi: ettari ed ettari di terreni co-gestiti con gli agricoltori e i cacciatori locali, di concerto, che pare siano stati completamente e scientificamente ripristinati alle condizioni ideali della nostra campagna di un secolo fa. 

Caccia e gestione del territorio
Il bosco e il territorio rinaturalizzato è proprio al confine dello spazio coltivato ed offre rifugio a numerose specie selvatiche

La descrizione che ci fanno lascia senza fiato: macchie e set-aside che si alternano a prati e incolti, il tutto inframmezzato da paduli e da laghetti, a smarginare siepi e boschetti di alto e medio fusto. Nessun pesticida da anni, nessuna coltura intensiva, solo natura come Iddio comanda.

Risultato: un ambiente da sogno che pare un paradiso, dove da padrona la fa una biodiversità ai limiti della perfezione.

E difatti, sentiamo parlare di una marea di covate di fagiani selvatici da generazioni. Lepri idem, in questo aiutate anche dall’assoluta assenza di cinghiali, che qui non ce li vogliono. Voli poi di colombacci, presenti ormai come stanziali, che si arricchiscono di stormi immensi nel periodo della migrazione. D’estate infatti son tante anche le tortore e le quaglie, che qui nidificano. Così come d’autunno e inverno pieno di beccaccini nei paduli e lunghi i fossi e qui e là fra i campi molli, né manca ovviamente qualche beccaccia.

Caccia e gestione del territorio - germani reali
I germani sono gli anatidi più numerosi, insieme a molte altre specie di acquatici che i cacciatori possono periodicamente cacciare
Caccia e gestione del territorio
Le zone umide attentamente gestite offrono un ambiente ideale per la sosta e lo svernamento di molte specie acquatiche anhe protette

Ma sono i voli immensi di anatre quelli che stupiscono.

Re e regine ovviamente, i germani. Seguiti poi da alzavole e fischioni.

Nel periodo del passo, si arricchiscono in maniera inverosimile. Inframmezzando poi morette e moriglioni, codoni e canapiglie sino alle marzaiole nel tempo del ripasso, e quando è freddo vero non di rado anche branchi numerosi di lombardelle, grigie e granaiole. Sì, parliamo delle oche.

Manco dirlo poi, ci raccontano, che porciglioni e gallinelle sono pressoché ovunque, come le folaghe, presenti sempre e tutto l’anno.

Dopo il terzo o quarto digestivo, ci venne fatto invito direttissimo e cortese ad andare a vedere coi nostri occhi, per godere e per capire: voi, che avreste fatto? 

Caccia e gestione del territorio - fagiani
La fauna stanziale prospera numerosa grazie ai terreni coltivati che offrono cibo e alle zone boscose in cui si nascondono

È stato così che, finalmente, sul principiare d’un novembre nostro che anche lui come il settembre serbo giocava a far l’ottobre (caldo, troppo caldo!) finalmente, cani, armi e bagagli – e soprattutto telecamere e macchine fotografiche – abbiamo deciso di muovere in direzione Crevalcore, per rispondere all’invito dei fratelli Marchesi…

Usciti dall’autostrada, eccoli! Puntuali, precisi, cortesi, affabili: emiliani al 100%! Un bel giro per le campagne fino alla casa di caccia, per raggiungere poi i territori  attraverso stradine imbrecciate dove è un piacere sorprendere con lo sguardo in lontananza fagiani al pascolo. Sono questi gli indicatori sulla prossimità della nostra meta: capiamo che ci stiamo avvicinando dalla sempre maggiore, armonica selvaticità dei territori, sposata poi da una sempre più massiccia presenza di animali selvatici “in cielo come in terra”. Il paradiso!

Carlo Marchesi
Carlo Marchesi ci mostra una delle tipiche botti in cui i cacciatori svolgono la caccia alle anatre
Stampo di alzavola
Stampo di alzavola di cui i cacciatori si servono per avvicinare i selvatici negli specchi d'acqua

Ci viene detto di fermarci, scendere in silenzio e incominciare a scattare, filmare e contemplare solamente, per capire e raccontare.

Siamo in pieno dentro il luogo comune del “quando la verità supera la fantasia”!

Ed è per questo che, qui, estinguiamo il nostro modesto argomentare.

Da ora in poi, anche per voi parleranno le immagini. Quelle che hanno riempito i nostri occhi e il nostro cuore di ricordi. Quelle che ora e ogni volta che vorrete, ridoniamo a voi in foto e pure in video. Siamo all4hunters.com, infatti. La caccia di oggi, e soprattutto quella di domani!

Buona visione…